Collana: OL - Odoya Library
Numero di collana: 485
Isbn: 978-88-6288-808-0
Pagine: 208
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 30/06/2023
Autore:
Pauline Baer de Perignon
Traduzione:
Marika Ruggieri
La collezione perduta
Una donna sulle tracce dei capolavori rubati dai nazisti alla sua famiglia
Pauline Baer de Perignon
La collezione perduta
Una donna sulle tracce dei capolavori rubati dai nazisti alla sua famiglia
Pauline Baer de Perignon
sconto
5%
17,10€
18,00€
“Tutto è iniziato con un elenco di dipinti scarabocchiati da un cugino che conoscevo appena. Su questo foglio, capolavori impressionisti, Renoir, Monet, Degas, esposti oggi nei più grandi musei del mondo, tutti un tempo appartenuti al mio bisnonno, Jules Strauss.
Non sapevo nulla della sua storia, né della sua collezione scomparsa. Queste poche parole frettolosamente appuntate mi avrebbero cambiato la vita, portandomi dal Louvre al museo di Dresda, dagli archivi della Gestapo al ministero della Cultura.
Per tre anni, con la mia curiosità e uno spiccato gusto per gli enigmi come unico bagaglio, mi sono imbarcata sulle tracce dei miei antenati, alla ricerca di Jules Strauss, e di una storia che non mi era stata trasmessa. Cos’è successo nel 1942? Cos’era rimasto della sua collezione quando l’appartamento di famiglia fu saccheggiato dai nazisti?
Non sono una storica dell’arte, volevo semplicemente svolgere un’indagine poliziesca e sentimentale sulle orme della mia famiglia, ebrea, depredata dei suoi averi”.
Una testimonianza personale dove l’emozione cresce pagina dopo pagina: il lettore accompagna Pauline Baer de Perignon nelle sue scoperte, nelle sue battaglie, nelle sue delusioni e in una sorta di riconciliazione con il passato. L’approccio che sta alla base di questo racconto, dall’Occupazione a oggi, pone molti e complessi interrogativi: cosa fare delle opere che hanno attraversato il caos della Storia? Come comportarsi, quando si è semplici cittadini, di fronte alla sorda legislazione? Cosa capire dal silenzio delle generazioni che ci hanno preceduto?
Ma soprattutto, cosa ci trasmette un’opera d’arte nel tempo?
“Pauline Baer de Perignon è una narratrice nata, onesta, curiosa e aperta. Riesce a raccontare più storie contemporaneamente, a sovrapporre delicatamente significati e narrazioni. Qui non c’è solo un avvincente mistero del mondo dell’arte, ma una storia assolutamente personale, sincera ed estremamente intelligente di una donna che fa tutto il possibile per scoprire le verità della sua famiglia”.
– Menachem Kaiser, autore di Plunder: A Memoir of Family Property and Nazi Treasure
“Si legge tutto d’un fiato come un thriller… Incredibilmente commovente”.
– Elle
“Partita sulle tracce delle opere, Pauline Baer de Perignon arriva, non senza rischi, a una ricerca familiare e a un ritorno alle sue radici ebraiche”.
– Libération
Una testimonianza personale dove l’emozione cresce pagina dopo pagina: il lettore accompagna Pauline Baer de Perignon nelle sue scoperte, nelle sue battaglie, nelle sue delusioni e in una sorta di riconciliazione con il passato. L’approccio che sta alla base di questo racconto, dall’Occupazione a oggi, pone molti e complessi interrogativi: cosa fare delle opere che hanno attraversato il caos della Storia? Come comportarsi, quando si è semplici cittadini, di fronte alla sorda legislazione? Cosa capire dal silenzio delle generazioni che ci hanno preceduto?
Ma soprattutto, cosa ci trasmette un’opera d’arte nel tempo?
“Pauline Baer de Perignon è una narratrice nata, onesta, curiosa e aperta. Riesce a raccontare più storie contemporaneamente, a sovrapporre delicatamente significati e narrazioni. Qui non c’è solo un avvincente mistero del mondo dell’arte, ma una storia assolutamente personale, sincera ed estremamente intelligente di una donna che fa tutto il possibile per scoprire le verità della sua famiglia”.
– Menachem Kaiser, autore di Plunder: A Memoir of Family Property and Nazi Treasure
“Si legge tutto d’un fiato come un thriller… Incredibilmente commovente”.
– Elle
“Partita sulle tracce delle opere, Pauline Baer de Perignon arriva, non senza rischi, a una ricerca familiare e a un ritorno alle sue radici ebraiche”.
– Libération
Pauline Baer de Perignon
È lettrice e coautrice di sceneggiature e ha condotto numerosi laboratori di scrittura a Parigi, dove vive. La collezione perduta è il suo primo libro.
I. L’oro del passato
II. Ricordi in vendita
III. Il catalogo d’asta
IV. Il fantasma del museo
V. Sulle tracce di Jules
VI. I segreti di un collezionista
VII. Bozza
VIII. Please contact Michel Strauss
IX. Caffè con un esperto
X. Il miracolo dell’oblio
XI. Uno sguardo
XII. La città di Troia
XIII. La poltrona di Jules
XIV. La fortuna di una principiante
XV. Un pastore, di spalle
XVI. Soli a Parigi nel 1940
XVII. Gli archivi della spoliazione
XVIII. Il mio metodo
XIX. Gli scatoloni di Coblenza
XX. Deposito di mobili Tailleur Fils
XXI. E all’improvviso, Modiano
XXII. Con i piedi bagnati
XXIII. «La mia forza fu essere discreto»
XXIV. I taccuini di un collezionista
XXV. Come una firma
XXVI. Ebrea, io?
XXVII. Appuntamento al ministero della Cultura
XXVIII. Restituzione
XXIX. Nostalgia di casa
XXX. «Quando chiuderà gli occhi»
XXXI. Madame de Parabère conserva il suo mistero
XXXII. «Sammlung Jules Strauss»
XXXIII. La lettera dimenticata
XXXIV. A Dresda, con la mia dolce metà
XXXV. Un pranzo in famiglia
XXXVI. Un’attesa così lunga
EPILOGO. Il lungo viaggio dei dipinti
Ringraziamenti
Opere citate
II. Ricordi in vendita
III. Il catalogo d’asta
IV. Il fantasma del museo
V. Sulle tracce di Jules
VI. I segreti di un collezionista
VII. Bozza
VIII. Please contact Michel Strauss
IX. Caffè con un esperto
X. Il miracolo dell’oblio
XI. Uno sguardo
XII. La città di Troia
XIII. La poltrona di Jules
XIV. La fortuna di una principiante
XV. Un pastore, di spalle
XVI. Soli a Parigi nel 1940
XVII. Gli archivi della spoliazione
XVIII. Il mio metodo
XIX. Gli scatoloni di Coblenza
XX. Deposito di mobili Tailleur Fils
XXI. E all’improvviso, Modiano
XXII. Con i piedi bagnati
XXIII. «La mia forza fu essere discreto»
XXIV. I taccuini di un collezionista
XXV. Come una firma
XXVI. Ebrea, io?
XXVII. Appuntamento al ministero della Cultura
XXVIII. Restituzione
XXIX. Nostalgia di casa
XXX. «Quando chiuderà gli occhi»
XXXI. Madame de Parabère conserva il suo mistero
XXXII. «Sammlung Jules Strauss»
XXXIII. La lettera dimenticata
XXXIV. A Dresda, con la mia dolce metà
XXXV. Un pranzo in famiglia
XXXVI. Un’attesa così lunga
EPILOGO. Il lungo viaggio dei dipinti
Ringraziamenti
Opere citate
“Tutto è iniziato con un elenco di dipinti scarabocchiati da un cugino che conoscevo appena. Su questo foglio, capolavori impressionisti, Renoir, Monet, Degas, esposti oggi nei più grandi musei del mondo, tutti un tempo appartenuti al mio bisnonno, Jules Strauss.
Non sapevo nulla della sua storia, né della sua collezione scomparsa. Queste poche parole frettolosamente appuntate mi avrebbero cambiato la vita, portandomi dal Louvre al museo di Dresda, dagli archivi della Gestapo al ministero della Cultura.
Per tre anni, con la mia curiosità e uno spiccato gusto per gli enigmi come unico bagaglio, mi sono imbarcata sulle tracce dei miei antenati, alla ricerca di Jules Strauss, e di una storia che non mi era stata trasmessa. Cos’è successo nel 1942? Cos’era rimasto della sua collezione quando l’appartamento di famiglia fu saccheggiato dai nazisti?
Non sono una storica dell’arte, volevo semplicemente svolgere un’indagine poliziesca e sentimentale sulle orme della mia famiglia, ebrea, depredata dei suoi averi”.
Una testimonianza personale dove l’emozione cresce pagina dopo pagina: il lettore accompagna Pauline Baer de Perignon nelle sue scoperte, nelle sue battaglie, nelle sue delusioni e in una sorta di riconciliazione con il passato. L’approccio che sta alla base di questo racconto, dall’Occupazione a oggi, pone molti e complessi interrogativi: cosa fare delle opere che hanno attraversato il caos della Storia? Come comportarsi, quando si è semplici cittadini, di fronte alla sorda legislazione? Cosa capire dal silenzio delle generazioni che ci hanno preceduto?
Ma soprattutto, cosa ci trasmette un’opera d’arte nel tempo?
“Pauline Baer de Perignon è una narratrice nata, onesta, curiosa e aperta. Riesce a raccontare più storie contemporaneamente, a sovrapporre delicatamente significati e narrazioni. Qui non c’è solo un avvincente mistero del mondo dell’arte, ma una storia assolutamente personale, sincera ed estremamente intelligente di una donna che fa tutto il possibile per scoprire le verità della sua famiglia”.
– Menachem Kaiser, autore di Plunder: A Memoir of Family Property and Nazi Treasure
“Si legge tutto d’un fiato come un thriller… Incredibilmente commovente”.
– Elle
“Partita sulle tracce delle opere, Pauline Baer de Perignon arriva, non senza rischi, a una ricerca familiare e a un ritorno alle sue radici ebraiche”.
– Libération
Una testimonianza personale dove l’emozione cresce pagina dopo pagina: il lettore accompagna Pauline Baer de Perignon nelle sue scoperte, nelle sue battaglie, nelle sue delusioni e in una sorta di riconciliazione con il passato. L’approccio che sta alla base di questo racconto, dall’Occupazione a oggi, pone molti e complessi interrogativi: cosa fare delle opere che hanno attraversato il caos della Storia? Come comportarsi, quando si è semplici cittadini, di fronte alla sorda legislazione? Cosa capire dal silenzio delle generazioni che ci hanno preceduto?
Ma soprattutto, cosa ci trasmette un’opera d’arte nel tempo?
“Pauline Baer de Perignon è una narratrice nata, onesta, curiosa e aperta. Riesce a raccontare più storie contemporaneamente, a sovrapporre delicatamente significati e narrazioni. Qui non c’è solo un avvincente mistero del mondo dell’arte, ma una storia assolutamente personale, sincera ed estremamente intelligente di una donna che fa tutto il possibile per scoprire le verità della sua famiglia”.
– Menachem Kaiser, autore di Plunder: A Memoir of Family Property and Nazi Treasure
“Si legge tutto d’un fiato come un thriller… Incredibilmente commovente”.
– Elle
“Partita sulle tracce delle opere, Pauline Baer de Perignon arriva, non senza rischi, a una ricerca familiare e a un ritorno alle sue radici ebraiche”.
– Libération
Collana: OL - Odoya Library
Numero di collana: 485
Isbn: 978-88-6288-808-0
Pagine: 208
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 30/06/2023
Autore:
Pauline Baer de Perignon
Traduzione:
Marika Ruggieri
I. L’oro del passato
II. Ricordi in vendita
III. Il catalogo d’asta
IV. Il fantasma del museo
V. Sulle tracce di Jules
VI. I segreti di un collezionista
VII. Bozza
VIII. Please contact Michel Strauss
IX. Caffè con un esperto
X. Il miracolo dell’oblio
XI. Uno sguardo
XII. La città di Troia
XIII. La poltrona di Jules
XIV. La fortuna di una principiante
XV. Un pastore, di spalle
XVI. Soli a Parigi nel 1940
XVII. Gli archivi della spoliazione
XVIII. Il mio metodo
XIX. Gli scatoloni di Coblenza
XX. Deposito di mobili Tailleur Fils
XXI. E all’improvviso, Modiano
XXII. Con i piedi bagnati
XXIII. «La mia forza fu essere discreto»
XXIV. I taccuini di un collezionista
XXV. Come una firma
XXVI. Ebrea, io?
XXVII. Appuntamento al ministero della Cultura
XXVIII. Restituzione
XXIX. Nostalgia di casa
XXX. «Quando chiuderà gli occhi»
XXXI. Madame de Parabère conserva il suo mistero
XXXII. «Sammlung Jules Strauss»
XXXIII. La lettera dimenticata
XXXIV. A Dresda, con la mia dolce metà
XXXV. Un pranzo in famiglia
XXXVI. Un’attesa così lunga
EPILOGO. Il lungo viaggio dei dipinti
Ringraziamenti
Opere citate
II. Ricordi in vendita
III. Il catalogo d’asta
IV. Il fantasma del museo
V. Sulle tracce di Jules
VI. I segreti di un collezionista
VII. Bozza
VIII. Please contact Michel Strauss
IX. Caffè con un esperto
X. Il miracolo dell’oblio
XI. Uno sguardo
XII. La città di Troia
XIII. La poltrona di Jules
XIV. La fortuna di una principiante
XV. Un pastore, di spalle
XVI. Soli a Parigi nel 1940
XVII. Gli archivi della spoliazione
XVIII. Il mio metodo
XIX. Gli scatoloni di Coblenza
XX. Deposito di mobili Tailleur Fils
XXI. E all’improvviso, Modiano
XXII. Con i piedi bagnati
XXIII. «La mia forza fu essere discreto»
XXIV. I taccuini di un collezionista
XXV. Come una firma
XXVI. Ebrea, io?
XXVII. Appuntamento al ministero della Cultura
XXVIII. Restituzione
XXIX. Nostalgia di casa
XXX. «Quando chiuderà gli occhi»
XXXI. Madame de Parabère conserva il suo mistero
XXXII. «Sammlung Jules Strauss»
XXXIII. La lettera dimenticata
XXXIV. A Dresda, con la mia dolce metà
XXXV. Un pranzo in famiglia
XXXVI. Un’attesa così lunga
EPILOGO. Il lungo viaggio dei dipinti
Ringraziamenti
Opere citate
Pauline Baer de Perignon
È lettrice e coautrice di sceneggiature e ha condotto numerosi laboratori di scrittura a Parigi, dove vive. La collezione perduta è il suo primo libro.
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