

Jean-Michel Basquiat e la cultura hip-hop
Ai giovani re viene tagliata la testa
Giulio Anelli
Jean-Michel Basquiat e la cultura hip-hop
Ai giovani re viene tagliata la testa
Giulio Anelli
Kendrick Lamar vince il premio Pulitzer e si esibisce al Super Bowl. Pharrell Williams è il direttore creativo di Louis Vuitton. In Italia è finalmente arrivata la stand-up comedy. Perché indossiamo certe scarpe? The Weeknd pubblica un nuovo album. Cosa si intende per “cultura woke”? Da dove arriva la violenza nell’arte?
A tutte queste domande, e a molte altre, possiamo trovare risposta attraverso l’arte di Jean-Michel Basquiat.
L’hip-hop è ubiquo, oggi come non mai, ma sembra esserlo pure Basquiat. L’artista ha valicato il confine dell’arte per approdare a una dimensione più inclusiva e penetrante, quella culturale. Questo libro si promette di mostrare non solo come sia stato possibile, ma anche perché fosse inevitabile.
Basquiat e la cultura hip-hop è un viaggio che parte dalla strada per attraversare la scena artistica underground, il dialogo con altri protagonisti dell’epoca e arrivare fino all’influenza che Basquiat esercita tuttora su artisti, rapper e creativi contemporanei.
Affrontando la sua produzione artistica in riferimento alla cultura hip-hop, i singoli dipinti condurranno la ricerca, proponendo confronti con opere della cultura contemporanea. Arte, musica, cinema, letteratura, moda, antropologia, società e politica.
L’urgenza è duplice: certificare Basquiat come un riferimento culturale e costruire un sistema di riferimento, caratterizzato dai suoi capitali simbolici, per riacquisire gli strumenti necessari a una lettura accurata delle sue opere. L’obiettivo: capire meglio Basquiat e, con lui, la società e l’arte contemporanea.
DAI MURI DI NEW YORK AI VERSI DEL RAP CONTEMPORANEO: BASQUIAT È L’ECO VISIVA DELL’HIP-HOP, RIBELLE, POETICO E ANCORA POTENTEMENTE VIVO.
“Da un certo punto di vista Jean-Michel si propone come un’inedita opportunità per un’attenzione mediatica fino ad allora considerata inaccessibile. Non che ci sconvolga, questo. Si tratta poi di una dinamica comune ai grandi miti neri della storia: giovani esponenti di una scena che vengono tenuti fuori da una storiografia dal colore della pelle appena più chiaro”.
– Dal libro
“Impossessarsi di una narrazione, smantellare quelle preesistenti, cavalcarle a piacimento, talvolta: sono questi i temi dell’arte di Basquiat”.
– Dal libro
“Non penso all’arte mentre lavo… Cerco di pensare alla vita”.
– Jean-Michel Basquiat
Giulio Anelli
È laureato all’Università di Bologna, prima in Lettere moderne, poi in Arti visive con una tesi in semiotica dell’arte. Subito dopo la laurea magistrale lavora a CUBO, il museo d’impresa del Gruppo Unipol realizzato per condividere esperienze attraverso il linguaggio della cultura. Nel team di Eventi, Education e Comunicazione di CUBO scrive e organizza rassegne culturali. Tra queste, Blackness: un percorso nella cultura, nell’arte e nella musica afroamericana, realizzata in collaborazione con lo scrittore Carlo Babando.Accartocciate la mappa
Skit_istruire un’AI
La generazione hip-hop
Little Foot, Big Foot
La generazione hip-hop
Beat Bop
Stato mentale newyorchese
Quaranta acri e un mulo
SAMO per la strada
La città è illmatica
Il test delle bambole
La regola del 3%
Prêt-à-porter
Haute Couture
Cancellazione
La malattia del re
Il comico e il pittore
Fascio di luce ultraleggero
Prostituire una farfalla, cavalcare la morte
Skit_guardare la festa morire
Note
Riferimenti bibliografici
Cronologia
Skit_crediti
Kendrick Lamar vince il premio Pulitzer e si esibisce al Super Bowl. Pharrell Williams è il direttore creativo di Louis Vuitton. In Italia è finalmente arrivata la stand-up comedy. Perché indossiamo certe scarpe? The Weeknd pubblica un nuovo album. Cosa si intende per “cultura woke”? Da dove arriva la violenza nell’arte?
A tutte queste domande, e a molte altre, possiamo trovare risposta attraverso l’arte di Jean-Michel Basquiat.
L’hip-hop è ubiquo, oggi come non mai, ma sembra esserlo pure Basquiat. L’artista ha valicato il confine dell’arte per approdare a una dimensione più inclusiva e penetrante, quella culturale. Questo libro si promette di mostrare non solo come sia stato possibile, ma anche perché fosse inevitabile.
Basquiat e la cultura hip-hop è un viaggio che parte dalla strada per attraversare la scena artistica underground, il dialogo con altri protagonisti dell’epoca e arrivare fino all’influenza che Basquiat esercita tuttora su artisti, rapper e creativi contemporanei.
Affrontando la sua produzione artistica in riferimento alla cultura hip-hop, i singoli dipinti condurranno la ricerca, proponendo confronti con opere della cultura contemporanea. Arte, musica, cinema, letteratura, moda, antropologia, società e politica.
L’urgenza è duplice: certificare Basquiat come un riferimento culturale e costruire un sistema di riferimento, caratterizzato dai suoi capitali simbolici, per riacquisire gli strumenti necessari a una lettura accurata delle sue opere. L’obiettivo: capire meglio Basquiat e, con lui, la società e l’arte contemporanea.
DAI MURI DI NEW YORK AI VERSI DEL RAP CONTEMPORANEO: BASQUIAT È L’ECO VISIVA DELL’HIP-HOP, RIBELLE, POETICO E ANCORA POTENTEMENTE VIVO.
“Da un certo punto di vista Jean-Michel si propone come un’inedita opportunità per un’attenzione mediatica fino ad allora considerata inaccessibile. Non che ci sconvolga, questo. Si tratta poi di una dinamica comune ai grandi miti neri della storia: giovani esponenti di una scena che vengono tenuti fuori da una storiografia dal colore della pelle appena più chiaro”.
– Dal libro
“Impossessarsi di una narrazione, smantellare quelle preesistenti, cavalcarle a piacimento, talvolta: sono questi i temi dell’arte di Basquiat”.
– Dal libro
“Non penso all’arte mentre lavo… Cerco di pensare alla vita”.
– Jean-Michel Basquiat
Accartocciate la mappa
Skit_istruire un’AI
La generazione hip-hop
Little Foot, Big Foot
La generazione hip-hop
Beat Bop
Stato mentale newyorchese
Quaranta acri e un mulo
SAMO per la strada
La città è illmatica
Il test delle bambole
La regola del 3%
Prêt-à-porter
Haute Couture
Cancellazione
La malattia del re
Il comico e il pittore
Fascio di luce ultraleggero
Prostituire una farfalla, cavalcare la morte
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Note
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Cronologia
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È laureato all’Università di Bologna, prima in Lettere moderne, poi in Arti visive con una tesi in semiotica dell’arte. Subito dopo la laurea magistrale lavora a CUBO, il museo d’impresa del Gruppo Unipol realizzato per condividere esperienze attraverso il linguaggio della cultura. Nel team di Eventi, Education e Comunicazione di CUBO scrive e organizza rassegne culturali. Tra queste, Blackness: un percorso nella cultura, nell’arte e nella musica afroamericana, realizzata in collaborazione con lo scrittore Carlo Babando.-
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