volume illustrato Collana: OL - Odoya Library Numero di collana: 501 Isbn: 978-88-6288-833-2 Pagine: 288 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 01/12/2023
Autore: Javier Parra Traduzione: Ilaria Ghion

Scream Queer

La rappresentazione LGBTQIA+ nel cinema horror

Javier Parra

Scream Queer

La rappresentazione LGBTQIA+ nel cinema horror

Javier Parra

sconto 5%
19,00€ 20,00€
Oltre a essere entrati a far parte dell’immaginario collettivo, i mostri cinematografici della letteratura gotica come Dracula, la creatura di Frankenstein o Mr. Hyde sono stati alcuni dei primi esempi di rappresentazioni queer sul grande schermo, sempre legate al diverso, a tutto ciò che veniva percepito come strano e che andava contro l’eteronormativo. Questo sguardo queer è stato spesso lasciato in sottotraccia, mostrando una sessualità al di fuori dei limiti del patriarcato, da cui l’importanza di analizzare i sottotesti e le seconde letture di questi film.
Sia dal punto di vista di artisti LGBTQIA+, sia dall’appropriazione di alcuni personaggi e icone del cinema, per Javier Parra è evidente che l’horror queer è sempre stato presente nel cinema di genere: c’era nel Frankenstein di James Whale, che non ha mai nascosto il suo orientamento sessuale; c’era in Dracula, con la tensione sessuale tra il conte e l’avvocato londinese che arriva in Transilvania; nell’allegoria di cosa significava essere un uomo gay non dichiarato in Nightmare II; nella famiglia composta da due uomini creata da Brad Pitt e Tom Cruise in Intervista col vampiro.
Dalla predominanza di cliché negativi – lesbiche con tendenze psicopatiche, vampiri bisessuali assetati di sangue, assassini travestiti – alla piena accettazione della diversità, Scream Queer offre un ampio viaggio attraverso l’evoluzione della rappresentazione LGBTQIA+ nel genere fantastico attraverso l’analisi di centinaia di film, espiando anche i traumi e raccontando le esperienze personali che hanno segnato la persona che scrive questo testo: «un finocchio ossessionato dai film dell’orrore».


“Il mio io adolescente, prima che facessi coming out, credeva che Clive Barker fosse l’unica persona apertamente gay a fare il mio genere preferito, l’horror. Per fortuna mi sbagliavo e la presenza dei personaggi LGBTQIA+ nel cinema fantastico è stata una costante nel corso della sua storia ed è aumentata moltissimo negli ultimi decenni”.
– Javier Parra

“Non fatevi spaventare dal mio aspetto. Non giudicate un libro dalla copertina. Di giorno non sono un granché, ma di notte sono un amante diabolico. Sono solo un dolce transessuale della Transilvania”.
– Dal film The Rocky Horror Picture Show di Jim Sharman, 1975
Javier Parra
Cresciuto guardando film horror, è critico cinematografico con esperienza in vari festival internazionali come organizzatore e giuria, e autore di libri come Terror en serie (Héroes de Papel, 2019) e La madre terrible en el cine de terror (Hermenaute, 2020). Nel 2022 ha curato il NIFFF – Neuchâtel International Fantastic Film Festival. Oggi è produttore di un podcast di successo: ¡Estamos Vivas!.
Prologo
I miei modelli di riferimento
Nuova Carne, metallo e fluidi

Il mostro nell’armadio

Cose da uomini

Froci, comunisti e altri mostri dallo spazio

L’eredità di Carmilla
Vampire, streghe e congreghe

Bromance
Sottotesti, battute e omoerotismo negli anni Settanta e Ottanta

Donna contro donna

La criminalizzazione del frocio e il panico da HIV
Assassini e froci • L’America Latina e il peso dell’omofobia


Questo corpo non è il mio
Angela, icona trans • Trasposizioni • Da Buffalo Bill ad Almodóvar

Assassini travestiti
Le regine dello spazio • Peaches Christ, la grande Spooky Queen

Mostri del nuovo millennio
Ero un’adolescente lesbica • Ambienti tossici • Abbasso il patriarcato • Donne emancipate

Bisessualità perversa

Intersessualità e androginia

Corpi sessualizzati

L’Italia queer

Epilogo
Abbracciamo i nostri mostri

Note
Bibliografia
Filmografia selezionata
Oltre a essere entrati a far parte dell’immaginario collettivo, i mostri cinematografici della letteratura gotica come Dracula, la creatura di Frankenstein o Mr. Hyde sono stati alcuni dei primi esempi di rappresentazioni queer sul grande schermo, sempre legate al diverso, a tutto ciò che veniva percepito come strano e che andava contro l’eteronormativo. Questo sguardo queer è stato spesso lasciato in sottotraccia, mostrando una sessualità al di fuori dei limiti del patriarcato, da cui l’importanza di analizzare i sottotesti e le seconde letture di questi film.
Sia dal punto di vista di artisti LGBTQIA+, sia dall’appropriazione di alcuni personaggi e icone del cinema, per Javier Parra è evidente che l’horror queer è sempre stato presente nel cinema di genere: c’era nel Frankenstein di James Whale, che non ha mai nascosto il suo orientamento sessuale; c’era in Dracula, con la tensione sessuale tra il conte e l’avvocato londinese che arriva in Transilvania; nell’allegoria di cosa significava essere un uomo gay non dichiarato in Nightmare II; nella famiglia composta da due uomini creata da Brad Pitt e Tom Cruise in Intervista col vampiro.
Dalla predominanza di cliché negativi – lesbiche con tendenze psicopatiche, vampiri bisessuali assetati di sangue, assassini travestiti – alla piena accettazione della diversità, Scream Queer offre un ampio viaggio attraverso l’evoluzione della rappresentazione LGBTQIA+ nel genere fantastico attraverso l’analisi di centinaia di film, espiando anche i traumi e raccontando le esperienze personali che hanno segnato la persona che scrive questo testo: «un finocchio ossessionato dai film dell’orrore».


“Il mio io adolescente, prima che facessi coming out, credeva che Clive Barker fosse l’unica persona apertamente gay a fare il mio genere preferito, l’horror. Per fortuna mi sbagliavo e la presenza dei personaggi LGBTQIA+ nel cinema fantastico è stata una costante nel corso della sua storia ed è aumentata moltissimo negli ultimi decenni”.
– Javier Parra

“Non fatevi spaventare dal mio aspetto. Non giudicate un libro dalla copertina. Di giorno non sono un granché, ma di notte sono un amante diabolico. Sono solo un dolce transessuale della Transilvania”.
– Dal film The Rocky Horror Picture Show di Jim Sharman, 1975
volume illustrato Collana: OL - Odoya Library Numero di collana: 501 Isbn: 978-88-6288-833-2 Pagine: 288 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 01/12/2023
Autore: Javier Parra Traduzione: Ilaria Ghion
Prologo
I miei modelli di riferimento
Nuova Carne, metallo e fluidi

Il mostro nell’armadio

Cose da uomini

Froci, comunisti e altri mostri dallo spazio

L’eredità di Carmilla
Vampire, streghe e congreghe

Bromance
Sottotesti, battute e omoerotismo negli anni Settanta e Ottanta

Donna contro donna

La criminalizzazione del frocio e il panico da HIV
Assassini e froci • L’America Latina e il peso dell’omofobia


Questo corpo non è il mio
Angela, icona trans • Trasposizioni • Da Buffalo Bill ad Almodóvar

Assassini travestiti
Le regine dello spazio • Peaches Christ, la grande Spooky Queen

Mostri del nuovo millennio
Ero un’adolescente lesbica • Ambienti tossici • Abbasso il patriarcato • Donne emancipate

Bisessualità perversa

Intersessualità e androginia

Corpi sessualizzati

L’Italia queer

Epilogo
Abbracciamo i nostri mostri

Note
Bibliografia
Filmografia selezionata
Javier Parra
Cresciuto guardando film horror, è critico cinematografico con esperienza in vari festival internazionali come organizzatore e giuria, e autore di libri come Terror en serie (Héroes de Papel, 2019) e La madre terrible en el cine de terror (Hermenaute, 2020). Nel 2022 ha curato il NIFFF – Neuchâtel International Fantastic Film Festival. Oggi è produttore di un podcast di successo: ¡Estamos Vivas!.
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