

Divine divane visioni
Guida non convenzionale al cinema
Filippo Casaccia aka Dziga Cacace
Divine divane visioni
Guida non convenzionale al cinema
Filippo Casaccia aka Dziga Cacace
Immaginate di partire per un viaggio nella storia del cinema con un fratello maggiore che ha documentato in una sorta di diario le sue visioni degli ultimi vent’anni: partendo dai cineclub e arrivando a scaricare dalla Rete, passando attraverso palinsesti televisivi, VHS e DVD, nutrendo una fame inarrestabile di immagini in movimento.
Il risultato è un’educazione sentimentale cinematografica nata come fanzine per gli amici, poi approdata su Internet e ora finalmente su carta, ricca di critiche puntuali, satire taglienti, interviste a grandi critici cinematografici, estemporanee tranche de vie e opinioni (molto) discutibili. Ma del resto il cinema è negli occhi di chi lo vede e la Verità non esiste.
In questo primo volume – scritto tra il 1995 e il 2001 – troverete emozioni, riflessioni, scoperte, panciate di rabbia, rivalutazioni, curiosità, scomuniche e giudizi senza peli sulla lingua su film di ogni tipo, dalla serie A alla serie Z: documentari, lunghi, corti e mediometraggi, horror e classiconi, opere d’arte e fetenzie, mainstream e underground, cinema di papà e pornografia, tutti insieme appassionatamente.
Se per voi la visione ha ancora qualcosa di sacro e non va consumata su uno smartphone, questa è una guida non convenzionale per (ri)scoprire il cinema – e il modo di vederlo – com’era e come non sarà più.
Buona visione!
Riccardelli: Le piace il cinema espressionista tedesco?
Fantozzi: Io… io… è il grande amore della mia vita, e voglio in questa sede ricordare i grandi maestri
Murnau e Robert Wiene, di cui tutti noi non possiamo fare a meno
dell’irrinunciabile capolavoro Das Cabinet der Doktor Caligarissssss!
– da Il secondo tragico Fantozzi di Luciano Salce, 1976 –
Hanno dimenticato due cose nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo:
il diritto di contraddirsi e quello di andarsene.
– Jean-Pierre Léaud in La maman et la putain di Jean Eustache, 1973 –
Penso che ancora non siate pronti per questa musica…
ma ai vostri figli piacerà!
– Michael J. Fox in Ritorno al futuro di Robert Zemeckis, 1985 –
Filippo Casaccia aka Dziga Cacace
Filippo Casaccia , genovese classe 1969, è autore televisivo (Le Iene, MasterChef, Gialappa’s Band) dal secolo scorso. È inoltre redattore da nove anni della webzine Carmilla dove, sotto lo pseudonimo Dziga Cacace, scrive di cinema e musica. Per un decennio è stato columnist del mensile Rolling Stone curando la rubrica “Hard Rock Cafone” ed è tra gli sceneggiatori del film Fame chimica, presentato alla Mostra del cinema di Venezia del 2003.
Giorgio Gherarducci
Giorgio Gherarducci (Milano, 1963), autore e commentatore televisivo e radiofonico, fa parte della Gialappa’s Band, con la quale ha firmato programmi storici come Emilio, Mai dire TV e soprattutto Mai dire gol. Per diversi anni ha tenuto su Rolling Stone la rubrica di recensioni cinematografiche “Dall’alto di un cazzo”.
Mauro Gervasini
Mauro Gervasini (Varese, 1970), giornalista, saggista e critico cinematografico, è direttore del settimanale Film Tv, consulente selezionatore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e insegna Linguaggi audiovisivi all’Università dell’Insubria.
Immaginate di partire per un viaggio nella storia del cinema con un fratello maggiore che ha documentato in una sorta di diario le sue visioni degli ultimi vent’anni: partendo dai cineclub e arrivando a scaricare dalla Rete, passando attraverso palinsesti televisivi, VHS e DVD, nutrendo una fame inarrestabile di immagini in movimento.
Il risultato è un’educazione sentimentale cinematografica nata come fanzine per gli amici, poi approdata su Internet e ora finalmente su carta, ricca di critiche puntuali, satire taglienti, interviste a grandi critici cinematografici, estemporanee tranche de vie e opinioni (molto) discutibili. Ma del resto il cinema è negli occhi di chi lo vede e la Verità non esiste.
In questo primo volume – scritto tra il 1995 e il 2001 – troverete emozioni, riflessioni, scoperte, panciate di rabbia, rivalutazioni, curiosità, scomuniche e giudizi senza peli sulla lingua su film di ogni tipo, dalla serie A alla serie Z: documentari, lunghi, corti e mediometraggi, horror e classiconi, opere d’arte e fetenzie, mainstream e underground, cinema di papà e pornografia, tutti insieme appassionatamente.
Se per voi la visione ha ancora qualcosa di sacro e non va consumata su uno smartphone, questa è una guida non convenzionale per (ri)scoprire il cinema – e il modo di vederlo – com’era e come non sarà più.
Buona visione!
Riccardelli: Le piace il cinema espressionista tedesco?
Fantozzi: Io… io… è il grande amore della mia vita, e voglio in questa sede ricordare i grandi maestri
Murnau e Robert Wiene, di cui tutti noi non possiamo fare a meno
dell’irrinunciabile capolavoro Das Cabinet der Doktor Caligarissssss!
– da Il secondo tragico Fantozzi di Luciano Salce, 1976 –
Hanno dimenticato due cose nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo:
il diritto di contraddirsi e quello di andarsene.
– Jean-Pierre Léaud in La maman et la putain di Jean Eustache, 1973 –
Penso che ancora non siate pronti per questa musica…
ma ai vostri figli piacerà!
– Michael J. Fox in Ritorno al futuro di Robert Zemeckis, 1985 –
Filippo Casaccia aka Dziga Cacace
Filippo Casaccia , genovese classe 1969, è autore televisivo (Le Iene, MasterChef, Gialappa’s Band) dal secolo scorso. È inoltre redattore da nove anni della webzine Carmilla dove, sotto lo pseudonimo Dziga Cacace, scrive di cinema e musica. Per un decennio è stato columnist del mensile Rolling Stone curando la rubrica “Hard Rock Cafone” ed è tra gli sceneggiatori del film Fame chimica, presentato alla Mostra del cinema di Venezia del 2003.
Giorgio Gherarducci
Giorgio Gherarducci (Milano, 1963), autore e commentatore televisivo e radiofonico, fa parte della Gialappa’s Band, con la quale ha firmato programmi storici come Emilio, Mai dire TV e soprattutto Mai dire gol. Per diversi anni ha tenuto su Rolling Stone la rubrica di recensioni cinematografiche “Dall’alto di un cazzo”.
Mauro Gervasini
Mauro Gervasini (Varese, 1970), giornalista, saggista e critico cinematografico, è direttore del settimanale Film Tv, consulente selezionatore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e insegna Linguaggi audiovisivi all’Università dell’Insubria.
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