

ArchiDisney
Architettura, città, design nell’arte di Floyd Gottfredson
Giacomo Delbene
ArchiDisney
Architettura, città, design nell’arte di Floyd Gottfredson
Giacomo Delbene
Fumetto e architettura sono due mondi che gioiosamente e giocosamente vanno spesso a braccetto.
In particolare, nell’interpretazione di alcuni grandi autori del fumetto Disney, l’architettura fumettata è stata un mezzo per rappresentare luoghi, movimenti, situazioni e stereotipi che, nel mondo reale, imbevevano la vita quotidiana del pubblico di lettori cui le vignette erano indirizzate.
Viceversa, il riferimento a elementi procedenti dalla quotidianità del dibattito architettonico, oppure dal mondo della tecnologia e del design industriale, ha contribuito a restituire al lettore una componente di plausibilità e riconoscibilità che sono state essenziali nel consolidamento dell’universo Disney.
Quale e quanta architettura, reale e fantastica, ha attraversato le strisce di Topolino dal 1930 al 1975? E quali e quanti elementi di design? Delbene analizza l’intero corpus del Mickey Mouse di Floyd Gottfredson dal 1930 al 1975, estrapolandone suggestioni e riferimenti architettonici. Da un totale di oltre 13.000 strisce fumettate, tutte quelle che avessero interesse architettonico sono state analizzate, smontate nelle vignette significative e incorporate all’analisi.
ArchiDisney avvia una ricerca su come e quanto architettura, paesaggio e design abbiano travalicato la sfera del reale per immergersi nel mondo della fantasia, amplificando i potenziali artistici e narrativi del fumetto Disney e contribuendo così a farne un’icona della cultura pop contemporanea.
"L’architettura è troppo importante
per essere lasciata agli architetti."
– Giancarlo De Carlo –
"La tua casa dovrebbe riflettere la tua
personalità e quella di nessun altro!
Vieni con me e scegli quello che vuoi!"
– Minnie Mouse, strip del 23 agosto 1937 –
Giacomo Delbene
Giacomo Delbene Guidoni, architetto e grande appassionato di fumetto e illustrazione, è dottore in Scienze dei Servizi per i Trasporti e la Logistica, specializzato in Urban Branding e dinamiche aggregative dei sistemi infrastrutturali.
Fondatore a Barcellona e Genova dell’agenzia Self Arquitectura, è stato vincitore di premi e menzioni in numerosi concorsi di progettazione architettonica e urbanistica. Accosta alla pratica professionale un’intensa attività di ricerca didattica presso facoltà europee e italiane.
Ha pubblicato tra gli altri: GENO(V)A: Developing and Re-booting a Waterfront City (Nai Publishers 2003), Infrascape, Critical Barcelona e Save Energy (numeri 79/90/99 rivista Area, Motta Editore 2005-2008), Four Elements. A Landscape Project Between Art and Architecture (Actar 2006), Proyecto BCN (Ajuntament de Barcelona, Actar 2007), Barcellona trasformazioni contemporanee (Meltemi 2007), Public, Private, Ephemeral. Ceramics in Architecture (Ascer, Actar 2007) e Made in GOA (Sagep 2016).
Prefazione
di Alberto Becattini
Introduzione
Sul perché vi si voglia tediare con tante parole quando invece le immagini già parlano da sole
Scaldando i motori
Alcune precisazioni sulle strisce fumettate
Premessa a un’analisi
Floyd Gottfredson architetto
Capitolo 1
I PRIMI ANNI TRENTA
dicembre 1929 – novembre 1936
Floyd Gottfredson e gli esordi della striscia di Mickey Mouse
Un denso farsi di architettura, luoghi e paesaggi
Capitolo 2
L’UOMO NUVOLA E LE GRANDI AMBIENTAZIONI
novembre 1936 - ottobre 1955
Dalla descrizione di spazi alla costruzione di luoghi
Sviluppo della città e dettaglio della costruzione
Luoghi di personalità e carattere
La distopia della ricchezza e la quotidianità del design come trionfo della classe media
Capitolo 3
DALLO SPAZIO STEREOMETRICO ALL’OGGETTO DI DESIGN
ottobre 1955 – ottobre 1975
BONUS TRACK
Capitolo 4
MACCHINE ASSASSINE E INVENZIONI STRAMPALATE
Gottfredson in numeri • Crediti • Bibliografia • Ringraziamenti
Fumetto e architettura sono due mondi che gioiosamente e giocosamente vanno spesso a braccetto.
In particolare, nell’interpretazione di alcuni grandi autori del fumetto Disney, l’architettura fumettata è stata un mezzo per rappresentare luoghi, movimenti, situazioni e stereotipi che, nel mondo reale, imbevevano la vita quotidiana del pubblico di lettori cui le vignette erano indirizzate.
Viceversa, il riferimento a elementi procedenti dalla quotidianità del dibattito architettonico, oppure dal mondo della tecnologia e del design industriale, ha contribuito a restituire al lettore una componente di plausibilità e riconoscibilità che sono state essenziali nel consolidamento dell’universo Disney.
Quale e quanta architettura, reale e fantastica, ha attraversato le strisce di Topolino dal 1930 al 1975? E quali e quanti elementi di design? Delbene analizza l’intero corpus del Mickey Mouse di Floyd Gottfredson dal 1930 al 1975, estrapolandone suggestioni e riferimenti architettonici. Da un totale di oltre 13.000 strisce fumettate, tutte quelle che avessero interesse architettonico sono state analizzate, smontate nelle vignette significative e incorporate all’analisi.
ArchiDisney avvia una ricerca su come e quanto architettura, paesaggio e design abbiano travalicato la sfera del reale per immergersi nel mondo della fantasia, amplificando i potenziali artistici e narrativi del fumetto Disney e contribuendo così a farne un’icona della cultura pop contemporanea.
"L’architettura è troppo importante
per essere lasciata agli architetti."
– Giancarlo De Carlo –
"La tua casa dovrebbe riflettere la tua
personalità e quella di nessun altro!
Vieni con me e scegli quello che vuoi!"
– Minnie Mouse, strip del 23 agosto 1937 –
Prefazione
di Alberto Becattini
Introduzione
Sul perché vi si voglia tediare con tante parole quando invece le immagini già parlano da sole
Scaldando i motori
Alcune precisazioni sulle strisce fumettate
Premessa a un’analisi
Floyd Gottfredson architetto
Capitolo 1
I PRIMI ANNI TRENTA
dicembre 1929 – novembre 1936
Floyd Gottfredson e gli esordi della striscia di Mickey Mouse
Un denso farsi di architettura, luoghi e paesaggi
Capitolo 2
L’UOMO NUVOLA E LE GRANDI AMBIENTAZIONI
novembre 1936 - ottobre 1955
Dalla descrizione di spazi alla costruzione di luoghi
Sviluppo della città e dettaglio della costruzione
Luoghi di personalità e carattere
La distopia della ricchezza e la quotidianità del design come trionfo della classe media
Capitolo 3
DALLO SPAZIO STEREOMETRICO ALL’OGGETTO DI DESIGN
ottobre 1955 – ottobre 1975
BONUS TRACK
Capitolo 4
MACCHINE ASSASSINE E INVENZIONI STRAMPALATE
Gottfredson in numeri • Crediti • Bibliografia • Ringraziamenti
Giacomo Delbene
Giacomo Delbene Guidoni, architetto e grande appassionato di fumetto e illustrazione, è dottore in Scienze dei Servizi per i Trasporti e la Logistica, specializzato in Urban Branding e dinamiche aggregative dei sistemi infrastrutturali.
Fondatore a Barcellona e Genova dell’agenzia Self Arquitectura, è stato vincitore di premi e menzioni in numerosi concorsi di progettazione architettonica e urbanistica. Accosta alla pratica professionale un’intensa attività di ricerca didattica presso facoltà europee e italiane.
Ha pubblicato tra gli altri: GENO(V)A: Developing and Re-booting a Waterfront City (Nai Publishers 2003), Infrascape, Critical Barcelona e Save Energy (numeri 79/90/99 rivista Area, Motta Editore 2005-2008), Four Elements. A Landscape Project Between Art and Architecture (Actar 2006), Proyecto BCN (Ajuntament de Barcelona, Actar 2007), Barcellona trasformazioni contemporanee (Meltemi 2007), Public, Private, Ephemeral. Ceramics in Architecture (Ascer, Actar 2007) e Made in GOA (Sagep 2016).
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