volume illustrato
Collana: OL - Odoya Library
Numero di collana: 439
Isbn: 978-88-6288-681-9
Pagine: 304
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 29/07/2021
Autore:
Francesco Giubilei
Strapaese
L’Italia dei paesi e delle chiese di campagna. Da Maccari a Longanesi, da Papini a Soffici
Francesco Giubilei
Strapaese
L’Italia dei paesi e delle chiese di campagna. Da Maccari a Longanesi, da Papini a Soffici
Francesco Giubilei
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20,00€
Il Novecento, da un punto di vista culturale, è stato uno dei secoli più vivaci della storia dell’umanità: movimenti letterari, avanguardie, scuole filosofiche, artisti, scrittori, pittori, filosofi, intellettuali, editori, collezionisti d’arte...
Trait d’union di queste esperienze è stato il ruolo delle riviste, luoghi di elaborazione di idee e dibattiti, palestre per futuri talenti e vetrine per voci già affermate. Tra queste realtà, un ruolo di primo piano spetta a Strapaese, movimento culturale che omaggia la tradizione italiana e auspica un ritorno alla vita paesana e alla riscoperta delle tradizioni popolari, contro la deriva metropolitana e modernista di Stracittà.
I tre principali animatori dell’esperienza strapaesana sono Mino Maccari, Leo Longanesi e Curzio Malaparte con le riviste Il Selvaggio e L’Italiano, ma attorno a Strapaese si raccolgono alcune delle più importanti voci del primo Novecento italiano, sia da un punto di vista letterario che artistico. Da Morandi a Guttuso, da Flaiano a Ungaretti, da Ottone Rosai a Romano Bilenchi…
Se è possibile riscontrare la genesi di Strapaese a inizio Novecento con l’attività di Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini e Ardengo Soffici, lo spirito strapaesano vive ancora oggi nell’Italia dei paesi, delle botteghe, delle trattorie e delle chiese di campagna.
"A Fiesole, a Bellosguardo, ad Arcetri ho respirato il profumo delle rose.
Sdraiato all’ombra delle ginestre fiorite sulle alture dell’Incontro,
ho guardato le allodole inabissarsi trillando nell’azzurro infiammato di giugno.
Ho bevuto a Carmignano l’aleatico e il moscatello fra una brigata di amici.
Ho letto Dante e Platone in una vigna del Rignanese sul far del giorno:
ho dormito fra le canne dell’Arno vicino a Camaioni.
Ho portato a spasso i miei amori per la città e per i campi.
Ho posseduto la gioia sotto tutti i cieli. Sia benedetta la vita".
– Ardengo Soffici
Trait d’union di queste esperienze è stato il ruolo delle riviste, luoghi di elaborazione di idee e dibattiti, palestre per futuri talenti e vetrine per voci già affermate. Tra queste realtà, un ruolo di primo piano spetta a Strapaese, movimento culturale che omaggia la tradizione italiana e auspica un ritorno alla vita paesana e alla riscoperta delle tradizioni popolari, contro la deriva metropolitana e modernista di Stracittà.
I tre principali animatori dell’esperienza strapaesana sono Mino Maccari, Leo Longanesi e Curzio Malaparte con le riviste Il Selvaggio e L’Italiano, ma attorno a Strapaese si raccolgono alcune delle più importanti voci del primo Novecento italiano, sia da un punto di vista letterario che artistico. Da Morandi a Guttuso, da Flaiano a Ungaretti, da Ottone Rosai a Romano Bilenchi…
Se è possibile riscontrare la genesi di Strapaese a inizio Novecento con l’attività di Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini e Ardengo Soffici, lo spirito strapaesano vive ancora oggi nell’Italia dei paesi, delle botteghe, delle trattorie e delle chiese di campagna.
"A Fiesole, a Bellosguardo, ad Arcetri ho respirato il profumo delle rose.
Sdraiato all’ombra delle ginestre fiorite sulle alture dell’Incontro,
ho guardato le allodole inabissarsi trillando nell’azzurro infiammato di giugno.
Ho bevuto a Carmignano l’aleatico e il moscatello fra una brigata di amici.
Ho letto Dante e Platone in una vigna del Rignanese sul far del giorno:
ho dormito fra le canne dell’Arno vicino a Camaioni.
Ho portato a spasso i miei amori per la città e per i campi.
Ho posseduto la gioia sotto tutti i cieli. Sia benedetta la vita".
– Ardengo Soffici
Francesco Giubilei
direttore editoriale di Historica Edizioni e Giubilei Regnani, è professore a contratto all’Università Giustino Fortunato di Benevento e presidente della Fondazione Tatarella. Docente in vari corsi di editoria, collabora con Il Giornale e ha pubblicato otto libri tradotti negli Stati Uniti, Serbia e Ungheria, l’ultimo si intitola Conservare la natura. Perché l’ambiente è un tema caro alla destra e ai conservatori (2020, Vincitore Premio Acqui Ambiente 2021).Nel 2017 ha fondato il movimento di idee Nazione Futura, è membro del comitato scientifico di alcune fondazioni e fa parte degli Aspen Junior Fellows. Collabora con varie riviste internazionali tra cui The European Conservative e The American Conservative ed è stato inserito da Forbes tra i 100 giovani under 30 più influenti d’Italia.
Per Odoya ha già pubblicato Leo Longanesi. Il borghese conservatore (2015).
Introduzione
Capitolo 1
Le riviste fiorentine di inizio Novecento
Giovanni Papini • Leonardo - Giuseppe Prezzolini e La Voce • Tra Lacerba e il Futurismo • Ardengo Soffici • La Ronda
Capitolo 2
L’editore Vallecchi
Capitolo 3
Il Selvaggio
Mino Maccari • Il rapporto tra Maccari e il Fascismo • L’arte nelle pagine de Il Selvaggio • La toscanità e l’italianità di Strapaese • La fine dell’esperienza de Il Selvaggio
Capitolo 4
L’Italiano
Leo Longanesi
Capitolo 5
Italia barbara
Curzio Malaparte
Capitolo 6
Stracittà e 900
Conclusione
L’attualità di Strapaese
Note
Bibliografia
Indice dei nomi
Capitolo 1
Le riviste fiorentine di inizio Novecento
Giovanni Papini • Leonardo - Giuseppe Prezzolini e La Voce • Tra Lacerba e il Futurismo • Ardengo Soffici • La Ronda
Capitolo 2
L’editore Vallecchi
Capitolo 3
Il Selvaggio
Mino Maccari • Il rapporto tra Maccari e il Fascismo • L’arte nelle pagine de Il Selvaggio • La toscanità e l’italianità di Strapaese • La fine dell’esperienza de Il Selvaggio
Capitolo 4
L’Italiano
Leo Longanesi
Capitolo 5
Italia barbara
Curzio Malaparte
Capitolo 6
Stracittà e 900
Conclusione
L’attualità di Strapaese
Note
Bibliografia
Indice dei nomi
Altri libri di Francesco Giubilei
Il Novecento, da un punto di vista culturale, è stato uno dei secoli più vivaci della storia dell’umanità: movimenti letterari, avanguardie, scuole filosofiche, artisti, scrittori, pittori, filosofi, intellettuali, editori, collezionisti d’arte...
Trait d’union di queste esperienze è stato il ruolo delle riviste, luoghi di elaborazione di idee e dibattiti, palestre per futuri talenti e vetrine per voci già affermate. Tra queste realtà, un ruolo di primo piano spetta a Strapaese, movimento culturale che omaggia la tradizione italiana e auspica un ritorno alla vita paesana e alla riscoperta delle tradizioni popolari, contro la deriva metropolitana e modernista di Stracittà.
I tre principali animatori dell’esperienza strapaesana sono Mino Maccari, Leo Longanesi e Curzio Malaparte con le riviste Il Selvaggio e L’Italiano, ma attorno a Strapaese si raccolgono alcune delle più importanti voci del primo Novecento italiano, sia da un punto di vista letterario che artistico. Da Morandi a Guttuso, da Flaiano a Ungaretti, da Ottone Rosai a Romano Bilenchi…
Se è possibile riscontrare la genesi di Strapaese a inizio Novecento con l’attività di Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini e Ardengo Soffici, lo spirito strapaesano vive ancora oggi nell’Italia dei paesi, delle botteghe, delle trattorie e delle chiese di campagna.
"A Fiesole, a Bellosguardo, ad Arcetri ho respirato il profumo delle rose.
Sdraiato all’ombra delle ginestre fiorite sulle alture dell’Incontro,
ho guardato le allodole inabissarsi trillando nell’azzurro infiammato di giugno.
Ho bevuto a Carmignano l’aleatico e il moscatello fra una brigata di amici.
Ho letto Dante e Platone in una vigna del Rignanese sul far del giorno:
ho dormito fra le canne dell’Arno vicino a Camaioni.
Ho portato a spasso i miei amori per la città e per i campi.
Ho posseduto la gioia sotto tutti i cieli. Sia benedetta la vita".
– Ardengo Soffici
Trait d’union di queste esperienze è stato il ruolo delle riviste, luoghi di elaborazione di idee e dibattiti, palestre per futuri talenti e vetrine per voci già affermate. Tra queste realtà, un ruolo di primo piano spetta a Strapaese, movimento culturale che omaggia la tradizione italiana e auspica un ritorno alla vita paesana e alla riscoperta delle tradizioni popolari, contro la deriva metropolitana e modernista di Stracittà.
I tre principali animatori dell’esperienza strapaesana sono Mino Maccari, Leo Longanesi e Curzio Malaparte con le riviste Il Selvaggio e L’Italiano, ma attorno a Strapaese si raccolgono alcune delle più importanti voci del primo Novecento italiano, sia da un punto di vista letterario che artistico. Da Morandi a Guttuso, da Flaiano a Ungaretti, da Ottone Rosai a Romano Bilenchi…
Se è possibile riscontrare la genesi di Strapaese a inizio Novecento con l’attività di Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini e Ardengo Soffici, lo spirito strapaesano vive ancora oggi nell’Italia dei paesi, delle botteghe, delle trattorie e delle chiese di campagna.
"A Fiesole, a Bellosguardo, ad Arcetri ho respirato il profumo delle rose.
Sdraiato all’ombra delle ginestre fiorite sulle alture dell’Incontro,
ho guardato le allodole inabissarsi trillando nell’azzurro infiammato di giugno.
Ho bevuto a Carmignano l’aleatico e il moscatello fra una brigata di amici.
Ho letto Dante e Platone in una vigna del Rignanese sul far del giorno:
ho dormito fra le canne dell’Arno vicino a Camaioni.
Ho portato a spasso i miei amori per la città e per i campi.
Ho posseduto la gioia sotto tutti i cieli. Sia benedetta la vita".
– Ardengo Soffici
volume illustrato
Collana: OL - Odoya Library
Numero di collana: 439
Isbn: 978-88-6288-681-9
Pagine: 304
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 29/07/2021
Autore:
Francesco Giubilei
Introduzione
Capitolo 1
Le riviste fiorentine di inizio Novecento
Giovanni Papini • Leonardo - Giuseppe Prezzolini e La Voce • Tra Lacerba e il Futurismo • Ardengo Soffici • La Ronda
Capitolo 2
L’editore Vallecchi
Capitolo 3
Il Selvaggio
Mino Maccari • Il rapporto tra Maccari e il Fascismo • L’arte nelle pagine de Il Selvaggio • La toscanità e l’italianità di Strapaese • La fine dell’esperienza de Il Selvaggio
Capitolo 4
L’Italiano
Leo Longanesi
Capitolo 5
Italia barbara
Curzio Malaparte
Capitolo 6
Stracittà e 900
Conclusione
L’attualità di Strapaese
Note
Bibliografia
Indice dei nomi
Capitolo 1
Le riviste fiorentine di inizio Novecento
Giovanni Papini • Leonardo - Giuseppe Prezzolini e La Voce • Tra Lacerba e il Futurismo • Ardengo Soffici • La Ronda
Capitolo 2
L’editore Vallecchi
Capitolo 3
Il Selvaggio
Mino Maccari • Il rapporto tra Maccari e il Fascismo • L’arte nelle pagine de Il Selvaggio • La toscanità e l’italianità di Strapaese • La fine dell’esperienza de Il Selvaggio
Capitolo 4
L’Italiano
Leo Longanesi
Capitolo 5
Italia barbara
Curzio Malaparte
Capitolo 6
Stracittà e 900
Conclusione
L’attualità di Strapaese
Note
Bibliografia
Indice dei nomi
Francesco Giubilei
direttore editoriale di Historica Edizioni e Giubilei Regnani, è professore a contratto all’Università Giustino Fortunato di Benevento e presidente della Fondazione Tatarella. Docente in vari corsi di editoria, collabora con Il Giornale e ha pubblicato otto libri tradotti negli Stati Uniti, Serbia e Ungheria, l’ultimo si intitola Conservare la natura. Perché l’ambiente è un tema caro alla destra e ai conservatori (2020, Vincitore Premio Acqui Ambiente 2021).Nel 2017 ha fondato il movimento di idee Nazione Futura, è membro del comitato scientifico di alcune fondazioni e fa parte degli Aspen Junior Fellows. Collabora con varie riviste internazionali tra cui The European Conservative e The American Conservative ed è stato inserito da Forbes tra i 100 giovani under 30 più influenti d’Italia.
Per Odoya ha già pubblicato Leo Longanesi. Il borghese conservatore (2015).
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