
volume illustrato
Collana: OC - Odoya Cult
Numero di collana: 3
Isbn: 978-88-6288-085-5
Pagine: 176
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 2011
Autore:
Michele Filippini

Gramsci globale
Guida pratica alle interpretazioni di Gramsci nel mondo
Michele Filippini
Gramsci globale
Guida pratica alle interpretazioni di Gramsci nel mondo
Michele Filippini
sconto
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13,00€
Uno spettro si aggira per il mondo globalizzato: lo spettro di Antonio Gramsci. Sono in tanti a evocarlo: intellettuali sovversivi e filosofi rapper, compassati analisti politici e acuti studiosi di fenomeni culturali. Sopravvissuto alla disfatta dei suoi commentatori ufficiali, l’autore dei Quaderni del carcere continua a godere di una popolarità che sfiora il trionfo postumo.
All’incrocio tra rigore argomentativo e narrazione disinvolta, Michele Filippini esamina gli orientamenti dei tanti gramscismi. Dai linguaggi ribelli delle comunità afroamericane alle strategie egemoniche dei think tank neoconservatori, dalle riflessioni sul postcolonialismo alle pieghe della mass culture, da sinistra a destra, da destra a sinistra, viene fuori un ritratto inedito e sconosciuto del comunista sardo. Un’immagine lontana anni luce dalla liturgica iconografia in bianco e nero del profondo Novecento.
Cosmopolite, metropolitane, profetiche, cinematografiche, radicali, reazionarie, distorte, allucinate, paranoiche, ma sempre e comunque pop, le interpretazioni considerate in queste pagine compongono le visioni di un Gramsci globale.
All’incrocio tra rigore argomentativo e narrazione disinvolta, Michele Filippini esamina gli orientamenti dei tanti gramscismi. Dai linguaggi ribelli delle comunità afroamericane alle strategie egemoniche dei think tank neoconservatori, dalle riflessioni sul postcolonialismo alle pieghe della mass culture, da sinistra a destra, da destra a sinistra, viene fuori un ritratto inedito e sconosciuto del comunista sardo. Un’immagine lontana anni luce dalla liturgica iconografia in bianco e nero del profondo Novecento.
Cosmopolite, metropolitane, profetiche, cinematografiche, radicali, reazionarie, distorte, allucinate, paranoiche, ma sempre e comunque pop, le interpretazioni considerate in queste pagine compongono le visioni di un Gramsci globale.
Michele Filippini
Michele Filippini, assegnista nel Dipartimento di Politica, Istituzioni, Storia dell’Università di Bologna, fa parte del direttivo della International Gramsci Society Italia.
Ha scritto numerosi saggi su Antonio Gramsci e sulla genesi dei concetti dei Quaderni del carcere.
Recensioni
- Il Mattino, 17 giugno 2011
- Alias, 30 aprile 2011
- Liberazione, 27 aprile 2011
Nessun sommario presente.
Uno spettro si aggira per il mondo globalizzato: lo spettro di Antonio Gramsci. Sono in tanti a evocarlo: intellettuali sovversivi e filosofi rapper, compassati analisti politici e acuti studiosi di fenomeni culturali. Sopravvissuto alla disfatta dei suoi commentatori ufficiali, l’autore dei Quaderni del carcere continua a godere di una popolarità che sfiora il trionfo postumo.
All’incrocio tra rigore argomentativo e narrazione disinvolta, Michele Filippini esamina gli orientamenti dei tanti gramscismi. Dai linguaggi ribelli delle comunità afroamericane alle strategie egemoniche dei think tank neoconservatori, dalle riflessioni sul postcolonialismo alle pieghe della mass culture, da sinistra a destra, da destra a sinistra, viene fuori un ritratto inedito e sconosciuto del comunista sardo. Un’immagine lontana anni luce dalla liturgica iconografia in bianco e nero del profondo Novecento.
Cosmopolite, metropolitane, profetiche, cinematografiche, radicali, reazionarie, distorte, allucinate, paranoiche, ma sempre e comunque pop, le interpretazioni considerate in queste pagine compongono le visioni di un Gramsci globale.
All’incrocio tra rigore argomentativo e narrazione disinvolta, Michele Filippini esamina gli orientamenti dei tanti gramscismi. Dai linguaggi ribelli delle comunità afroamericane alle strategie egemoniche dei think tank neoconservatori, dalle riflessioni sul postcolonialismo alle pieghe della mass culture, da sinistra a destra, da destra a sinistra, viene fuori un ritratto inedito e sconosciuto del comunista sardo. Un’immagine lontana anni luce dalla liturgica iconografia in bianco e nero del profondo Novecento.
Cosmopolite, metropolitane, profetiche, cinematografiche, radicali, reazionarie, distorte, allucinate, paranoiche, ma sempre e comunque pop, le interpretazioni considerate in queste pagine compongono le visioni di un Gramsci globale.
volume illustrato
Collana: OC - Odoya Cult
Numero di collana: 3
Isbn: 978-88-6288-085-5
Pagine: 176
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 2011
Autore:
Michele Filippini
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Michele Filippini
Michele Filippini, assegnista nel Dipartimento di Politica, Istituzioni, Storia dell’Università di Bologna, fa parte del direttivo della International Gramsci Society Italia.
Ha scritto numerosi saggi su Antonio Gramsci e sulla genesi dei concetti dei Quaderni del carcere.
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- Il Mattino, 17 giugno 2011
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