Catalogo Biografie Close to... Robert Smith!
volume illustrato Collana: OMu - Odoya Musica Numero di collana: 51 Isbn: 978-88-6288-873-8 Pagine: 416 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 23/08/2024
Autore: Federico Francesco Falco

Close to... Robert Smith!

I colori del buio nella musica dei Cure e oltre

Federico Francesco Falco

Close to... Robert Smith!

I colori del buio nella musica dei Cure e oltre

Federico Francesco Falco

sconto 5%
24,70€ 26,00€
Ogni nuova generazione di artisti ha i suoi rappresentanti che non mancano di tributare la loro sincera ammirazione verso i Cure.
Il complesso inglese, infatti, da decenni riesce a rimanere in perfetto equilibrio tra la lacrima e il sorriso sui bordi del pentagramma. Durante il loro longevo cammino discografico hanno attraversato svariate correnti stilistiche – dal post punk all’alternative rock – senza farsi intrappolare da una specifica categoria.
Il merito di questa evoluzione è soprattutto di Robert Smith, vero baricentro della formazione dalla personalità sfaccettata. Questo volume analizza la sua carriera interpretando le influenze letterarie e sonore dietro ogni album e collaborazione, contestualizzando i suoi rapporti sia con la scena musicale mainstream che con le sottoculture più di nicchia.
Con un approccio critico all’intera discografia l’autore propone una prospettiva inedita: ridimensionare l’aura goth/dark da sempre associata a Robert Smith per esaltare la sua capacità di songwriter di sentimenti.
Troviamo poi un approfondimento delle influenze cinematografiche che Robert Smith ha assorbito o ispirato negli anni (compreso il film di Sorrentino This Must Be the Place). Tra le altre, vengono narrate anche le sue amicizie con Tim Burton e Trent Reznor.
Infine vediamo le antipatie con Morrissey degli Smiths, Peter Hook dei New Order, la rivalità con Siouxsie, la causa legale con l’altro fondatore dei Cure, Lol Tolhurst, e tanti altri scontri.

“Non sono mai stato davvero depresso, alcune delle mie canzoni lo sono e altre sono sconsideratamente ottimiste, il novanta percento di esse è in mezzo a questi due sentimenti”.
– Robert Smith, Sunday Magazine, 1992

“Le persone definiscono sempre i Cure come malinconici, ma a me ascoltarli rende felice. C’è qualcosa nella loro tristezza che mi conforta e mi fa pensare che c’è qualcun altro simile a me”.
– Billy Corgan, Playboy Magazine, maggio 1997
Federico Francesco Falco
(Roma, 1985). Formatosi in Scienze politiche e cybersecurezza tra Italia e Francia, è stato tra gli autori del libro Welcome to our World: Depeche Mode in Italia (Arcana Live, 2014). Ha inoltre pubblicato Anima da spremere. La musica di John Frusciante fuori e dentro i Red Hot Chili Peppers (Officina di Hank, 2021). Attualmente scrive per la webzine Auralcrave e conduce il podcast Radio Gidan. Racconti di musica.
Prefazione
Introduzione

1. Open
2. Il teppista soffice
3. “Join Hands”, letteralmente
4. Il frigorifero, la lampada, l’aspirapolvere e qualche boccone amaro
5. Un peso, una misura (di vita)
6. Canzoni di fede e devozione
7. La pornografia di un addio
8. Una pausa al Blue Sunshine
9. Sussurri giapponesi e l’urlo delle Banshee
10. La trottola in cima
11. C’è Simon alla porta
12. I tre baci
13. Acque profonde, ragni e altre seduzioni
14. Dal pub alle discoteche (e le radio pirata)
15. Desiderare produzioni impossibili
16. Lo sbalzo d’umore selvaggio in tribunale
17. Osservami cadere (dalla cima delle classifiche)
18. Nuovo Metal e antichi problemi
19. Quella sveglia suonata troppo presto alle 4:13
20. Why Can’t I be Them? - Tempo di collaborazioni
21. This Must Be… Reeves Gabrels!
22. Aspettando Godot
23. Godot arriva (?)
Ringraziamenti
Note
Ogni nuova generazione di artisti ha i suoi rappresentanti che non mancano di tributare la loro sincera ammirazione verso i Cure.
Il complesso inglese, infatti, da decenni riesce a rimanere in perfetto equilibrio tra la lacrima e il sorriso sui bordi del pentagramma. Durante il loro longevo cammino discografico hanno attraversato svariate correnti stilistiche – dal post punk all’alternative rock – senza farsi intrappolare da una specifica categoria.
Il merito di questa evoluzione è soprattutto di Robert Smith, vero baricentro della formazione dalla personalità sfaccettata. Questo volume analizza la sua carriera interpretando le influenze letterarie e sonore dietro ogni album e collaborazione, contestualizzando i suoi rapporti sia con la scena musicale mainstream che con le sottoculture più di nicchia.
Con un approccio critico all’intera discografia l’autore propone una prospettiva inedita: ridimensionare l’aura goth/dark da sempre associata a Robert Smith per esaltare la sua capacità di songwriter di sentimenti.
Troviamo poi un approfondimento delle influenze cinematografiche che Robert Smith ha assorbito o ispirato negli anni (compreso il film di Sorrentino This Must Be the Place). Tra le altre, vengono narrate anche le sue amicizie con Tim Burton e Trent Reznor.
Infine vediamo le antipatie con Morrissey degli Smiths, Peter Hook dei New Order, la rivalità con Siouxsie, la causa legale con l’altro fondatore dei Cure, Lol Tolhurst, e tanti altri scontri.

“Non sono mai stato davvero depresso, alcune delle mie canzoni lo sono e altre sono sconsideratamente ottimiste, il novanta percento di esse è in mezzo a questi due sentimenti”.
– Robert Smith, Sunday Magazine, 1992

“Le persone definiscono sempre i Cure come malinconici, ma a me ascoltarli rende felice. C’è qualcosa nella loro tristezza che mi conforta e mi fa pensare che c’è qualcun altro simile a me”.
– Billy Corgan, Playboy Magazine, maggio 1997
volume illustrato Collana: OMu - Odoya Musica Numero di collana: 51 Isbn: 978-88-6288-873-8 Pagine: 416 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 23/08/2024
Autore: Federico Francesco Falco
Prefazione
Introduzione

1. Open
2. Il teppista soffice
3. “Join Hands”, letteralmente
4. Il frigorifero, la lampada, l’aspirapolvere e qualche boccone amaro
5. Un peso, una misura (di vita)
6. Canzoni di fede e devozione
7. La pornografia di un addio
8. Una pausa al Blue Sunshine
9. Sussurri giapponesi e l’urlo delle Banshee
10. La trottola in cima
11. C’è Simon alla porta
12. I tre baci
13. Acque profonde, ragni e altre seduzioni
14. Dal pub alle discoteche (e le radio pirata)
15. Desiderare produzioni impossibili
16. Lo sbalzo d’umore selvaggio in tribunale
17. Osservami cadere (dalla cima delle classifiche)
18. Nuovo Metal e antichi problemi
19. Quella sveglia suonata troppo presto alle 4:13
20. Why Can’t I be Them? - Tempo di collaborazioni
21. This Must Be… Reeves Gabrels!
22. Aspettando Godot
23. Godot arriva (?)
Ringraziamenti
Note
Federico Francesco Falco
(Roma, 1985). Formatosi in Scienze politiche e cybersecurezza tra Italia e Francia, è stato tra gli autori del libro Welcome to our World: Depeche Mode in Italia (Arcana Live, 2014). Ha inoltre pubblicato Anima da spremere. La musica di John Frusciante fuori e dentro i Red Hot Chili Peppers (Officina di Hank, 2021). Attualmente scrive per la webzine Auralcrave e conduce il podcast Radio Gidan. Racconti di musica.
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