
volume illustrato
Collana: OL - Odoya Library
Numero di collana: 509
Isbn: 978-88-6288-860-8
Pagine: 192
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 2024
Autore:
David Ewen

George Gershwin
La vita e le opere
David Ewen
George Gershwin
La vita e le opere
David Ewen
sconto
5%
15,20€
16,00€
Tin Pan Alley: una strada, un nome scherzosamente ironico, una tradizione. Là, in quella via piena di casino, fra gli studi fumosi degli editori di musica e gli stretti cubicoli dove attorno ai pianoforti male accordati si assiepavano canzonettiste e impresari teatrali, “fini dicitori” e “parolieri”, tra il 1915 e il 1930 si verifica un evento memorabile negli annali della storia della musica.
A opera di pochi artisti ispirati, il Jazz, figlio derelitto degli Spirituals e delle antiche melopee africane, germogliato fra il ritmico battere di remi sul Mississippi e l’ossessionante calore dei campi di cotone, viene innalzato quasi di colpo agli onori delle sale da concerto.
Gershwin fu artefice e attore di questo mutamento di gusti e di opinioni. Nato nel 1898, da famiglia povera, in uno dei quartieri più miseri di New York, cresciuto sui marciapiedi della Grande Mela, allevato nella parsimonia, percorse una parabola da meteora: con bruciante rapidità divenne famoso e conobbe una favolosa ricchezza.
Ewen ci racconta la vita di Gershwin, dai primi timidi approcci con il pianoforte all’apoteosi di Porgy and Bess. Chiunque abbia ascoltato almeno una volta le struggenti melodie del Concerto in Fa, di Un Americano a Parigi, della Rapsodia in blu, non potrà fare a meno di seguire con passione la vertiginosa avventura di un musicista eccezionale, mai dimenticato e osannato da film e serie, spentosi improvvisamente a soli trentotto anni.
Quando sto bene, la musica gocciola dalle mie dita.
– George Gershwin
“La vita somiglia molto al jazz… è meglio quando si improvvisa”.
– George Gershwin
“Fare musica non vuol dire solo combinare inventiva ed emozioni: comporre significa mettere insieme ciò che si sa della musica con ciò che si sente”.
– George Gershwin
“Gershwin è stato il più incompreso, forse penalizzato anche da chi non gli ha mai perdonato di aver lavorato per Broadway. È il destino dei grandi melodisti, il pubblico ne decreta il successo ma ne banalizza la grandezza”.
– Riccardo Chailly
A opera di pochi artisti ispirati, il Jazz, figlio derelitto degli Spirituals e delle antiche melopee africane, germogliato fra il ritmico battere di remi sul Mississippi e l’ossessionante calore dei campi di cotone, viene innalzato quasi di colpo agli onori delle sale da concerto.
Gershwin fu artefice e attore di questo mutamento di gusti e di opinioni. Nato nel 1898, da famiglia povera, in uno dei quartieri più miseri di New York, cresciuto sui marciapiedi della Grande Mela, allevato nella parsimonia, percorse una parabola da meteora: con bruciante rapidità divenne famoso e conobbe una favolosa ricchezza.
Ewen ci racconta la vita di Gershwin, dai primi timidi approcci con il pianoforte all’apoteosi di Porgy and Bess. Chiunque abbia ascoltato almeno una volta le struggenti melodie del Concerto in Fa, di Un Americano a Parigi, della Rapsodia in blu, non potrà fare a meno di seguire con passione la vertiginosa avventura di un musicista eccezionale, mai dimenticato e osannato da film e serie, spentosi improvvisamente a soli trentotto anni.
Quando sto bene, la musica gocciola dalle mie dita.
– George Gershwin
“La vita somiglia molto al jazz… è meglio quando si improvvisa”.
– George Gershwin
“Fare musica non vuol dire solo combinare inventiva ed emozioni: comporre significa mettere insieme ciò che si sa della musica con ciò che si sente”.
– George Gershwin
“Gershwin è stato il più incompreso, forse penalizzato anche da chi non gli ha mai perdonato di aver lavorato per Broadway. È il destino dei grandi melodisti, il pubblico ne decreta il successo ma ne banalizza la grandezza”.
– Riccardo Chailly
David Ewen
(1907-1985) di origini austriache, emigrò negli Stati Uniti con la sua famiglia da bambino. Il suo primo libro fu una biografia di Franz Schubert, pubblicato nel 1931, a cui seguirono: Music for the Millions, Encyclopedia of the Opera, Complete Book of the American Musical Theatre, Musical Vienna (scritto con suo fratello Frederic) e il celebre American Composers: a Biographic Dictionary. È stato inoltre autore di numerose biografie di famosi musicisti tra cui Serge Koussevitsky, Leonard Bernstein, Irving Berlin e Cole Porter e fondatore della Allen, Towne and Heath, una prestigiosa casa editrice di libri di argomento musicale.
1. Costruirò una scala sino al Paradiso
2. Ritmo affascinante
3. Aspettare e sperare
4. Ripetilo
5. È meraviglioso
6. Sono il tipico americano
7. The Yankee Doodle Blues
8. Vera canzone popolare americana
9. Il mio uomo se n’è andato
Epilogo
Bibliografia
2. Ritmo affascinante
3. Aspettare e sperare
4. Ripetilo
5. È meraviglioso
6. Sono il tipico americano
7. The Yankee Doodle Blues
8. Vera canzone popolare americana
9. Il mio uomo se n’è andato
Epilogo
Bibliografia
Tin Pan Alley: una strada, un nome scherzosamente ironico, una tradizione. Là, in quella via piena di casino, fra gli studi fumosi degli editori di musica e gli stretti cubicoli dove attorno ai pianoforti male accordati si assiepavano canzonettiste e impresari teatrali, “fini dicitori” e “parolieri”, tra il 1915 e il 1930 si verifica un evento memorabile negli annali della storia della musica.
A opera di pochi artisti ispirati, il Jazz, figlio derelitto degli Spirituals e delle antiche melopee africane, germogliato fra il ritmico battere di remi sul Mississippi e l’ossessionante calore dei campi di cotone, viene innalzato quasi di colpo agli onori delle sale da concerto.
Gershwin fu artefice e attore di questo mutamento di gusti e di opinioni. Nato nel 1898, da famiglia povera, in uno dei quartieri più miseri di New York, cresciuto sui marciapiedi della Grande Mela, allevato nella parsimonia, percorse una parabola da meteora: con bruciante rapidità divenne famoso e conobbe una favolosa ricchezza.
Ewen ci racconta la vita di Gershwin, dai primi timidi approcci con il pianoforte all’apoteosi di Porgy and Bess. Chiunque abbia ascoltato almeno una volta le struggenti melodie del Concerto in Fa, di Un Americano a Parigi, della Rapsodia in blu, non potrà fare a meno di seguire con passione la vertiginosa avventura di un musicista eccezionale, mai dimenticato e osannato da film e serie, spentosi improvvisamente a soli trentotto anni.
Quando sto bene, la musica gocciola dalle mie dita.
– George Gershwin
“La vita somiglia molto al jazz… è meglio quando si improvvisa”.
– George Gershwin
“Fare musica non vuol dire solo combinare inventiva ed emozioni: comporre significa mettere insieme ciò che si sa della musica con ciò che si sente”.
– George Gershwin
“Gershwin è stato il più incompreso, forse penalizzato anche da chi non gli ha mai perdonato di aver lavorato per Broadway. È il destino dei grandi melodisti, il pubblico ne decreta il successo ma ne banalizza la grandezza”.
– Riccardo Chailly
A opera di pochi artisti ispirati, il Jazz, figlio derelitto degli Spirituals e delle antiche melopee africane, germogliato fra il ritmico battere di remi sul Mississippi e l’ossessionante calore dei campi di cotone, viene innalzato quasi di colpo agli onori delle sale da concerto.
Gershwin fu artefice e attore di questo mutamento di gusti e di opinioni. Nato nel 1898, da famiglia povera, in uno dei quartieri più miseri di New York, cresciuto sui marciapiedi della Grande Mela, allevato nella parsimonia, percorse una parabola da meteora: con bruciante rapidità divenne famoso e conobbe una favolosa ricchezza.
Ewen ci racconta la vita di Gershwin, dai primi timidi approcci con il pianoforte all’apoteosi di Porgy and Bess. Chiunque abbia ascoltato almeno una volta le struggenti melodie del Concerto in Fa, di Un Americano a Parigi, della Rapsodia in blu, non potrà fare a meno di seguire con passione la vertiginosa avventura di un musicista eccezionale, mai dimenticato e osannato da film e serie, spentosi improvvisamente a soli trentotto anni.
Quando sto bene, la musica gocciola dalle mie dita.
– George Gershwin
“La vita somiglia molto al jazz… è meglio quando si improvvisa”.
– George Gershwin
“Fare musica non vuol dire solo combinare inventiva ed emozioni: comporre significa mettere insieme ciò che si sa della musica con ciò che si sente”.
– George Gershwin
“Gershwin è stato il più incompreso, forse penalizzato anche da chi non gli ha mai perdonato di aver lavorato per Broadway. È il destino dei grandi melodisti, il pubblico ne decreta il successo ma ne banalizza la grandezza”.
– Riccardo Chailly
volume illustrato
Collana: OL - Odoya Library
Numero di collana: 509
Isbn: 978-88-6288-860-8
Pagine: 192
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 2024
Autore:
David Ewen
1. Costruirò una scala sino al Paradiso
2. Ritmo affascinante
3. Aspettare e sperare
4. Ripetilo
5. È meraviglioso
6. Sono il tipico americano
7. The Yankee Doodle Blues
8. Vera canzone popolare americana
9. Il mio uomo se n’è andato
Epilogo
Bibliografia
2. Ritmo affascinante
3. Aspettare e sperare
4. Ripetilo
5. È meraviglioso
6. Sono il tipico americano
7. The Yankee Doodle Blues
8. Vera canzone popolare americana
9. Il mio uomo se n’è andato
Epilogo
Bibliografia
David Ewen
(1907-1985) di origini austriache, emigrò negli Stati Uniti con la sua famiglia da bambino. Il suo primo libro fu una biografia di Franz Schubert, pubblicato nel 1931, a cui seguirono: Music for the Millions, Encyclopedia of the Opera, Complete Book of the American Musical Theatre, Musical Vienna (scritto con suo fratello Frederic) e il celebre American Composers: a Biographic Dictionary. È stato inoltre autore di numerose biografie di famosi musicisti tra cui Serge Koussevitsky, Leonard Bernstein, Irving Berlin e Cole Porter e fondatore della Allen, Towne and Heath, una prestigiosa casa editrice di libri di argomento musicale.
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