volume illustrato Collana: OL - Odoya Library Numero di collana: 537 Isbn: 978-88-6288-914-8 Pagine: 408 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 18/04/2025
Autore: Jack Jefford

Alaska

Sorvolare la frontiera

Jack Jefford

Alaska

Sorvolare la frontiera

Jack Jefford

sconto 5%
23,75€ 25,00€
Jack Jefford vide il suo primo aereo all’età di sei anni, nel 1916, e ne rimase colpito all’istante. Pochi anni dopo, nel 1937, era in volo a Nome, in Alaska e in tre brevissimi anni divenne il pilota capo della FAA (Federal Aviation Administration).
Affrontava quotidianamente i pericoli dei cieli dell’Alaska, aiutando a formare e stabilizzare una frontiera e riuscì a sopravvivere abbastanza a lungo da condividere una vita costellata di affascinanti storie: consegnare la posta e contare le renne, ma anche compiti più rischiosi come cacciare coyote, trasportare prigionieri e membri del congresso, salvare i dispersi e i feriti. Jefford, uno dei veri giganti della storia dell’aviazione, ha messo continuamente a rischio la propria vita per la salvaguardia degli altri e per far fede al proprio dovere di pilota.
In Alaska, a metà del XX secolo, si è formato uno straordinario gruppo di piloti che sono diventati la leggenda del loro tempo. Definito come “pilota dei piloti”, Jack Jefford ha partecipato a decine di voli di soccorso, nel periodo storico in cui l’abilità di volo significava una differenza sostanziale di vita o morte per le vittime di incidenti o malattie nei boschi e nei ghiacci dell’Alaska, e ha aiutato a disegnare le rotte aeree che oggi vengono sorvolate da jet e aerei di linea.
In questo ritratto biografico, umoristico quanto drammatico, ricco di aneddoti, l’autore racconta la storia dei piloti quando il loro ambiente professionale era una leggenda.

“Immagino di essere diventato un po’ un eroe per la gente del paese dopo l’episodio del Columbia. Non che gliene fregasse niente di me o della barca, ma erano molto contenti di ricevere quelle provviste fresche”.

“Appena prima che toccassi il fianco della montagna, le rocce mi passarono accanto indistinte, ombre nel biancore. Lo schianto fu così lieve che non ero sicuro di essere effettivamente a terra. Nella confusione della turbolenza dell’aria e della neve accecante, credevo di stare ancora volando”.

“Il mio salvataggio era dipeso dall’uso di una squadra di cani, proprio la modalità di consegna che avevo soppiantato nelle spedizioni postali nella boscaglia. E anche lo Stinson aveva un debito di gratitudine nei confronti di quella squadra di cani, perché senza di loro avrebbe trascorso i suoi giorni rimanenti sui Monti Darby”.
Jack Jefford
(1910-1979) Nato a McGrew, in Nebraska, si trasferì in Alaska nel 1937 per diventare un bush pilot, ricoprendo ben presto il ruolo di pilota capo fino alla pensione nel 1972. Il suo lavoro ha incluso anni di volo in tutte le condizioni meteorologiche per aiutare le persone malate o ferite in aree remote e fornire le stazioni lontane della FAA in tutto lo stato. Jack è stato il pilota capo per la Federal Aviation Administration e la sua agenzia predecessore, la Civil Aviation Administration, per 32 anni. Ha anche contribuito a stabilire la rete di impianti radio e piste in aree remote dell’Alaska.
Jack Jefford
Prefazione

PARTE 1 – CAVALCANDO LA GRUB LINE
Diventare un pilota
La voce dal cielo
Cavalcando la grub line
Barnstorming
Il cacciatore di coyote
Crocevia
L’arco spezzato
Saper gestire il meteo
Gli Hastings
Kelly Uno e Kelly Due

PARTE 2 – AVIATORE IMPERMEABILE

Nome
Lavorare nelle miniere
Henry Gumm va a sud e fratello Hansen torna a casa
A Cordova a bordo del Vega
Aviatore in condizioni meteorologiche avverse
Quando l’aereo si rompe

PARTE 3 – QUESTO LAVORO NON È SOLO VOLARE

Le ragazze e il padrino
La febbre dell’oro
Lo studio sulle renne
Progressi nella cabina di guida
L’incidente sui Monti Darby
Alla scoperta dello Yukon
Guidare il Columbia
L’evacuazione di Jack Devine
Il trimotore Stinson-A
Il maresciallo e la signorina Alaska
Piloti scomparsi
L’acquisizione delle renne

PARTE 4 – PILOTA DI PATTUGLIA

Firmare con la CAA
Il Generale Buckner
Il DLAND a West Ruby
Uomo ferito a bordo
Guerra
Il Queen Mary
Il calvario di Horning
Il Boeing
Un racconto di due Cessna

PARTE 5 – KING CHRIS

Il King Chris
Volo di guerra ad Attu
Una notte a North Shore, Umnak
L’induzione del Waipio
Shungnak Snafu
Volo di tortura per Seattle
Atterraggio estivo
Il Natale alla CAA
Vanno e vengono

PARTE 6 – MEDAGLIA D’ORO

Atterraggio sulla spiaggia di Hinchinbrook
Tragedia a Port Heiden
Il blues del gasolio
Il salvataggio di Cliff Uzzell
Il ritorno di fiamma di Juneau
Il sentiero del gatto nero
Il meteo di Taylor
Gironzolando per Nome
Medaglia d’oro

PARTE 7 – NELL’ERA DEI JET

L’N-123
Problemi nel C-123
I raggi X volanti
La scuola di jet Sabreliner
Soccorso McKinley
Ritorno a Nome sull’Iditarod
Jack Jefford vide il suo primo aereo all’età di sei anni, nel 1916, e ne rimase colpito all’istante. Pochi anni dopo, nel 1937, era in volo a Nome, in Alaska e in tre brevissimi anni divenne il pilota capo della FAA (Federal Aviation Administration).
Affrontava quotidianamente i pericoli dei cieli dell’Alaska, aiutando a formare e stabilizzare una frontiera e riuscì a sopravvivere abbastanza a lungo da condividere una vita costellata di affascinanti storie: consegnare la posta e contare le renne, ma anche compiti più rischiosi come cacciare coyote, trasportare prigionieri e membri del congresso, salvare i dispersi e i feriti. Jefford, uno dei veri giganti della storia dell’aviazione, ha messo continuamente a rischio la propria vita per la salvaguardia degli altri e per far fede al proprio dovere di pilota.
In Alaska, a metà del XX secolo, si è formato uno straordinario gruppo di piloti che sono diventati la leggenda del loro tempo. Definito come “pilota dei piloti”, Jack Jefford ha partecipato a decine di voli di soccorso, nel periodo storico in cui l’abilità di volo significava una differenza sostanziale di vita o morte per le vittime di incidenti o malattie nei boschi e nei ghiacci dell’Alaska, e ha aiutato a disegnare le rotte aeree che oggi vengono sorvolate da jet e aerei di linea.
In questo ritratto biografico, umoristico quanto drammatico, ricco di aneddoti, l’autore racconta la storia dei piloti quando il loro ambiente professionale era una leggenda.

“Immagino di essere diventato un po’ un eroe per la gente del paese dopo l’episodio del Columbia. Non che gliene fregasse niente di me o della barca, ma erano molto contenti di ricevere quelle provviste fresche”.

“Appena prima che toccassi il fianco della montagna, le rocce mi passarono accanto indistinte, ombre nel biancore. Lo schianto fu così lieve che non ero sicuro di essere effettivamente a terra. Nella confusione della turbolenza dell’aria e della neve accecante, credevo di stare ancora volando”.

“Il mio salvataggio era dipeso dall’uso di una squadra di cani, proprio la modalità di consegna che avevo soppiantato nelle spedizioni postali nella boscaglia. E anche lo Stinson aveva un debito di gratitudine nei confronti di quella squadra di cani, perché senza di loro avrebbe trascorso i suoi giorni rimanenti sui Monti Darby”.
volume illustrato Collana: OL - Odoya Library Numero di collana: 537 Isbn: 978-88-6288-914-8 Pagine: 408 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 18/04/2025
Autore: Jack Jefford
Jack Jefford
Prefazione

PARTE 1 – CAVALCANDO LA GRUB LINE
Diventare un pilota
La voce dal cielo
Cavalcando la grub line
Barnstorming
Il cacciatore di coyote
Crocevia
L’arco spezzato
Saper gestire il meteo
Gli Hastings
Kelly Uno e Kelly Due

PARTE 2 – AVIATORE IMPERMEABILE

Nome
Lavorare nelle miniere
Henry Gumm va a sud e fratello Hansen torna a casa
A Cordova a bordo del Vega
Aviatore in condizioni meteorologiche avverse
Quando l’aereo si rompe

PARTE 3 – QUESTO LAVORO NON È SOLO VOLARE

Le ragazze e il padrino
La febbre dell’oro
Lo studio sulle renne
Progressi nella cabina di guida
L’incidente sui Monti Darby
Alla scoperta dello Yukon
Guidare il Columbia
L’evacuazione di Jack Devine
Il trimotore Stinson-A
Il maresciallo e la signorina Alaska
Piloti scomparsi
L’acquisizione delle renne

PARTE 4 – PILOTA DI PATTUGLIA

Firmare con la CAA
Il Generale Buckner
Il DLAND a West Ruby
Uomo ferito a bordo
Guerra
Il Queen Mary
Il calvario di Horning
Il Boeing
Un racconto di due Cessna

PARTE 5 – KING CHRIS

Il King Chris
Volo di guerra ad Attu
Una notte a North Shore, Umnak
L’induzione del Waipio
Shungnak Snafu
Volo di tortura per Seattle
Atterraggio estivo
Il Natale alla CAA
Vanno e vengono

PARTE 6 – MEDAGLIA D’ORO

Atterraggio sulla spiaggia di Hinchinbrook
Tragedia a Port Heiden
Il blues del gasolio
Il salvataggio di Cliff Uzzell
Il ritorno di fiamma di Juneau
Il sentiero del gatto nero
Il meteo di Taylor
Gironzolando per Nome
Medaglia d’oro

PARTE 7 – NELL’ERA DEI JET

L’N-123
Problemi nel C-123
I raggi X volanti
La scuola di jet Sabreliner
Soccorso McKinley
Ritorno a Nome sull’Iditarod
Jack Jefford
(1910-1979) Nato a McGrew, in Nebraska, si trasferì in Alaska nel 1937 per diventare un bush pilot, ricoprendo ben presto il ruolo di pilota capo fino alla pensione nel 1972. Il suo lavoro ha incluso anni di volo in tutte le condizioni meteorologiche per aiutare le persone malate o ferite in aree remote e fornire le stazioni lontane della FAA in tutto lo stato. Jack è stato il pilota capo per la Federal Aviation Administration e la sua agenzia predecessore, la Civil Aviation Administration, per 32 anni. Ha anche contribuito a stabilire la rete di impianti radio e piste in aree remote dell’Alaska.
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