Questa è la storia di un musicista eccezionale che ha rivoluzionato il modo di suonare dei pianisti jazz. La sua originalità si riversava non solo nella musica, ma in tutti gli aspetti della vita: nella passione per i cappelli, nell’economia delle parole, nell’umorismo pungente, nel modo di ballare, alzandosi dal piano durante i concerti per volteggiare sul palco.
Anche questo ha portato i suoi detrattori a bollarlo come troppo strano, taciturno, incomprensibile, in una parola: pazzo. Di conseguenza, Monk è diventato forse l’artista più discusso e meno compreso della storia del jazz. Ma è stato senza dubbio uno dei musicisti americani più influenti di tutti i tempi.
Questa è anche la storia di una donna altrettanto eccezionale, durante i suoi trent’anni di regno come baronessa del jazz, nell’epoca di maggiore trasformazione della cultura americana del secolo scorso. Mentre la sua infanzia e giovinezza si sono svolte in Europa nella straordinaria ricchezza di una delle famiglie più potenti di sempre, fino all’avvento del nazismo, la sua seconda vita è trascorsa per libera scelta nella vivacità cosmopolita di New York durante la nascita del bebop, i primi sussulti della Beat Generation e l’avvento dell’espressionismo astratto.
Questa è soprattutto la storia d’amore tra il Monaco e la Baronessa, svoltasi in un periodo tra i più intensi e difficili della storia dell’uomo: un’amicizia epica e totale, un legame indissolubile, un leggendario sodalizio, ma principalmente una relazione umana ineffabile, fatta di passione folle per la musica ed eccentricità, ma anche di libero arbitrio e grande coraggio.

“Quella musica era così bella che adesso non riusciva più a fermare le lacrime e pensare ad altro: il primo minuto l’aveva stregata; il secondo conquistata – spogliata di ogni difesa, come se sapesse esattamente dove colpire; il terzo espugnata, lasciandola senza fiato. Erano tanto strane e magiche, quelle note, che all’improvviso si erano prese il senso di tutto e si erano fatte spazio dentro di lei con la naturalezza delle cose destinate; si erano insinuate sotto la sua pelle bianca, fin dentro le sue ossa”.
– dal libro

“Ci hanno provato a farmi odiare i bianchi, ma qualcuno gli ha scombinato i piani”.
– Thelonious Monk

“Il genio non è che l’infanzia ritrovata per un atto di volontà”.
– Charles Baudelaire