
volume illustrato
Collana: OS - Odoya Storia
Numero di collana: 7
Isbn: 978-88-6288-037-4
Pagine: 224
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 2010
Autore:
Francesca Biancani

Umm Kulthūm
La voce degli arabi
Francesca Biancani
Umm Kulthūm
La voce degli arabi
Francesca Biancani
sconto
5%
14,25€
15,00€
Che cosa ha fatto di Umm Kulthūm la più amata e leggendaria cantante del mondo arabo tanto da indurre ad affermare che "quando Umm Kulthūm cantava, tutto il mondo arabo stava ad ascoltare"?
In un periodo in cui la crescita del mondo dell’industria dello spettacolo e la diffusione dei mezzi di comunicazione di massa nel Medio Oriente avevano promosso l’emergere di un folto gruppo di artisti dotati e di enorme fama, su tutti Umm Kulthūm si affermò come la "Signora della Canzone Araba".
L’autrice si addentra nell’analisi culturale del prodotto artistico della grande cantante egiziana, prendendo in considerazione le componenti espressive e gli strumenti utilizzati dall’artista per definire il suo inimitabile suono. Nessuno come Umm Kulthūm seppe proiettare nel canto la celebrazione dei valori culturali ed identitari arabi.
La descrizione del contesto storico, politico ed ideologico. L’immensa popolarità di cui Umm Kulthūm godette non solo nel suo paese natale, l’Egitto, ma in tutto il mondo arabo, fu strettamente legata alla politicizzazione del suo messaggio e alla stretta relazione intrattenuta dalla cantante con il regime panarabista negli anni ’50 e ’60. Un’arte che fu utilizzata a fini propagandistici, in virtù della sua straordinaria popolarità e capacità di penetrazione per consolidare il senso di appartenenza ad un’unica nazione dal Marocco all’Iraq.
In un periodo in cui la crescita del mondo dell’industria dello spettacolo e la diffusione dei mezzi di comunicazione di massa nel Medio Oriente avevano promosso l’emergere di un folto gruppo di artisti dotati e di enorme fama, su tutti Umm Kulthūm si affermò come la "Signora della Canzone Araba".
L’autrice si addentra nell’analisi culturale del prodotto artistico della grande cantante egiziana, prendendo in considerazione le componenti espressive e gli strumenti utilizzati dall’artista per definire il suo inimitabile suono. Nessuno come Umm Kulthūm seppe proiettare nel canto la celebrazione dei valori culturali ed identitari arabi.
La descrizione del contesto storico, politico ed ideologico. L’immensa popolarità di cui Umm Kulthūm godette non solo nel suo paese natale, l’Egitto, ma in tutto il mondo arabo, fu strettamente legata alla politicizzazione del suo messaggio e alla stretta relazione intrattenuta dalla cantante con il regime panarabista negli anni ’50 e ’60. Un’arte che fu utilizzata a fini propagandistici, in virtù della sua straordinaria popolarità e capacità di penetrazione per consolidare il senso di appartenenza ad un’unica nazione dal Marocco all’Iraq.
Alle dieci di sera del primo giovedì di ogni mese,
succede una cosa strana nel Medio Oriente:
all’improvviso cessa il rumore nelle strade del Cairo e a Casablanca…
Tutti aspettano un programma particolare, trasmesso dalla radio del Cairo,
che dura cinque ore e viene trasmesso otto volte all’anno,
la cui stella è una cantante di nome Umm Kulthūm
- Gordon Gaskill -
succede una cosa strana nel Medio Oriente:
all’improvviso cessa il rumore nelle strade del Cairo e a Casablanca…
Tutti aspettano un programma particolare, trasmesso dalla radio del Cairo,
che dura cinque ore e viene trasmesso otto volte all’anno,
la cui stella è una cantante di nome Umm Kulthūm
- Gordon Gaskill -
Francesca Biancani
Francesca Biancani ha studiato storia e istituzioni del Medio Oriente presso la School of Oriental and African Studies di Londra e sta completando il suo dottorato alla London School of Economics and Political Science. È stata docente a contratto presso l’Università di Bologna, con la quale tuttora collabora. Si occupa di storia dell’Egitto comtemporaneo.
Nessun sommario presente.
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Che cosa ha fatto di Umm Kulthūm la più amata e leggendaria cantante del mondo arabo tanto da indurre ad affermare che "quando Umm Kulthūm cantava, tutto il mondo arabo stava ad ascoltare"?
In un periodo in cui la crescita del mondo dell’industria dello spettacolo e la diffusione dei mezzi di comunicazione di massa nel Medio Oriente avevano promosso l’emergere di un folto gruppo di artisti dotati e di enorme fama, su tutti Umm Kulthūm si affermò come la "Signora della Canzone Araba".
L’autrice si addentra nell’analisi culturale del prodotto artistico della grande cantante egiziana, prendendo in considerazione le componenti espressive e gli strumenti utilizzati dall’artista per definire il suo inimitabile suono. Nessuno come Umm Kulthūm seppe proiettare nel canto la celebrazione dei valori culturali ed identitari arabi.
La descrizione del contesto storico, politico ed ideologico. L’immensa popolarità di cui Umm Kulthūm godette non solo nel suo paese natale, l’Egitto, ma in tutto il mondo arabo, fu strettamente legata alla politicizzazione del suo messaggio e alla stretta relazione intrattenuta dalla cantante con il regime panarabista negli anni ’50 e ’60. Un’arte che fu utilizzata a fini propagandistici, in virtù della sua straordinaria popolarità e capacità di penetrazione per consolidare il senso di appartenenza ad un’unica nazione dal Marocco all’Iraq.
In un periodo in cui la crescita del mondo dell’industria dello spettacolo e la diffusione dei mezzi di comunicazione di massa nel Medio Oriente avevano promosso l’emergere di un folto gruppo di artisti dotati e di enorme fama, su tutti Umm Kulthūm si affermò come la "Signora della Canzone Araba".
L’autrice si addentra nell’analisi culturale del prodotto artistico della grande cantante egiziana, prendendo in considerazione le componenti espressive e gli strumenti utilizzati dall’artista per definire il suo inimitabile suono. Nessuno come Umm Kulthūm seppe proiettare nel canto la celebrazione dei valori culturali ed identitari arabi.
La descrizione del contesto storico, politico ed ideologico. L’immensa popolarità di cui Umm Kulthūm godette non solo nel suo paese natale, l’Egitto, ma in tutto il mondo arabo, fu strettamente legata alla politicizzazione del suo messaggio e alla stretta relazione intrattenuta dalla cantante con il regime panarabista negli anni ’50 e ’60. Un’arte che fu utilizzata a fini propagandistici, in virtù della sua straordinaria popolarità e capacità di penetrazione per consolidare il senso di appartenenza ad un’unica nazione dal Marocco all’Iraq.
Alle dieci di sera del primo giovedì di ogni mese,
succede una cosa strana nel Medio Oriente:
all’improvviso cessa il rumore nelle strade del Cairo e a Casablanca…
Tutti aspettano un programma particolare, trasmesso dalla radio del Cairo,
che dura cinque ore e viene trasmesso otto volte all’anno,
la cui stella è una cantante di nome Umm Kulthūm
- Gordon Gaskill -
succede una cosa strana nel Medio Oriente:
all’improvviso cessa il rumore nelle strade del Cairo e a Casablanca…
Tutti aspettano un programma particolare, trasmesso dalla radio del Cairo,
che dura cinque ore e viene trasmesso otto volte all’anno,
la cui stella è una cantante di nome Umm Kulthūm
- Gordon Gaskill -
volume illustrato
Collana: OS - Odoya Storia
Numero di collana: 7
Isbn: 978-88-6288-037-4
Pagine: 224
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Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 2010
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Francesca Biancani ha studiato storia e istituzioni del Medio Oriente presso la School of Oriental and African Studies di Londra e sta completando il suo dottorato alla London School of Economics and Political Science. È stata docente a contratto presso l’Università di Bologna, con la quale tuttora collabora. Si occupa di storia dell’Egitto comtemporaneo.
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