
Esaurito
volume illustrato
Collana: OL - Odoya Library
Numero di collana: 169
Isbn: 978-88-6288-253-8
Pagine: 336
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 2014
Autore:
Eugenio Riversi

Esaurito
Matilde di Canossa
Tensioni e contraddizioni nella vita di una nobildonna medievale
Eugenio Riversi
Matilde di Canossa
Tensioni e contraddizioni nella vita di una nobildonna medievale
Eugenio Riversi
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Nel giugno 1055, a Firenze, Beatrice, moglie del defunto marchese Bonifacio, fu presa prigioniera dall’imperatore Enrico III con la figlia di nove anni, Matilde. Dopo tre generazioni la potente dinastia dei Canossa finiva con quella bambina, di cui probabilmente nessuno storiografo avrebbe mai parlato. Poco più di un anno dopo l’imperatore giaceva sul letto di morte e per Beatrice e Matilde si aprì una possibilità di riguadagnare la libertà e di recuperare con essa il potere. Ma cosa sarebbe successo se l’imperatore non fosse morto? Quale sarebbe stato il destino di Matilde? Sarebbe esistita "Matilde di Canossa"?
Una delle più note figure femminili del Medioevo europeo, Matilde di Canossa (1045/1046-1115) si rivela, sotto la patina eroica, un personaggio dalla vita complessa e affascinante. Potente dinasta, ereditò una dominazione, estesa su gran parte dell’Italia centrosettentrionale, che resse per lungo tempo da sola. Proprio il suo grande potere le fece avere una parte fondamentale nella lotta tra Impero e Papato, dapprima nel ruolo di mediatrice, poi di sostenitrice dei papi, mantenendo tuttavia sino alla fine la sua indipendenza.
L’alone mitico che circonda da secoli la sua figura origina proprio dalle profonde tensioni e contraddizioni della sua vita e dai tanti tentativi che ecclesiastici e religiosi fecero al tempo per ricomporle. Il presente saggio biografico si propone di evidenziare tali tensioni nella prospettiva dell’identità e dei ruoli femminili e di decostruire le rappresentazioni che ne furono fatte. Ne scaturisce una galleria di quadri tematici di Matilde (nobile, dinasta, moglie, vedova, guerriera, benefattrice, madre vergine) che si susseguono lungo la parabola di vita della "grande Contessa".
Una delle più note figure femminili del Medioevo europeo, Matilde di Canossa (1045/1046-1115) si rivela, sotto la patina eroica, un personaggio dalla vita complessa e affascinante. Potente dinasta, ereditò una dominazione, estesa su gran parte dell’Italia centrosettentrionale, che resse per lungo tempo da sola. Proprio il suo grande potere le fece avere una parte fondamentale nella lotta tra Impero e Papato, dapprima nel ruolo di mediatrice, poi di sostenitrice dei papi, mantenendo tuttavia sino alla fine la sua indipendenza.
L’alone mitico che circonda da secoli la sua figura origina proprio dalle profonde tensioni e contraddizioni della sua vita e dai tanti tentativi che ecclesiastici e religiosi fecero al tempo per ricomporle. Il presente saggio biografico si propone di evidenziare tali tensioni nella prospettiva dell’identità e dei ruoli femminili e di decostruire le rappresentazioni che ne furono fatte. Ne scaturisce una galleria di quadri tematici di Matilde (nobile, dinasta, moglie, vedova, guerriera, benefattrice, madre vergine) che si susseguono lungo la parabola di vita della "grande Contessa".
"Ardendo Matilde, luce splendente, con cuore devoto, contro
questi due nemici della croce del Signore, le armi, la volontà,
gli uomini e il proprio avere, impegna, spende, stimola, affrontando battaglie.
Se dovessi scrivere ad una ad una le opere di questa nobildonna,
i versi aumenterebbero a tal punto da essere innumerevoli come le stelle."
– Donizone, Vita Mathildis –
"E come i popoli narravano le guerre di Giuda,
così anche il mondo echeggia dovunque Matilde.
Come Pentesilea delle stirpi delle Amazzoni, dispone e guida le schiere guerriere.
Non la spezzano le notti, non i rigori del clima, non il maltempo
la costringe ad abbandonare i suoi."
– Rangerio, Vita di Anselmo in versi –
questi due nemici della croce del Signore, le armi, la volontà,
gli uomini e il proprio avere, impegna, spende, stimola, affrontando battaglie.
Se dovessi scrivere ad una ad una le opere di questa nobildonna,
i versi aumenterebbero a tal punto da essere innumerevoli come le stelle."
– Donizone, Vita Mathildis –
"E come i popoli narravano le guerre di Giuda,
così anche il mondo echeggia dovunque Matilde.
Come Pentesilea delle stirpi delle Amazzoni, dispone e guida le schiere guerriere.
Non la spezzano le notti, non i rigori del clima, non il maltempo
la costringe ad abbandonare i suoi."
– Rangerio, Vita di Anselmo in versi –
Eugenio Riversi
Eugenio Riversi, laureatosi a Bologna con il Professor Glauco Maria Cantarella, si è perfezionato con un dottorato di ricerca presso l’Università di Pisa sotto la guida del Professor Mauro Ronzani. È stato borsista dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici “Benedetto Croce” e dell’Istituto Storico Germanico di Roma. È attualmente docente incaricato all’Istituto di Storia dell’Università di Bonn, dove da tre anni svolge attività di ricerca presso la cattedra del Professor Matthias Becher. Ha già pubblicato il volume La memoria di Canossa (Pisa 2013).
Nessun sommario presente.
Nel giugno 1055, a Firenze, Beatrice, moglie del defunto marchese Bonifacio, fu presa prigioniera dall’imperatore Enrico III con la figlia di nove anni, Matilde. Dopo tre generazioni la potente dinastia dei Canossa finiva con quella bambina, di cui probabilmente nessuno storiografo avrebbe mai parlato. Poco più di un anno dopo l’imperatore giaceva sul letto di morte e per Beatrice e Matilde si aprì una possibilità di riguadagnare la libertà e di recuperare con essa il potere. Ma cosa sarebbe successo se l’imperatore non fosse morto? Quale sarebbe stato il destino di Matilde? Sarebbe esistita "Matilde di Canossa"?
Una delle più note figure femminili del Medioevo europeo, Matilde di Canossa (1045/1046-1115) si rivela, sotto la patina eroica, un personaggio dalla vita complessa e affascinante. Potente dinasta, ereditò una dominazione, estesa su gran parte dell’Italia centrosettentrionale, che resse per lungo tempo da sola. Proprio il suo grande potere le fece avere una parte fondamentale nella lotta tra Impero e Papato, dapprima nel ruolo di mediatrice, poi di sostenitrice dei papi, mantenendo tuttavia sino alla fine la sua indipendenza.
L’alone mitico che circonda da secoli la sua figura origina proprio dalle profonde tensioni e contraddizioni della sua vita e dai tanti tentativi che ecclesiastici e religiosi fecero al tempo per ricomporle. Il presente saggio biografico si propone di evidenziare tali tensioni nella prospettiva dell’identità e dei ruoli femminili e di decostruire le rappresentazioni che ne furono fatte. Ne scaturisce una galleria di quadri tematici di Matilde (nobile, dinasta, moglie, vedova, guerriera, benefattrice, madre vergine) che si susseguono lungo la parabola di vita della "grande Contessa".
Una delle più note figure femminili del Medioevo europeo, Matilde di Canossa (1045/1046-1115) si rivela, sotto la patina eroica, un personaggio dalla vita complessa e affascinante. Potente dinasta, ereditò una dominazione, estesa su gran parte dell’Italia centrosettentrionale, che resse per lungo tempo da sola. Proprio il suo grande potere le fece avere una parte fondamentale nella lotta tra Impero e Papato, dapprima nel ruolo di mediatrice, poi di sostenitrice dei papi, mantenendo tuttavia sino alla fine la sua indipendenza.
L’alone mitico che circonda da secoli la sua figura origina proprio dalle profonde tensioni e contraddizioni della sua vita e dai tanti tentativi che ecclesiastici e religiosi fecero al tempo per ricomporle. Il presente saggio biografico si propone di evidenziare tali tensioni nella prospettiva dell’identità e dei ruoli femminili e di decostruire le rappresentazioni che ne furono fatte. Ne scaturisce una galleria di quadri tematici di Matilde (nobile, dinasta, moglie, vedova, guerriera, benefattrice, madre vergine) che si susseguono lungo la parabola di vita della "grande Contessa".
"Ardendo Matilde, luce splendente, con cuore devoto, contro
questi due nemici della croce del Signore, le armi, la volontà,
gli uomini e il proprio avere, impegna, spende, stimola, affrontando battaglie.
Se dovessi scrivere ad una ad una le opere di questa nobildonna,
i versi aumenterebbero a tal punto da essere innumerevoli come le stelle."
– Donizone, Vita Mathildis –
"E come i popoli narravano le guerre di Giuda,
così anche il mondo echeggia dovunque Matilde.
Come Pentesilea delle stirpi delle Amazzoni, dispone e guida le schiere guerriere.
Non la spezzano le notti, non i rigori del clima, non il maltempo
la costringe ad abbandonare i suoi."
– Rangerio, Vita di Anselmo in versi –
questi due nemici della croce del Signore, le armi, la volontà,
gli uomini e il proprio avere, impegna, spende, stimola, affrontando battaglie.
Se dovessi scrivere ad una ad una le opere di questa nobildonna,
i versi aumenterebbero a tal punto da essere innumerevoli come le stelle."
– Donizone, Vita Mathildis –
"E come i popoli narravano le guerre di Giuda,
così anche il mondo echeggia dovunque Matilde.
Come Pentesilea delle stirpi delle Amazzoni, dispone e guida le schiere guerriere.
Non la spezzano le notti, non i rigori del clima, non il maltempo
la costringe ad abbandonare i suoi."
– Rangerio, Vita di Anselmo in versi –
volume illustrato
Collana: OL - Odoya Library
Numero di collana: 169
Isbn: 978-88-6288-253-8
Pagine: 336
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 2014
Autore:
Eugenio Riversi
Nessun sommario presente.
Eugenio Riversi
Eugenio Riversi, laureatosi a Bologna con il Professor Glauco Maria Cantarella, si è perfezionato con un dottorato di ricerca presso l’Università di Pisa sotto la guida del Professor Mauro Ronzani. È stato borsista dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici “Benedetto Croce” e dell’Istituto Storico Germanico di Roma. È attualmente docente incaricato all’Istituto di Storia dell’Università di Bonn, dove da tre anni svolge attività di ricerca presso la cattedra del Professor Matthias Becher. Ha già pubblicato il volume La memoria di Canossa (Pisa 2013).
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