Catalogo Musica Fargo Rock City
Collana: OMu - Odoya Musica Numero di collana: 38 Isbn: 978-88-6288-549-2 Pagine: 320 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 2019
Autore: Chuck Klosterman

Fargo Rock City

Un'odissea heavy metal nel Nord Dakota rurale

Chuck Klosterman

Fargo Rock City

Un'odissea heavy metal nel Nord Dakota rurale

Chuck Klosterman

sconto 5%
19,00€ 20,00€

Qualcuno si ricorda di Mötley Crüe, Def Leppard e Judas Priest? C’è stato un tempo in cui cotonarsi i capelli, truccarsi, fare sesso sfrenato con groupie e pornostar, sbronzarsi di Jack Daniel’s tenendo gli amplificatori a manetta era la cosa più "cool", spregiudicata e anticonformista che il mercato discografico chiedesse di fare a una rockstar. Ma farlo sotto i riflettori del Sunset Strip a Los Angeles era una cosa, rifarsi all’immaginario di quella way of life a Fargo, nella sperduta provincia americana, un’altra.
Nella desolazione rurale del Midwest, un ragazzino sogna un’altra vita pur non sapendo bene quale, finché un fatidico giorno del 1983 suo fratello maggiore torna a casa con Shout at the Devil dei Crüe. Prima di farsi travolgere dall’età adulta, il ragazzo si scatenerà al ritmo dei Guns N’ Roses, danzerà lenti pruriginosi sulle note dei Poison scoprendo il sesso, si invaghirà di Lita Ford, dormirà beato sotto l’egida di un minaccioso pentacolo satanico e intavolerà ridicole conversazioni intellettuali su Slash e compagni.
Fargo Rock City non è soltanto l’ironico memoriale di un’epoca chiassosa, kitsch ed effimera (con tanto di esilaranti e inediti retroscena). Ma anche una critica sociale e culturale di band, fan e album, che si erge a orgogliosa difesa della dignità artistica di quel "glam rock effeminato, sessista e superficiale" in cui migliaia di adolescenti inquieti si sono riconosciuti.

"Un libro sulla cultura pop americana non poteva
raggiungere un livello più alto, o essere più
divertente e più leggibile, di Fargo Rock City.
Se amate il rock, lo adorerete."
– Stephen King –

"Ogni stile musicale ha la sua filosofia e la sua etica.
Quella dell’heavy metal diceva che bisognava essere più
sfatti possibile e portarsi a letto almeno un paio di cretine.
Le band che provenivano dalla scena di Seattle cercavano invece
l’esatto opposto, però c’era un elemento che li accomunava."
ai primi: il pubblico.
– Kim Neely, Rolling Stone

"Vendevamo milioni di dischi e ogni settimana ci piovevano
nelle tasche milioni di dollari. Il tutto in un crescendo di follia,
tra eccessi di ogni tipo, televisori lanciati dal quarantesimo piano
di un albergo e pillole per dormire che di solito i veterinari
prescrivono agli animali di grossa taglia: ippopotami, elefanti."
– Slash –

"Quando ero nei Mötley Crüe, i fan si aspettavano
di vedermi sempre ubriaco. Venivano nel backstage
dopo un concerto e se non avevi una birra
in mano rimanevano delusi."
– Tommy Lee –

Chuck Klosterman

Chuck Klosterman (Breckenridge, Minnesota, 1972), universalmente riconosciuto come il “Simon Reynolds americano”, è autore di bestseller, saggista, blogger e critico musicale.  Scrive per New York Times, Washington Post, Rolling Stone, Esquire, Spin, GQ e The BelieverPer Mondadori Strade Blu è uscito Il giorno in cui il rock è morto. Viaggio nei luoghi delle grandi tragedie della musica (2006). I suoi saggi sono dedicati alla pop culture e i suoi romanzi sono considerati tra i più “seriamente divertenti” o “spassosamente seri” degli ultimi anni.

Introduzione

26 ottobre 1983
Uscita mondiale di Shout at the Devil dei Mötley Crüe

24 marzo 1984
“Jump” dei Van Halen distacca “Karma Chameleon” e “99 Luftballoons” per cinque settimane di seguito, rimanendo al primo posto nelle classifiche americane dei singoli

31 dicembre 1984
Rick Allen, batterista dei Def Leppard, perde il braccio sinistro in un incidente d’auto

6 giugno 1985
Axl Rose caccia via il chitarrista Tracii Guns e si unisce a Slash, creando i Guns N’ Roses di Appetite for Destruction

12 dicembre 1985
Il diciottenne Raymond Belknap si spara un colpo in testa con un fucile mentre ascolta Stained Class dei Judas Priest. Il suo amico James Vance, di ventun anni, prova a fare la stessa cosa ma inspiegabilmente fallisce

Estate 1986
Poison

13 settembre 1986
L’album Slippery When Wet dei Bon Jovi, con la sua strabordante presenza di tastiere, entra al n. 45 delle classifiche di Billboard e avanza lentamente fino a vendere dodici milioni di copie. L’estate dopo, i Bon Jovi diventano le star del Donington Rock Festival, rubando la scena ai “veri” gruppi metal come W.A.S.P., Metallica e Anthrax

1 febbraio 1987
Mia madre cucina lo stufato per cena

18 aprile 1987
MTV manda in onda per la prima volta l’Headbanger’s Ball alle 11 di sera

10 ottobre 1987
“Here I Go Again” dei Whitesnake sorpassa “Didn’t We Almost Have It All” di Whitney Houston e diventa il singolo più venduto in America

23 aprile 1988
Le gare di discorso pubblico e dibattito del 1988 si svolgono a Mandan, in Nord Dakota. Contemporaneamente, “Kiss Me Deadly” di Lita Ford sale al n. 59 delle classifiche

18 giugno 1988
Per la sesta settimana consecutiva George Michael è al primo posto delle classifiche degli album più venduti in America, distanziando GNR, Poison, Van Halen e Scorpions

20 luglio 1988
Gli Iron Maiden sono le star del Donington Rock Festival, e si esibiscono davanti a 107.000 persone, due delle quali però muoiono durante il concerto dei Guns N’ Roses

15 ottobre 1988
È il momento d’oro dell’heavy metal: i tre album più venduti del pianeta sono New Jersey dei Bon Jovi, Appetite for Destruction dei Guns N’ Roses e Hysteria dei Def Leppard

18 febbraio 1989
L’intransigente speed metal degli ex intoccabili Metallica approda alla radio con “One” (e si posiziona al numero 78 delle classifiche dei singoli più venduti in America)

23 settembre 1989
Il primo album dei Bulletboys esce dalle prime duecento posizioni di Billboard assieme al loro singolo “For the Love of Money” e sparisce per sempre

10 settembre 1990
Esce Cherry Pie dei Warrant. In un articolo per il giornale dell’università lo definisco “un album stellare”, poi dovrò aspettare tre anni prima di scrivere un’altra recensione

27 giugno 1992
Prima mondiale del video “November Rain” dei Guns N’ Roses

15 novembre 1992
Mi ubriaco e vado a una partita di hockey

27 gennaio 1997
I Mötley Crüe in versione brizzolata si riuniscono e suonano “Shout at the Devil '97” agli American Music Awards

Epilogo
Ringraziamenti
Indice dei nomi

Qualcuno si ricorda di Mötley Crüe, Def Leppard e Judas Priest? C’è stato un tempo in cui cotonarsi i capelli, truccarsi, fare sesso sfrenato con groupie e pornostar, sbronzarsi di Jack Daniel’s tenendo gli amplificatori a manetta era la cosa più "cool", spregiudicata e anticonformista che il mercato discografico chiedesse di fare a una rockstar. Ma farlo sotto i riflettori del Sunset Strip a Los Angeles era una cosa, rifarsi all’immaginario di quella way of life a Fargo, nella sperduta provincia americana, un’altra.
Nella desolazione rurale del Midwest, un ragazzino sogna un’altra vita pur non sapendo bene quale, finché un fatidico giorno del 1983 suo fratello maggiore torna a casa con Shout at the Devil dei Crüe. Prima di farsi travolgere dall’età adulta, il ragazzo si scatenerà al ritmo dei Guns N’ Roses, danzerà lenti pruriginosi sulle note dei Poison scoprendo il sesso, si invaghirà di Lita Ford, dormirà beato sotto l’egida di un minaccioso pentacolo satanico e intavolerà ridicole conversazioni intellettuali su Slash e compagni.
Fargo Rock City non è soltanto l’ironico memoriale di un’epoca chiassosa, kitsch ed effimera (con tanto di esilaranti e inediti retroscena). Ma anche una critica sociale e culturale di band, fan e album, che si erge a orgogliosa difesa della dignità artistica di quel "glam rock effeminato, sessista e superficiale" in cui migliaia di adolescenti inquieti si sono riconosciuti.

"Un libro sulla cultura pop americana non poteva
raggiungere un livello più alto, o essere più
divertente e più leggibile, di Fargo Rock City.
Se amate il rock, lo adorerete."
– Stephen King –

"Ogni stile musicale ha la sua filosofia e la sua etica.
Quella dell’heavy metal diceva che bisognava essere più
sfatti possibile e portarsi a letto almeno un paio di cretine.
Le band che provenivano dalla scena di Seattle cercavano invece
l’esatto opposto, però c’era un elemento che li accomunava."
ai primi: il pubblico.
– Kim Neely, Rolling Stone

"Vendevamo milioni di dischi e ogni settimana ci piovevano
nelle tasche milioni di dollari. Il tutto in un crescendo di follia,
tra eccessi di ogni tipo, televisori lanciati dal quarantesimo piano
di un albergo e pillole per dormire che di solito i veterinari
prescrivono agli animali di grossa taglia: ippopotami, elefanti."
– Slash –

"Quando ero nei Mötley Crüe, i fan si aspettavano
di vedermi sempre ubriaco. Venivano nel backstage
dopo un concerto e se non avevi una birra
in mano rimanevano delusi."
– Tommy Lee –

Collana: OMu - Odoya Musica Numero di collana: 38 Isbn: 978-88-6288-549-2 Pagine: 320 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 2019
Autore: Chuck Klosterman
Introduzione

26 ottobre 1983
Uscita mondiale di Shout at the Devil dei Mötley Crüe

24 marzo 1984
“Jump” dei Van Halen distacca “Karma Chameleon” e “99 Luftballoons” per cinque settimane di seguito, rimanendo al primo posto nelle classifiche americane dei singoli

31 dicembre 1984
Rick Allen, batterista dei Def Leppard, perde il braccio sinistro in un incidente d’auto

6 giugno 1985
Axl Rose caccia via il chitarrista Tracii Guns e si unisce a Slash, creando i Guns N’ Roses di Appetite for Destruction

12 dicembre 1985
Il diciottenne Raymond Belknap si spara un colpo in testa con un fucile mentre ascolta Stained Class dei Judas Priest. Il suo amico James Vance, di ventun anni, prova a fare la stessa cosa ma inspiegabilmente fallisce

Estate 1986
Poison

13 settembre 1986
L’album Slippery When Wet dei Bon Jovi, con la sua strabordante presenza di tastiere, entra al n. 45 delle classifiche di Billboard e avanza lentamente fino a vendere dodici milioni di copie. L’estate dopo, i Bon Jovi diventano le star del Donington Rock Festival, rubando la scena ai “veri” gruppi metal come W.A.S.P., Metallica e Anthrax

1 febbraio 1987
Mia madre cucina lo stufato per cena

18 aprile 1987
MTV manda in onda per la prima volta l’Headbanger’s Ball alle 11 di sera

10 ottobre 1987
“Here I Go Again” dei Whitesnake sorpassa “Didn’t We Almost Have It All” di Whitney Houston e diventa il singolo più venduto in America

23 aprile 1988
Le gare di discorso pubblico e dibattito del 1988 si svolgono a Mandan, in Nord Dakota. Contemporaneamente, “Kiss Me Deadly” di Lita Ford sale al n. 59 delle classifiche

18 giugno 1988
Per la sesta settimana consecutiva George Michael è al primo posto delle classifiche degli album più venduti in America, distanziando GNR, Poison, Van Halen e Scorpions

20 luglio 1988
Gli Iron Maiden sono le star del Donington Rock Festival, e si esibiscono davanti a 107.000 persone, due delle quali però muoiono durante il concerto dei Guns N’ Roses

15 ottobre 1988
È il momento d’oro dell’heavy metal: i tre album più venduti del pianeta sono New Jersey dei Bon Jovi, Appetite for Destruction dei Guns N’ Roses e Hysteria dei Def Leppard

18 febbraio 1989
L’intransigente speed metal degli ex intoccabili Metallica approda alla radio con “One” (e si posiziona al numero 78 delle classifiche dei singoli più venduti in America)

23 settembre 1989
Il primo album dei Bulletboys esce dalle prime duecento posizioni di Billboard assieme al loro singolo “For the Love of Money” e sparisce per sempre

10 settembre 1990
Esce Cherry Pie dei Warrant. In un articolo per il giornale dell’università lo definisco “un album stellare”, poi dovrò aspettare tre anni prima di scrivere un’altra recensione

27 giugno 1992
Prima mondiale del video “November Rain” dei Guns N’ Roses

15 novembre 1992
Mi ubriaco e vado a una partita di hockey

27 gennaio 1997
I Mötley Crüe in versione brizzolata si riuniscono e suonano “Shout at the Devil '97” agli American Music Awards

Epilogo
Ringraziamenti
Indice dei nomi
Chuck Klosterman

Chuck Klosterman (Breckenridge, Minnesota, 1972), universalmente riconosciuto come il “Simon Reynolds americano”, è autore di bestseller, saggista, blogger e critico musicale.  Scrive per New York Times, Washington Post, Rolling Stone, Esquire, Spin, GQ e The BelieverPer Mondadori Strade Blu è uscito Il giorno in cui il rock è morto. Viaggio nei luoghi delle grandi tragedie della musica (2006). I suoi saggi sono dedicati alla pop culture e i suoi romanzi sono considerati tra i più “seriamente divertenti” o “spassosamente seri” degli ultimi anni.

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