
volume illustrato
Collana: OMu - Odoya Musica
Numero di collana: 44
Isbn: 978-88-6288-661-1
Pagine: 720
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 2021
Autore:
Mike Barnes
Traduzione:
Irene Micheli Amodeo

Storia del Progressive Rock
Origini e leggende della musica inglese anni Settanta
Mike Barnes
Storia del Progressive Rock
Origini e leggende della musica inglese anni Settanta
Mike Barnes
sconto
5%
33,25€
35,00€
Il progressive rock, generato da un’ondata di creatività alla fine degli anni Sessanta nel Regno Unito, raggiunge il suo apice negli anni Settanta affermandosi come uno dei generi più seguiti al mondo!
Una musica creata da giovani che vola verso nuovi orizzonti emotivi e tecnici, compiendo una sintesi unica tra rock, jazz, folk, musica classica e altri stili.
Nel suo periodo di massimo splendore aveva una base di fan ampia e devota e, sebbene la scena si sia in seguito frammentata, le più grandi band dell’epoca hanno goduto di un successo internazionale per tantissimi anni. Ancora oggi, le nuove generazioni continuano a scoprire i suoni unici del progressive rock e a riprodurli.
Esaminando i miti, le leggende, le mille opinioni che circondano il genere, Mike Barnes analizza, con stile accattivante e divertente, le condizioni e gli atteggiamenti culturali che hanno alimentato e sono stati a loro volta influenzati da questo straordinario fenomeno musicale, fornendo un’immagine vivida e colorata degli anni Settanta. Un racconto che delinea la storia e le musiche di band come Genesis, Jethro Tull, Pink Floyd, King Crimson, Yes e di personaggi del calibro di Mike Oldfield, non limitandosi solo ai nomi più conosciuti, ma approfondendo anche quelli meno noti come Egg, Henry Cow, Curved Air e molti altri.
Un libro documentato e ricco di testimonianze di prima mano di musicisti, protagonisti del music business, addetti ai lavori, giornalisti, dj, e persino di alcuni fan!
"Quando il prog rock era agli inizi non c’erano molte differenze tra
un tipo di musica e l’altro. Finivi nel mucchio insieme a chiunque altro,
dai Pink Floyd fino agli Hawkwind passando per i Free.
Non esisteva nessuna categoria, non esisteva nemmeno il prog.
C’eravamo dentro tutti insieme".
– Mike Oldfield
"Il prog è tutta questione di influenze che si mescolano tra loro
in modo indescrivibile – il folk, il blues, il rock, il jazz, la classica,
nel mio caso persino il flamenco – ma senza mai dominare le une sulle altre".
– Steve Howe
"I giovani si chiedono di cosa hanno bisogno, cosa conta davvero.
Ecco, a quel tempo la risposta era ‘la musica’.
Se volevi cambiare il mondo dovevi fare rock.
Era così che la vedevamo. Ed era vero: la musica cambiò
il mondo di un’intera generazione. Io sono apolitico,
ma nel 1969 essere a tutti gli effetti un capellone
che suonava rock era di per sé una dichiarazione politica".
– Robert Fripp
Una musica creata da giovani che vola verso nuovi orizzonti emotivi e tecnici, compiendo una sintesi unica tra rock, jazz, folk, musica classica e altri stili.
Nel suo periodo di massimo splendore aveva una base di fan ampia e devota e, sebbene la scena si sia in seguito frammentata, le più grandi band dell’epoca hanno goduto di un successo internazionale per tantissimi anni. Ancora oggi, le nuove generazioni continuano a scoprire i suoni unici del progressive rock e a riprodurli.
Esaminando i miti, le leggende, le mille opinioni che circondano il genere, Mike Barnes analizza, con stile accattivante e divertente, le condizioni e gli atteggiamenti culturali che hanno alimentato e sono stati a loro volta influenzati da questo straordinario fenomeno musicale, fornendo un’immagine vivida e colorata degli anni Settanta. Un racconto che delinea la storia e le musiche di band come Genesis, Jethro Tull, Pink Floyd, King Crimson, Yes e di personaggi del calibro di Mike Oldfield, non limitandosi solo ai nomi più conosciuti, ma approfondendo anche quelli meno noti come Egg, Henry Cow, Curved Air e molti altri.
Un libro documentato e ricco di testimonianze di prima mano di musicisti, protagonisti del music business, addetti ai lavori, giornalisti, dj, e persino di alcuni fan!
"Quando il prog rock era agli inizi non c’erano molte differenze tra
un tipo di musica e l’altro. Finivi nel mucchio insieme a chiunque altro,
dai Pink Floyd fino agli Hawkwind passando per i Free.
Non esisteva nessuna categoria, non esisteva nemmeno il prog.
C’eravamo dentro tutti insieme".
– Mike Oldfield
"Il prog è tutta questione di influenze che si mescolano tra loro
in modo indescrivibile – il folk, il blues, il rock, il jazz, la classica,
nel mio caso persino il flamenco – ma senza mai dominare le une sulle altre".
– Steve Howe
"I giovani si chiedono di cosa hanno bisogno, cosa conta davvero.
Ecco, a quel tempo la risposta era ‘la musica’.
Se volevi cambiare il mondo dovevi fare rock.
Era così che la vedevamo. Ed era vero: la musica cambiò
il mondo di un’intera generazione. Io sono apolitico,
ma nel 1969 essere a tutti gli effetti un capellone
che suonava rock era di per sé una dichiarazione politica".
– Robert Fripp
Mike Barnes
giornalista, autore, conduttore televisivo e batterista, scrive regolarmente per le riviste musicali MOJO, The Wire e Prog. Oltre alla Storia del Progressive Rock è autore di una celebre biografia di Captain Beefheart, iniziata nel 1996 ma pubblicata nel 2000 dopo aver giurato che non avrebbe tagliato i capelli fino a quando non fosse stata completata.
Introduzione
Altre canzoni su hobbit e stregoni
1. It’s All Too Beautiful
La psichedelia e la psiche britannica
2. Notes from the Underground
3. L’episodio di Hyde Park
King Crimson (parte prima)
4. La corsa per il 1974
King Crimson (parte seconda)
5. Variazioni orchestrali 1967-1974
6. Suburban Spacemen
Pink Floyd
7. And Did Those Feet…
Signore e signori, i Lemerpal, Aker & Son
8. Kick Out the Jams to Jerusalem
Genesis
9. Swings and Roundabout
Yes
10. Stand Up and Be Counted
Jethro Tull
11. Da un sussurro a un grido (passando per i fari)
Van Der Graaf Generator
12. «Plus… Tubular Bells!»
Mike Oldfield & la Virgin Records
13. Sock in Opposition
Henry Cow
14. Knights in Beige Terylene on Acid
Moody Blues
15. The Moody Poor Man’s Blues
Barclay James Harvest e Renaissance
16. Divertimento n. 1: note sulla droga
17. In Search of Space
Arthur Brown e Kingdom Come
18. Nel Giardino d’Inghilterra: la nascita della Scena di Canterbury
19. Can a Wyatt Man Sing the Blues?
Gli album Rock Bottom & Ruth Is Stranger than Richard
20. Il pellegrinaggio del cristiano
Caravan
21. Counting out Time
Egg
22. Tutte le strade portano a Homerton
Hatfield and the North e National Health
23. Il blues del “ciò che facevo era troppo semplice per loro e quel che facevano loro era troppo complicato per me”
Kevin Ayers e i Soft Machine dell’era post-Wyatt
24. Divertimento n. 2: note sulla moda e sul tribalismo giovanile
25. Le Supernove del Surrey
Breve storia dei Gracious
26. What’s Sauce for the Goose
Camel
27. I cosiddetti giornalisti
Il rock anni Settanta nei media
28. Divertimento n. 3: note sugli strambi stranieri
29. A Jazzy Collection of Antiques, Curios and Battered Ornaments
Colosseum, Greenslade, Pete Brown e Centipede
30. All You Need to Do Is Sit Back and Acquire the Taste
Gentle Giant
31. Ray Charles: il Padrino del Progressive?
Procol Harum, Traffic e Family
32. Come All Ye Rolling Minstrels
Il folk rock degli anni Settanta
33. Divertimento n. 4: note su “quello”
34. She’s a Rainbow
Sonja Kristina e Curved Air
35. The Cats in the Grove
Hawkwind, Quintessence, Third Ear Band e la scena freak di Ladbroke Grove/Notting Hill
36. Divertimento n. 5: note sulla politica
37. Electrick Gypsies
Steve Hillage e Gong
38. The Art School Dance Goes on Forever
Brian Eno, Roxy Music, Quiet Sun e 801
39. Divertimento n. 6: note sui festival
40. 1974: il punto di non ritorno
41. There’s Gonna Be a Storm
Il punk britannico
42. The End of the Century
Ringraziamenti
Note ai capitoli
Bibliografia
Indice dei nomi
Altre canzoni su hobbit e stregoni
1. It’s All Too Beautiful
La psichedelia e la psiche britannica
2. Notes from the Underground
3. L’episodio di Hyde Park
King Crimson (parte prima)
4. La corsa per il 1974
King Crimson (parte seconda)
5. Variazioni orchestrali 1967-1974
6. Suburban Spacemen
Pink Floyd
7. And Did Those Feet…
Signore e signori, i Lemerpal, Aker & Son
8. Kick Out the Jams to Jerusalem
Genesis
9. Swings and Roundabout
Yes
10. Stand Up and Be Counted
Jethro Tull
11. Da un sussurro a un grido (passando per i fari)
Van Der Graaf Generator
12. «Plus… Tubular Bells!»
Mike Oldfield & la Virgin Records
13. Sock in Opposition
Henry Cow
14. Knights in Beige Terylene on Acid
Moody Blues
15. The Moody Poor Man’s Blues
Barclay James Harvest e Renaissance
16. Divertimento n. 1: note sulla droga
17. In Search of Space
Arthur Brown e Kingdom Come
18. Nel Giardino d’Inghilterra: la nascita della Scena di Canterbury
19. Can a Wyatt Man Sing the Blues?
Gli album Rock Bottom & Ruth Is Stranger than Richard
20. Il pellegrinaggio del cristiano
Caravan
21. Counting out Time
Egg
22. Tutte le strade portano a Homerton
Hatfield and the North e National Health
23. Il blues del “ciò che facevo era troppo semplice per loro e quel che facevano loro era troppo complicato per me”
Kevin Ayers e i Soft Machine dell’era post-Wyatt
24. Divertimento n. 2: note sulla moda e sul tribalismo giovanile
25. Le Supernove del Surrey
Breve storia dei Gracious
26. What’s Sauce for the Goose
Camel
27. I cosiddetti giornalisti
Il rock anni Settanta nei media
28. Divertimento n. 3: note sugli strambi stranieri
29. A Jazzy Collection of Antiques, Curios and Battered Ornaments
Colosseum, Greenslade, Pete Brown e Centipede
30. All You Need to Do Is Sit Back and Acquire the Taste
Gentle Giant
31. Ray Charles: il Padrino del Progressive?
Procol Harum, Traffic e Family
32. Come All Ye Rolling Minstrels
Il folk rock degli anni Settanta
33. Divertimento n. 4: note su “quello”
34. She’s a Rainbow
Sonja Kristina e Curved Air
35. The Cats in the Grove
Hawkwind, Quintessence, Third Ear Band e la scena freak di Ladbroke Grove/Notting Hill
36. Divertimento n. 5: note sulla politica
37. Electrick Gypsies
Steve Hillage e Gong
38. The Art School Dance Goes on Forever
Brian Eno, Roxy Music, Quiet Sun e 801
39. Divertimento n. 6: note sui festival
40. 1974: il punto di non ritorno
41. There’s Gonna Be a Storm
Il punk britannico
42. The End of the Century
Ringraziamenti
Note ai capitoli
Bibliografia
Indice dei nomi
Il progressive rock, generato da un’ondata di creatività alla fine degli anni Sessanta nel Regno Unito, raggiunge il suo apice negli anni Settanta affermandosi come uno dei generi più seguiti al mondo!
Una musica creata da giovani che vola verso nuovi orizzonti emotivi e tecnici, compiendo una sintesi unica tra rock, jazz, folk, musica classica e altri stili.
Nel suo periodo di massimo splendore aveva una base di fan ampia e devota e, sebbene la scena si sia in seguito frammentata, le più grandi band dell’epoca hanno goduto di un successo internazionale per tantissimi anni. Ancora oggi, le nuove generazioni continuano a scoprire i suoni unici del progressive rock e a riprodurli.
Esaminando i miti, le leggende, le mille opinioni che circondano il genere, Mike Barnes analizza, con stile accattivante e divertente, le condizioni e gli atteggiamenti culturali che hanno alimentato e sono stati a loro volta influenzati da questo straordinario fenomeno musicale, fornendo un’immagine vivida e colorata degli anni Settanta. Un racconto che delinea la storia e le musiche di band come Genesis, Jethro Tull, Pink Floyd, King Crimson, Yes e di personaggi del calibro di Mike Oldfield, non limitandosi solo ai nomi più conosciuti, ma approfondendo anche quelli meno noti come Egg, Henry Cow, Curved Air e molti altri.
Un libro documentato e ricco di testimonianze di prima mano di musicisti, protagonisti del music business, addetti ai lavori, giornalisti, dj, e persino di alcuni fan!
"Quando il prog rock era agli inizi non c’erano molte differenze tra
un tipo di musica e l’altro. Finivi nel mucchio insieme a chiunque altro,
dai Pink Floyd fino agli Hawkwind passando per i Free.
Non esisteva nessuna categoria, non esisteva nemmeno il prog.
C’eravamo dentro tutti insieme".
– Mike Oldfield
"Il prog è tutta questione di influenze che si mescolano tra loro
in modo indescrivibile – il folk, il blues, il rock, il jazz, la classica,
nel mio caso persino il flamenco – ma senza mai dominare le une sulle altre".
– Steve Howe
"I giovani si chiedono di cosa hanno bisogno, cosa conta davvero.
Ecco, a quel tempo la risposta era ‘la musica’.
Se volevi cambiare il mondo dovevi fare rock.
Era così che la vedevamo. Ed era vero: la musica cambiò
il mondo di un’intera generazione. Io sono apolitico,
ma nel 1969 essere a tutti gli effetti un capellone
che suonava rock era di per sé una dichiarazione politica".
– Robert Fripp
Una musica creata da giovani che vola verso nuovi orizzonti emotivi e tecnici, compiendo una sintesi unica tra rock, jazz, folk, musica classica e altri stili.
Nel suo periodo di massimo splendore aveva una base di fan ampia e devota e, sebbene la scena si sia in seguito frammentata, le più grandi band dell’epoca hanno goduto di un successo internazionale per tantissimi anni. Ancora oggi, le nuove generazioni continuano a scoprire i suoni unici del progressive rock e a riprodurli.
Esaminando i miti, le leggende, le mille opinioni che circondano il genere, Mike Barnes analizza, con stile accattivante e divertente, le condizioni e gli atteggiamenti culturali che hanno alimentato e sono stati a loro volta influenzati da questo straordinario fenomeno musicale, fornendo un’immagine vivida e colorata degli anni Settanta. Un racconto che delinea la storia e le musiche di band come Genesis, Jethro Tull, Pink Floyd, King Crimson, Yes e di personaggi del calibro di Mike Oldfield, non limitandosi solo ai nomi più conosciuti, ma approfondendo anche quelli meno noti come Egg, Henry Cow, Curved Air e molti altri.
Un libro documentato e ricco di testimonianze di prima mano di musicisti, protagonisti del music business, addetti ai lavori, giornalisti, dj, e persino di alcuni fan!
"Quando il prog rock era agli inizi non c’erano molte differenze tra
un tipo di musica e l’altro. Finivi nel mucchio insieme a chiunque altro,
dai Pink Floyd fino agli Hawkwind passando per i Free.
Non esisteva nessuna categoria, non esisteva nemmeno il prog.
C’eravamo dentro tutti insieme".
– Mike Oldfield
"Il prog è tutta questione di influenze che si mescolano tra loro
in modo indescrivibile – il folk, il blues, il rock, il jazz, la classica,
nel mio caso persino il flamenco – ma senza mai dominare le une sulle altre".
– Steve Howe
"I giovani si chiedono di cosa hanno bisogno, cosa conta davvero.
Ecco, a quel tempo la risposta era ‘la musica’.
Se volevi cambiare il mondo dovevi fare rock.
Era così che la vedevamo. Ed era vero: la musica cambiò
il mondo di un’intera generazione. Io sono apolitico,
ma nel 1969 essere a tutti gli effetti un capellone
che suonava rock era di per sé una dichiarazione politica".
– Robert Fripp
volume illustrato
Collana: OMu - Odoya Musica
Numero di collana: 44
Isbn: 978-88-6288-661-1
Pagine: 720
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 2021
Autore:
Mike Barnes
Traduzione:
Irene Micheli Amodeo
Introduzione
Altre canzoni su hobbit e stregoni
1. It’s All Too Beautiful
La psichedelia e la psiche britannica
2. Notes from the Underground
3. L’episodio di Hyde Park
King Crimson (parte prima)
4. La corsa per il 1974
King Crimson (parte seconda)
5. Variazioni orchestrali 1967-1974
6. Suburban Spacemen
Pink Floyd
7. And Did Those Feet…
Signore e signori, i Lemerpal, Aker & Son
8. Kick Out the Jams to Jerusalem
Genesis
9. Swings and Roundabout
Yes
10. Stand Up and Be Counted
Jethro Tull
11. Da un sussurro a un grido (passando per i fari)
Van Der Graaf Generator
12. «Plus… Tubular Bells!»
Mike Oldfield & la Virgin Records
13. Sock in Opposition
Henry Cow
14. Knights in Beige Terylene on Acid
Moody Blues
15. The Moody Poor Man’s Blues
Barclay James Harvest e Renaissance
16. Divertimento n. 1: note sulla droga
17. In Search of Space
Arthur Brown e Kingdom Come
18. Nel Giardino d’Inghilterra: la nascita della Scena di Canterbury
19. Can a Wyatt Man Sing the Blues?
Gli album Rock Bottom & Ruth Is Stranger than Richard
20. Il pellegrinaggio del cristiano
Caravan
21. Counting out Time
Egg
22. Tutte le strade portano a Homerton
Hatfield and the North e National Health
23. Il blues del “ciò che facevo era troppo semplice per loro e quel che facevano loro era troppo complicato per me”
Kevin Ayers e i Soft Machine dell’era post-Wyatt
24. Divertimento n. 2: note sulla moda e sul tribalismo giovanile
25. Le Supernove del Surrey
Breve storia dei Gracious
26. What’s Sauce for the Goose
Camel
27. I cosiddetti giornalisti
Il rock anni Settanta nei media
28. Divertimento n. 3: note sugli strambi stranieri
29. A Jazzy Collection of Antiques, Curios and Battered Ornaments
Colosseum, Greenslade, Pete Brown e Centipede
30. All You Need to Do Is Sit Back and Acquire the Taste
Gentle Giant
31. Ray Charles: il Padrino del Progressive?
Procol Harum, Traffic e Family
32. Come All Ye Rolling Minstrels
Il folk rock degli anni Settanta
33. Divertimento n. 4: note su “quello”
34. She’s a Rainbow
Sonja Kristina e Curved Air
35. The Cats in the Grove
Hawkwind, Quintessence, Third Ear Band e la scena freak di Ladbroke Grove/Notting Hill
36. Divertimento n. 5: note sulla politica
37. Electrick Gypsies
Steve Hillage e Gong
38. The Art School Dance Goes on Forever
Brian Eno, Roxy Music, Quiet Sun e 801
39. Divertimento n. 6: note sui festival
40. 1974: il punto di non ritorno
41. There’s Gonna Be a Storm
Il punk britannico
42. The End of the Century
Ringraziamenti
Note ai capitoli
Bibliografia
Indice dei nomi
Altre canzoni su hobbit e stregoni
1. It’s All Too Beautiful
La psichedelia e la psiche britannica
2. Notes from the Underground
3. L’episodio di Hyde Park
King Crimson (parte prima)
4. La corsa per il 1974
King Crimson (parte seconda)
5. Variazioni orchestrali 1967-1974
6. Suburban Spacemen
Pink Floyd
7. And Did Those Feet…
Signore e signori, i Lemerpal, Aker & Son
8. Kick Out the Jams to Jerusalem
Genesis
9. Swings and Roundabout
Yes
10. Stand Up and Be Counted
Jethro Tull
11. Da un sussurro a un grido (passando per i fari)
Van Der Graaf Generator
12. «Plus… Tubular Bells!»
Mike Oldfield & la Virgin Records
13. Sock in Opposition
Henry Cow
14. Knights in Beige Terylene on Acid
Moody Blues
15. The Moody Poor Man’s Blues
Barclay James Harvest e Renaissance
16. Divertimento n. 1: note sulla droga
17. In Search of Space
Arthur Brown e Kingdom Come
18. Nel Giardino d’Inghilterra: la nascita della Scena di Canterbury
19. Can a Wyatt Man Sing the Blues?
Gli album Rock Bottom & Ruth Is Stranger than Richard
20. Il pellegrinaggio del cristiano
Caravan
21. Counting out Time
Egg
22. Tutte le strade portano a Homerton
Hatfield and the North e National Health
23. Il blues del “ciò che facevo era troppo semplice per loro e quel che facevano loro era troppo complicato per me”
Kevin Ayers e i Soft Machine dell’era post-Wyatt
24. Divertimento n. 2: note sulla moda e sul tribalismo giovanile
25. Le Supernove del Surrey
Breve storia dei Gracious
26. What’s Sauce for the Goose
Camel
27. I cosiddetti giornalisti
Il rock anni Settanta nei media
28. Divertimento n. 3: note sugli strambi stranieri
29. A Jazzy Collection of Antiques, Curios and Battered Ornaments
Colosseum, Greenslade, Pete Brown e Centipede
30. All You Need to Do Is Sit Back and Acquire the Taste
Gentle Giant
31. Ray Charles: il Padrino del Progressive?
Procol Harum, Traffic e Family
32. Come All Ye Rolling Minstrels
Il folk rock degli anni Settanta
33. Divertimento n. 4: note su “quello”
34. She’s a Rainbow
Sonja Kristina e Curved Air
35. The Cats in the Grove
Hawkwind, Quintessence, Third Ear Band e la scena freak di Ladbroke Grove/Notting Hill
36. Divertimento n. 5: note sulla politica
37. Electrick Gypsies
Steve Hillage e Gong
38. The Art School Dance Goes on Forever
Brian Eno, Roxy Music, Quiet Sun e 801
39. Divertimento n. 6: note sui festival
40. 1974: il punto di non ritorno
41. There’s Gonna Be a Storm
Il punk britannico
42. The End of the Century
Ringraziamenti
Note ai capitoli
Bibliografia
Indice dei nomi
Mike Barnes
giornalista, autore, conduttore televisivo e batterista, scrive regolarmente per le riviste musicali MOJO, The Wire e Prog. Oltre alla Storia del Progressive Rock è autore di una celebre biografia di Captain Beefheart, iniziata nel 1996 ma pubblicata nel 2000 dopo aver giurato che non avrebbe tagliato i capelli fino a quando non fosse stata completata.
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