The Gloaming
I Radiohead e il crepuscolo del rock
Stefano Solventi
The Gloaming
I Radiohead e il crepuscolo del rock
Stefano Solventi
È passato un quarto di secolo da Pablo Honey, l’album d’esordio dei Radiohead. Venticinque anni in cui Thom Yorke e compagni si sono spostati in avanti, di lato e altrove, all’incessante ricerca della forma sonora più adatta a raccontare lo spirito del momento. Attorno a loro, assieme a loro, il mondo è cambiato in profondità, stravolgendo abitudini e forme mentali consolidate, a partire dagli obiettivi e dalla natura stessa del rock.
Due evoluzioni, del rock e della band di Oxford, che messe in prospettiva appaiono stranamente armoniche, sincronizzate. Come se l’una fosse il canovaccio e l’altra il narratore di un racconto sinistro e crepuscolare. Disimpegnandosi tra distacco analitico e il trasporto dell’appassionato, incrociando avvenimenti storici, eventi culturali e innovazioni tecnologiche, Stefano Solventi segue disco dopo disco la carriera dei Radiohead, con l’obiettivo di raccontare anche la parabola del rock, dai fasti degli anni Novanta alla controversa crisi contemporanea. Un filo logico e cronologico che prende atto della posizione più defilata del rock rispetto all’immaginario collettivo, ma evita di cadere nella trappola sensazionalistica che recita "il rock è morto".
"Quando diventerò re sarete messi al muro per primi voi e le vostre opinioni
che non contano nulla. Sta arrivando l’era glaciale."
– Radiohead, Paranoid Android –
"Le case discografiche ormai da anni pensano solo a breve scadenza,
questo ha ucciso l’industria, insieme a una totale mancanza di tolleranza
e di rispetto per il lavoro e la crescita dell’artista."
– Thom Yorke, intervista per XL, 2008 –
"La musica è una pellicola che indossiamo per attraversare il mondo,
per isolarci e appartenere, un segno – fisicamente rappresentato
dalla cuffia – del bisogno di stare nella bolla mentre viviamo tra gli altri."
– Stefano Solventi –
"La differenza tra fare The Bends e Ok Computer era che non ci sentivamo responsabili,
potevamo fare qualsiasi cosa, scegliere qualsiasi angolazione,
e non era rilevante, non importava, perché nessuno stava guardando.
So che sembra strano, ma lo senti anche nei grandi dischi dei Beatles,
senti che a loro non importava. Ecco, questo è scrivere canzoni".
– Thom Yorke, intervista per Now Magazine, 1997 –
Stefano Solventi
Stefano Solventi, classe 1969, collabora da anni con Il Mucchio Selvaggio e Sentireascoltare.com. Per Odoya ha pubblicato il saggio biografico PJ Harvey. Musiche maschere vita (2009). È inoltre autore dei romanzi La meccanica delle ombre (Cicorivolta, 2015) e Nastri (Eretica, 2017). Cura il blog pensierosecondario.wordpress.com
Assaggi, errori, desideri. E agguati.
1985-1993
Salamandra, Fukuyama, On A Friday, piombo, Drill, Gandhi, Manic Hedgehog, Talking Heads, Kurt Cobain, Pixies, Guns N’ Roses, Slint, Massive Attack, U2, Pablo Honey, Warp, eccetera.
Interludio: 1994
Fucile, unplugged, Soundgarden, Pearl Jam, Grant Lee Buffalo, REM, lo-fi, Beck, hip hop, indie rock, Jeff Buckley, britpop, Bristol, Eels, cellulare, SMS, CD, DVD, Warp, post-rock, distopia, special price, eccetera.
1995: The Bends
Polmone d’acciaio, prigione, Nigel Godrich, embolia gassosa, nuovi U2, Xerox, Strange Days, unplugged, compresenza, millennio, eccetera.
Interludio: 1995-1997
Cinematico, vitalità, consolidamento, Smashing Pumpkins, crepuscolo, Schengen, terremoto, Cecità, conflitto, inadeguatezza, periferia, 20 miliardi, scouting, masterizzatore, eccetera.
1997: Ok Computer
Palasport, emergenza, tempismo, distacco, Dolly, SMS, informatizzazione, Hale-Bopp, Heaven’s Gate, Douglas Adams, Pop, Chomsky, Macintosh LC II, Stephen Hawking, pilota automatico, respirare, Morricone, vicinanza, eccetera.
Interludio: 1997-1999
Titanic, riot grrrl, orientamento, No Code, scossa, epilogo, avvitarsi, industria, free party, metamfetamina, divertimentifici, auto-tune, plastica, highways, porno, Napster, assalto alla diligenza, eccetera.
2000-2001: Kid A/Amnesiac
Deviazione, Zooropa, underground, Wim Wenders, singolarità, in trappola, Warp, dubstep, Esbjörn Svensson Trio, Mark Rothko, antropocene, senescenza, The Sophtware Slump, leak, album doppio, eccetera.
Interludio: 2000-2002
11 settembre, turning point, tempo reale, Karlheinz Stockhausen, NAM, glitch, Belle And Sebastian, marginalità, popolo, codificazione, ground zero, The Strokes, iPod, webzine, emul-rock, eccetera.
2003: Hail to the Thief
Nigergate, antrace, Big Brother, elettricità, Chicken Little, The Books, paternità, effetti collaterali, sottotitoli, crepuscolo, post-verità, eccetera.
Interludio: 2003-2006
Gigabyte, baldoria, Myspace, earbuds, Katrina, prewar folk, stimmate, Bodysong, implosione, Youtube, The Eraser, leak, eccetera.
2007: In Rainbows
Pick your price, 5 euro, possesso, distrazione, ultracorpi, tracklist, cut-up, VHS, vorticare, album, eccetera.
Interludio: 2007-2010
iPhone, streaming, gadget, Bittersweet Distractors, citazionismo, Arcade Fire, TV On The Radio, Sufjan Stevens, solco, onnipresenza, Lehman Brothers, neo-verità, Cablegate, Harry Patch, eccetera.
2011: The King of Limbs
Arto fantasma, massa critica, “rock”, Biophilia, Familial, patchwork, Savemake, fiore di loto, King of Wands, fermo immagine, SuperCollider, eccetera.
2012-2016: Amok/A Moon Shaped Pool
Dance, caos, appeal, nicchia, raptus, iceberg, “Beyoncé”, Polyfauna, fluidità, Songs Of Innocence, Business Process Reengineering, VS. Spotify, Blackstar, vecchiaia, oceano, bossanova, eccetera.
Postludio: 2017 – ∞
Intangibilità, token, portabilità, pellicola, Zappa, precarietà, Strategie Oblique, comfort zone, playlist-pop, Nobel, frattura, pulsazione, eccetera.
Exit
Ringraziamenti
Bibliografia
Indice dei nomi
Altri libri di Stefano Solventi
È passato un quarto di secolo da Pablo Honey, l’album d’esordio dei Radiohead. Venticinque anni in cui Thom Yorke e compagni si sono spostati in avanti, di lato e altrove, all’incessante ricerca della forma sonora più adatta a raccontare lo spirito del momento. Attorno a loro, assieme a loro, il mondo è cambiato in profondità, stravolgendo abitudini e forme mentali consolidate, a partire dagli obiettivi e dalla natura stessa del rock.
Due evoluzioni, del rock e della band di Oxford, che messe in prospettiva appaiono stranamente armoniche, sincronizzate. Come se l’una fosse il canovaccio e l’altra il narratore di un racconto sinistro e crepuscolare. Disimpegnandosi tra distacco analitico e il trasporto dell’appassionato, incrociando avvenimenti storici, eventi culturali e innovazioni tecnologiche, Stefano Solventi segue disco dopo disco la carriera dei Radiohead, con l’obiettivo di raccontare anche la parabola del rock, dai fasti degli anni Novanta alla controversa crisi contemporanea. Un filo logico e cronologico che prende atto della posizione più defilata del rock rispetto all’immaginario collettivo, ma evita di cadere nella trappola sensazionalistica che recita "il rock è morto".
"Quando diventerò re sarete messi al muro per primi voi e le vostre opinioni
che non contano nulla. Sta arrivando l’era glaciale."
– Radiohead, Paranoid Android –
"Le case discografiche ormai da anni pensano solo a breve scadenza,
questo ha ucciso l’industria, insieme a una totale mancanza di tolleranza
e di rispetto per il lavoro e la crescita dell’artista."
– Thom Yorke, intervista per XL, 2008 –
"La musica è una pellicola che indossiamo per attraversare il mondo,
per isolarci e appartenere, un segno – fisicamente rappresentato
dalla cuffia – del bisogno di stare nella bolla mentre viviamo tra gli altri."
– Stefano Solventi –
"La differenza tra fare The Bends e Ok Computer era che non ci sentivamo responsabili,
potevamo fare qualsiasi cosa, scegliere qualsiasi angolazione,
e non era rilevante, non importava, perché nessuno stava guardando.
So che sembra strano, ma lo senti anche nei grandi dischi dei Beatles,
senti che a loro non importava. Ecco, questo è scrivere canzoni".
– Thom Yorke, intervista per Now Magazine, 1997 –
Assaggi, errori, desideri. E agguati.
1985-1993
Salamandra, Fukuyama, On A Friday, piombo, Drill, Gandhi, Manic Hedgehog, Talking Heads, Kurt Cobain, Pixies, Guns N’ Roses, Slint, Massive Attack, U2, Pablo Honey, Warp, eccetera.
Interludio: 1994
Fucile, unplugged, Soundgarden, Pearl Jam, Grant Lee Buffalo, REM, lo-fi, Beck, hip hop, indie rock, Jeff Buckley, britpop, Bristol, Eels, cellulare, SMS, CD, DVD, Warp, post-rock, distopia, special price, eccetera.
1995: The Bends
Polmone d’acciaio, prigione, Nigel Godrich, embolia gassosa, nuovi U2, Xerox, Strange Days, unplugged, compresenza, millennio, eccetera.
Interludio: 1995-1997
Cinematico, vitalità, consolidamento, Smashing Pumpkins, crepuscolo, Schengen, terremoto, Cecità, conflitto, inadeguatezza, periferia, 20 miliardi, scouting, masterizzatore, eccetera.
1997: Ok Computer
Palasport, emergenza, tempismo, distacco, Dolly, SMS, informatizzazione, Hale-Bopp, Heaven’s Gate, Douglas Adams, Pop, Chomsky, Macintosh LC II, Stephen Hawking, pilota automatico, respirare, Morricone, vicinanza, eccetera.
Interludio: 1997-1999
Titanic, riot grrrl, orientamento, No Code, scossa, epilogo, avvitarsi, industria, free party, metamfetamina, divertimentifici, auto-tune, plastica, highways, porno, Napster, assalto alla diligenza, eccetera.
2000-2001: Kid A/Amnesiac
Deviazione, Zooropa, underground, Wim Wenders, singolarità, in trappola, Warp, dubstep, Esbjörn Svensson Trio, Mark Rothko, antropocene, senescenza, The Sophtware Slump, leak, album doppio, eccetera.
Interludio: 2000-2002
11 settembre, turning point, tempo reale, Karlheinz Stockhausen, NAM, glitch, Belle And Sebastian, marginalità, popolo, codificazione, ground zero, The Strokes, iPod, webzine, emul-rock, eccetera.
2003: Hail to the Thief
Nigergate, antrace, Big Brother, elettricità, Chicken Little, The Books, paternità, effetti collaterali, sottotitoli, crepuscolo, post-verità, eccetera.
Interludio: 2003-2006
Gigabyte, baldoria, Myspace, earbuds, Katrina, prewar folk, stimmate, Bodysong, implosione, Youtube, The Eraser, leak, eccetera.
2007: In Rainbows
Pick your price, 5 euro, possesso, distrazione, ultracorpi, tracklist, cut-up, VHS, vorticare, album, eccetera.
Interludio: 2007-2010
iPhone, streaming, gadget, Bittersweet Distractors, citazionismo, Arcade Fire, TV On The Radio, Sufjan Stevens, solco, onnipresenza, Lehman Brothers, neo-verità, Cablegate, Harry Patch, eccetera.
2011: The King of Limbs
Arto fantasma, massa critica, “rock”, Biophilia, Familial, patchwork, Savemake, fiore di loto, King of Wands, fermo immagine, SuperCollider, eccetera.
2012-2016: Amok/A Moon Shaped Pool
Dance, caos, appeal, nicchia, raptus, iceberg, “Beyoncé”, Polyfauna, fluidità, Songs Of Innocence, Business Process Reengineering, VS. Spotify, Blackstar, vecchiaia, oceano, bossanova, eccetera.
Postludio: 2017 – ∞
Intangibilità, token, portabilità, pellicola, Zappa, precarietà, Strategie Oblique, comfort zone, playlist-pop, Nobel, frattura, pulsazione, eccetera.
Exit
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Bibliografia
Indice dei nomi
Stefano Solventi
Stefano Solventi, classe 1969, collabora da anni con Il Mucchio Selvaggio e Sentireascoltare.com. Per Odoya ha pubblicato il saggio biografico PJ Harvey. Musiche maschere vita (2009). È inoltre autore dei romanzi La meccanica delle ombre (Cicorivolta, 2015) e Nastri (Eretica, 2017). Cura il blog pensierosecondario.wordpress.com
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