
Isbn: 978-88-6288-797-7
Pagine: 224
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 14.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 31/03/2023
Autore:
Jack Halberstam
Traduzione:
Alberto Milazzo

Trans*
Un saggio insolito sulla variabilità di genere
Jack Halberstam
Trans*
Un saggio insolito sulla variabilità di genere
Jack Halberstam
sconto
5%
15,20€
16,00€
Nell’ultimo decennio le discussioni pubbliche
sulle questioni transgender sono aumentate
in modo esponenziale. Ciò che una volta
era considerato un disturbo o addirittura una
sfortuna è diventato un’articolazione accettata
dell’embodiment di genere, nonché un
nuovo spazio per l’attivismo e il riconoscimento
politico. Eppure a una maggiore visibilità
si è accompagnata anche una grande
regolamentazione, che non sempre è andata
a favore delle persone trans*.
In che modo un’identità stigmatizzata è diventata così centrale nelle articolazioni del sé? E ha senso introdurre nuovi sistemi di regolamentazione se poi la struttura stessa della società rimane immutata?
Proprio per questo Halberstam decide di usare il termine trans*, affiancato dall’asterisco: per mettere in discussione tutte le modalità di embodiment di genere, nel tentativo di arrivare a una concezione del corpo non fissa ma in divenire, inclusiva di tutte quelle identità che non si riconoscono in nessuna etichetta o categoria, proprio perché fluide e in continua trasformazione, oltre ogni norma. In questo libro, Jack Halberstam racconta la differenza. La differenza fra i trans* del passato e le nuove generazioni, fra i trans* “privilegiati” (bianchi e benestanti) e le esperienze queer nelle comunità nere e latinoamericane, nei meandri della medicalizzazione, patologizzazione e chirurgia, negli approcci nei confronti dei bambini gender-variant, alla ricerca di una strada verso un futuro non-gender, gender-optional o gender-queer.
/transi'tsjone/ – Passaggio nel quale si altera una condizione di approssimativo equilibrio per dare luogo a una nuova condizione di equilibrio.
In che modo un’identità stigmatizzata è diventata così centrale nelle articolazioni del sé? E ha senso introdurre nuovi sistemi di regolamentazione se poi la struttura stessa della società rimane immutata?
Proprio per questo Halberstam decide di usare il termine trans*, affiancato dall’asterisco: per mettere in discussione tutte le modalità di embodiment di genere, nel tentativo di arrivare a una concezione del corpo non fissa ma in divenire, inclusiva di tutte quelle identità che non si riconoscono in nessuna etichetta o categoria, proprio perché fluide e in continua trasformazione, oltre ogni norma. In questo libro, Jack Halberstam racconta la differenza. La differenza fra i trans* del passato e le nuove generazioni, fra i trans* “privilegiati” (bianchi e benestanti) e le esperienze queer nelle comunità nere e latinoamericane, nei meandri della medicalizzazione, patologizzazione e chirurgia, negli approcci nei confronti dei bambini gender-variant, alla ricerca di una strada verso un futuro non-gender, gender-optional o gender-queer.
/transi'tsjone/ – Passaggio nel quale si altera una condizione di approssimativo equilibrio per dare luogo a una nuova condizione di equilibrio.
Jack Halberstam
È direttore dell’Institute for Research on Women, Gender & Sexuality della Columbia University, dove insegna anche Letteratura inglese e comparata.Tra le sue pubblicazioni apparse in Italia: Maschilità senza uomini (ETS 2010), Gaga Feminism (Asterisco Edizioni 2021), L’arte queer del fallimento (minimum fax 2022).
Panoramica
UNO
Trans*. Cosa c’è dietro a un nome?
DUE
Costruire corpi trans*
TRE
Diventare trans*
QUATTRO
Generazioni trans*
CINQUE
Rappresentazione trans*
SEI
Femminismi trans*
CONCLUSIONI
Fare e disfare corpi
Ringraziamenti
Sui pronomi
Note
Bibliografia
UNO
Trans*. Cosa c’è dietro a un nome?
DUE
Costruire corpi trans*
TRE
Diventare trans*
QUATTRO
Generazioni trans*
CINQUE
Rappresentazione trans*
SEI
Femminismi trans*
CONCLUSIONI
Fare e disfare corpi
Ringraziamenti
Sui pronomi
Note
Bibliografia
Nell’ultimo decennio le discussioni pubbliche
sulle questioni transgender sono aumentate
in modo esponenziale. Ciò che una volta
era considerato un disturbo o addirittura una
sfortuna è diventato un’articolazione accettata
dell’embodiment di genere, nonché un
nuovo spazio per l’attivismo e il riconoscimento
politico. Eppure a una maggiore visibilità
si è accompagnata anche una grande
regolamentazione, che non sempre è andata
a favore delle persone trans*.
In che modo un’identità stigmatizzata è diventata così centrale nelle articolazioni del sé? E ha senso introdurre nuovi sistemi di regolamentazione se poi la struttura stessa della società rimane immutata?
Proprio per questo Halberstam decide di usare il termine trans*, affiancato dall’asterisco: per mettere in discussione tutte le modalità di embodiment di genere, nel tentativo di arrivare a una concezione del corpo non fissa ma in divenire, inclusiva di tutte quelle identità che non si riconoscono in nessuna etichetta o categoria, proprio perché fluide e in continua trasformazione, oltre ogni norma. In questo libro, Jack Halberstam racconta la differenza. La differenza fra i trans* del passato e le nuove generazioni, fra i trans* “privilegiati” (bianchi e benestanti) e le esperienze queer nelle comunità nere e latinoamericane, nei meandri della medicalizzazione, patologizzazione e chirurgia, negli approcci nei confronti dei bambini gender-variant, alla ricerca di una strada verso un futuro non-gender, gender-optional o gender-queer.
/transi'tsjone/ – Passaggio nel quale si altera una condizione di approssimativo equilibrio per dare luogo a una nuova condizione di equilibrio.
In che modo un’identità stigmatizzata è diventata così centrale nelle articolazioni del sé? E ha senso introdurre nuovi sistemi di regolamentazione se poi la struttura stessa della società rimane immutata?
Proprio per questo Halberstam decide di usare il termine trans*, affiancato dall’asterisco: per mettere in discussione tutte le modalità di embodiment di genere, nel tentativo di arrivare a una concezione del corpo non fissa ma in divenire, inclusiva di tutte quelle identità che non si riconoscono in nessuna etichetta o categoria, proprio perché fluide e in continua trasformazione, oltre ogni norma. In questo libro, Jack Halberstam racconta la differenza. La differenza fra i trans* del passato e le nuove generazioni, fra i trans* “privilegiati” (bianchi e benestanti) e le esperienze queer nelle comunità nere e latinoamericane, nei meandri della medicalizzazione, patologizzazione e chirurgia, negli approcci nei confronti dei bambini gender-variant, alla ricerca di una strada verso un futuro non-gender, gender-optional o gender-queer.
/transi'tsjone/ – Passaggio nel quale si altera una condizione di approssimativo equilibrio per dare luogo a una nuova condizione di equilibrio.
Isbn: 978-88-6288-797-7
Pagine: 224
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 14.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 31/03/2023
Autore:
Jack Halberstam
Traduzione:
Alberto Milazzo
Panoramica
UNO
Trans*. Cosa c’è dietro a un nome?
DUE
Costruire corpi trans*
TRE
Diventare trans*
QUATTRO
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CINQUE
Rappresentazione trans*
SEI
Femminismi trans*
CONCLUSIONI
Fare e disfare corpi
Ringraziamenti
Sui pronomi
Note
Bibliografia
UNO
Trans*. Cosa c’è dietro a un nome?
DUE
Costruire corpi trans*
TRE
Diventare trans*
QUATTRO
Generazioni trans*
CINQUE
Rappresentazione trans*
SEI
Femminismi trans*
CONCLUSIONI
Fare e disfare corpi
Ringraziamenti
Sui pronomi
Note
Bibliografia
Jack Halberstam
È direttore dell’Institute for Research on Women, Gender & Sexuality della Columbia University, dove insegna anche Letteratura inglese e comparata.Tra le sue pubblicazioni apparse in Italia: Maschilità senza uomini (ETS 2010), Gaga Feminism (Asterisco Edizioni 2021), L’arte queer del fallimento (minimum fax 2022).
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