

L'Antimaschio
Critica dell’incoscienza maschile
L'Antimaschio
Critica dell’incoscienza maschile
Se è vero che occuparsi di certe questioni non era certo appannaggio di isolate avanguardie nel fermento rivoluzionario attorno al 1977, anno della prima pubblicazione dell’Antimaschio, rimane senza precedenti che a farlo siano stati in questo caso gruppi di soli uomini decisi a impegnarsi in pratiche di autocoscienza. Scopo di tali gruppi era quello di «mettere in crisi il ruolo maschile», nella consapevolezza che ciò «vuol dire inevitabilmente scavarsi dolorosamente dentro», iniziando a dare un nome ai propri privilegi, misurando il proprio grado di complicità a un sistema oppressivo che non manca, in ultima istanza, di opprimere i suoi stessi perpetratori, ovvero i maschi.
L’attualità delle riflessioni contenute in questo volume sembra non compromessa dai suoi quasi cinquant’anni, soprattutto alla luce del dibattitto relativo alla recrudescenza della violenza maschile e dei femminicidi, al tema della mascolinità tossica e del rapporto tra il sesso e il genere nel suo formarsi culturalmente in una società ancora fortemente patriarcale. Una riflessione capace non solo di dialogare tempestivamente con i femminismi contemporanei e le rivendicazioni delle comunità LGBTQ+, ma anche con i cosiddetti Masculinity Studies, un campo di ricerca fiorente nell’ambito dei più vasti Gender Studies. In questo senso, come non mancano di valorizzare i due saggi inediti che introducono questa nuova edizione, L’Antimaschio assume il valore di una «genealogia culturale» preziosa, forse necessaria, alle lotte e alle istanze trasformative del presente.
“Potrei, potremmo, portare un’infinità di giustificazioni di come il potere, l’educazione impostaci, la religione, ci abbiano negato e ci costringano ancora tutt’oggi a subire questa repressione sessuale, ma non sono scuse che cerco, come non cerco commiserazione”.
“Perché ogni donna, cioè tutte le donne, passando attraverso tutta la merda che chiamiamo linguaggio, è la creatrice della ‘nostra’ coscienza di uomini. Il movimento di liberazione delle donne non libererà gli uomini, libererà le donne. Noi uomini saremo costretti a diventare un nuovo tipo di maschio”.
“In realtà innamorarsi vuol dire mettere addosso a una persona dei cartelli attaccati con gli spilli con su scritto quello che tu vorresti lei fosse. E poi lei si ribella a questo, e viene fuori che tu non vuoi stare con lei, ma con la tua immagine di lei”.
Prefazione di Giuseppe Burgio
Roots & Routes. Perché leggere scritti di 50 anni fa?
Introduzione di Daniele Bassi
Divenire antimaschi
L’Antimaschio e la crisi degli uomini
Uomo, donna, razza e classe
Liberazione (sessuale) maschile
Quale potere? Porre fine alla violenza e disertare il patriarcato
Note
L’ANTIMASCHIO
Prefazione
Introduzione
I figli del lupo
Se otto ore vi sembran poche, a noi non ce ne frega niente
Il “Maschio di movimento”
Un salto nel buio è preferibile a un tuffo nella merda?
Il maschio, questo sconosciuto
La famiglia: un’officina di cadaveri decentemente funzionanti
Le pene del pene
Gabbia di leoni o gabbia di matti?
Premessa alla parte antologica
Stati Uniti
Russ Rueger. Il movimento maschile nel 1974
Bob Mast. Obbiettivo: cambiare rotta
Il collettivo maschile di Berkeley
Bob Lamm …E una nota di precauzione
Uomini contro l’insensibilità
Revolutionary Effeminism
Storia • Rapporti con i movimenti femministi • Gay liberation • Sessualità • Travestimento o eonismo • Sadomasochismo • Liberazione maschile • Conclusioni
Steve Dansky, John Koebel, Kenneth Pitchford
Il manifesto degli effeminists • Principi dell’effeminism rivoluzionario
Jack Sawyer. Sulla politica della Liberazione Maschile
Sulla politica di Jack Sawyer • Oh, fratello
Noel Tepper. La presa di coscienza
A proposito di quel problema
Non sciovinista; non passivo
Sinistra Maschilista
Facendo l’amore con me stesso
Sulla castrazione e sulla liberazione
Bisessuale
L’identificazione con gli oppressori
Michael Strange. Istruzioni per i papà
La vita nell’esercito
Inghilterra
John Stoltenberg. Rifiuto di essere uomo
Il gruppo maschile di Islington
Me o me, chi sono io?
Click
La devianza è l’unico modo per andare avanti
E da qui dove andiamo?
Una reazione alla conferenza di Londra: Liberazione degli Uomini e Uomini Contro il Sessismo
John Walton. Sessismo e i nostri atteggiamenti nei confronti del Movimento Femminista
Un modello di anti-suffragetto
Germania
Gruppo di Aachen
Presenti: Klaus, Ajo, Dietmar, Frank, Thomas, Schorch, Christoph, Nic, Franz • Fine di un sogno • Parliamo di contraccezione e del perché non ci teniamo più così tanto a infilarlo dentro • C’era una volta un gruppo… – le mie esperienze
Gruppo maschile di Kiel
Formazione del gruppo, scopi, motivazioni • Pratica di gruppo, difficoltà, passi in avanti
Un gruppo maschile di Francoforte
Morte al Patriarcal-Fascismo – evviva l’uomo
Italia
Un modo per non far finta di essere sani
Uomini è bello?
Pianeta uomo
Pianeta uomo: continua l’autocoscienza
Autocoscienza maschile?
La paura dell’amore
Note
Se è vero che occuparsi di certe questioni non era certo appannaggio di isolate avanguardie nel fermento rivoluzionario attorno al 1977, anno della prima pubblicazione dell’Antimaschio, rimane senza precedenti che a farlo siano stati in questo caso gruppi di soli uomini decisi a impegnarsi in pratiche di autocoscienza. Scopo di tali gruppi era quello di «mettere in crisi il ruolo maschile», nella consapevolezza che ciò «vuol dire inevitabilmente scavarsi dolorosamente dentro», iniziando a dare un nome ai propri privilegi, misurando il proprio grado di complicità a un sistema oppressivo che non manca, in ultima istanza, di opprimere i suoi stessi perpetratori, ovvero i maschi.
L’attualità delle riflessioni contenute in questo volume sembra non compromessa dai suoi quasi cinquant’anni, soprattutto alla luce del dibattitto relativo alla recrudescenza della violenza maschile e dei femminicidi, al tema della mascolinità tossica e del rapporto tra il sesso e il genere nel suo formarsi culturalmente in una società ancora fortemente patriarcale. Una riflessione capace non solo di dialogare tempestivamente con i femminismi contemporanei e le rivendicazioni delle comunità LGBTQ+, ma anche con i cosiddetti Masculinity Studies, un campo di ricerca fiorente nell’ambito dei più vasti Gender Studies. In questo senso, come non mancano di valorizzare i due saggi inediti che introducono questa nuova edizione, L’Antimaschio assume il valore di una «genealogia culturale» preziosa, forse necessaria, alle lotte e alle istanze trasformative del presente.
“Potrei, potremmo, portare un’infinità di giustificazioni di come il potere, l’educazione impostaci, la religione, ci abbiano negato e ci costringano ancora tutt’oggi a subire questa repressione sessuale, ma non sono scuse che cerco, come non cerco commiserazione”.
“Perché ogni donna, cioè tutte le donne, passando attraverso tutta la merda che chiamiamo linguaggio, è la creatrice della ‘nostra’ coscienza di uomini. Il movimento di liberazione delle donne non libererà gli uomini, libererà le donne. Noi uomini saremo costretti a diventare un nuovo tipo di maschio”.
“In realtà innamorarsi vuol dire mettere addosso a una persona dei cartelli attaccati con gli spilli con su scritto quello che tu vorresti lei fosse. E poi lei si ribella a questo, e viene fuori che tu non vuoi stare con lei, ma con la tua immagine di lei”.
Prefazione di Giuseppe Burgio
Roots & Routes. Perché leggere scritti di 50 anni fa?
Introduzione di Daniele Bassi
Divenire antimaschi
L’Antimaschio e la crisi degli uomini
Uomo, donna, razza e classe
Liberazione (sessuale) maschile
Quale potere? Porre fine alla violenza e disertare il patriarcato
Note
L’ANTIMASCHIO
Prefazione
Introduzione
I figli del lupo
Se otto ore vi sembran poche, a noi non ce ne frega niente
Il “Maschio di movimento”
Un salto nel buio è preferibile a un tuffo nella merda?
Il maschio, questo sconosciuto
La famiglia: un’officina di cadaveri decentemente funzionanti
Le pene del pene
Gabbia di leoni o gabbia di matti?
Premessa alla parte antologica
Stati Uniti
Russ Rueger. Il movimento maschile nel 1974
Bob Mast. Obbiettivo: cambiare rotta
Il collettivo maschile di Berkeley
Bob Lamm …E una nota di precauzione
Uomini contro l’insensibilità
Revolutionary Effeminism
Storia • Rapporti con i movimenti femministi • Gay liberation • Sessualità • Travestimento o eonismo • Sadomasochismo • Liberazione maschile • Conclusioni
Steve Dansky, John Koebel, Kenneth Pitchford
Il manifesto degli effeminists • Principi dell’effeminism rivoluzionario
Jack Sawyer. Sulla politica della Liberazione Maschile
Sulla politica di Jack Sawyer • Oh, fratello
Noel Tepper. La presa di coscienza
A proposito di quel problema
Non sciovinista; non passivo
Sinistra Maschilista
Facendo l’amore con me stesso
Sulla castrazione e sulla liberazione
Bisessuale
L’identificazione con gli oppressori
Michael Strange. Istruzioni per i papà
La vita nell’esercito
Inghilterra
John Stoltenberg. Rifiuto di essere uomo
Il gruppo maschile di Islington
Me o me, chi sono io?
Click
La devianza è l’unico modo per andare avanti
E da qui dove andiamo?
Una reazione alla conferenza di Londra: Liberazione degli Uomini e Uomini Contro il Sessismo
John Walton. Sessismo e i nostri atteggiamenti nei confronti del Movimento Femminista
Un modello di anti-suffragetto
Germania
Gruppo di Aachen
Presenti: Klaus, Ajo, Dietmar, Frank, Thomas, Schorch, Christoph, Nic, Franz • Fine di un sogno • Parliamo di contraccezione e del perché non ci teniamo più così tanto a infilarlo dentro • C’era una volta un gruppo… – le mie esperienze
Gruppo maschile di Kiel
Formazione del gruppo, scopi, motivazioni • Pratica di gruppo, difficoltà, passi in avanti
Un gruppo maschile di Francoforte
Morte al Patriarcal-Fascismo – evviva l’uomo
Italia
Un modo per non far finta di essere sani
Uomini è bello?
Pianeta uomo
Pianeta uomo: continua l’autocoscienza
Autocoscienza maschile?
La paura dell’amore
Note
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