

L'epopea dei Vichinghi
Rudolf Pörtner
L'epopea dei Vichinghi
Rudolf Pörtner
Vichinghi: i monaci cristiani ne hanno fatto degli esseri infernali, i cronisti conventuali hanno rappresentato le tribù nordiche come demoni e lupi mannari cercando i vocaboli giusti per descrivere la loro ferocia, la passione per la battaglia e il disprezzo per la vita tranquilla. Col tempo questi demoni divennero eroi nelle descrizioni germaniche, il freddo grigiore del Nord si tramutò in una nebbia mitologica. Qual è la verità?
Per certo sappiamo che costruirono le navi più resistenti e veloci del loro tempo, che idearono un fantastico scenario mitologico con una poetica fatta di complesse allusioni e grande rigore formale, che furono straordinari saccheggiatori di città, conventi, rocche e poderi, ma anche abili colonizzatori: aprirono la strada delle isole atlantiche, occuparono la Groenlandia e l’Islanda, misero piede sul suolo americano.
L’epopea dei vichinghi racconta un popolo non solo attraverso le battaglie e le guerre, ma ci porta direttamente nella società vichinga, nelle sue reazioni, concentrandosi su aspetti quali il ruolo della donna e dei figli, l’alimentazione, i rapporti tra consanguinei, la filosofia, la letteratura e l’arte.
I vichinghi erano di tutto un po’: contadini, esploratori e colonizzatori; audaci marinai e temuti guerrieri; pirati e commercianti; capaci artigiani e artisti di genio, individualisti crassi e spregiatori dello stato ma figli obbedienti al ceppo familiare. Un libro che rende giustizia alla poliedricità della vita e degli infiniti talenti di questo popolo; un dettagliato resoconto di quanto oggi sappiamo sul loro mondo così denso e contraddittorio.
Tutti gli amici e compagni della mia gioventù sono morti
e banchettano e brindano con gli Aesir nelle sale degli dei
mentre io, io sono rimasto solo, senza scopo.
Ecco perché ti imploro, signore.
Donami la possibilità di morire in onore in battaglia
e di raggiungere i miei amici nel Valhalla.
Rudolf Pörtner
Rudolph Pörtner è giornalista e scrittore tedesco, ha guadagnato una grande fama con saggi popolari di storia, sull’antichità romano-germanica, Vichinghi e Crociate. Curatore di una importante storia dell’archeologia in dieci volumi (con Hans Georg Niemeyer) e numerose antologie sulla vita quotidiana nel XX secolo. Nel 1974 ricevette il premio Ceram del Rheinisches Landesmuseum di Bonn, è stato insignito della Croce al merito federale nel 1985 e dell’Ordine al merito della Renania settentrionale Vestfalia nel 1990.
Premessa
Parte prima – Il fanale
1. Assalto a Lindisfarne
Parte seconda – Il panorama storico
2. La guerra coi Franchi
3. Assalto all’Europa
4. Partenza per Vinland
Parte terza – La società vichinga
5. «Credo solo nella mia forza»
6. La famiglia
7. Contadini, padrini e predoni
Parte quarta – La scena spirituale
8. I capi di Asgard
9. L’angelo della morte
10. Il grifone e il grande leone
Parte quinta – Gli elementi della vita
11. Il trono dei contadini
12. Ribollono le onde
13. I pazzi del rischio calcolato
Parte sesta – Il commercio
14. Affaristi e protagonisti
15. La Babilonia del Baltico
16. I mercanti di schiavi
Parte settima – Il finale
17. Il martello e la croce
Appendice – Le fonti
Le chiavi del mondo vichingo
Tabella cronologica
Bibliografia
Vichinghi: i monaci cristiani ne hanno fatto degli esseri infernali, i cronisti conventuali hanno rappresentato le tribù nordiche come demoni e lupi mannari cercando i vocaboli giusti per descrivere la loro ferocia, la passione per la battaglia e il disprezzo per la vita tranquilla. Col tempo questi demoni divennero eroi nelle descrizioni germaniche, il freddo grigiore del Nord si tramutò in una nebbia mitologica. Qual è la verità?
Per certo sappiamo che costruirono le navi più resistenti e veloci del loro tempo, che idearono un fantastico scenario mitologico con una poetica fatta di complesse allusioni e grande rigore formale, che furono straordinari saccheggiatori di città, conventi, rocche e poderi, ma anche abili colonizzatori: aprirono la strada delle isole atlantiche, occuparono la Groenlandia e l’Islanda, misero piede sul suolo americano.
L’epopea dei vichinghi racconta un popolo non solo attraverso le battaglie e le guerre, ma ci porta direttamente nella società vichinga, nelle sue reazioni, concentrandosi su aspetti quali il ruolo della donna e dei figli, l’alimentazione, i rapporti tra consanguinei, la filosofia, la letteratura e l’arte.
I vichinghi erano di tutto un po’: contadini, esploratori e colonizzatori; audaci marinai e temuti guerrieri; pirati e commercianti; capaci artigiani e artisti di genio, individualisti crassi e spregiatori dello stato ma figli obbedienti al ceppo familiare. Un libro che rende giustizia alla poliedricità della vita e degli infiniti talenti di questo popolo; un dettagliato resoconto di quanto oggi sappiamo sul loro mondo così denso e contraddittorio.
Tutti gli amici e compagni della mia gioventù sono morti
e banchettano e brindano con gli Aesir nelle sale degli dei
mentre io, io sono rimasto solo, senza scopo.
Ecco perché ti imploro, signore.
Donami la possibilità di morire in onore in battaglia
e di raggiungere i miei amici nel Valhalla.
Premessa
Parte prima – Il fanale
1. Assalto a Lindisfarne
Parte seconda – Il panorama storico
2. La guerra coi Franchi
3. Assalto all’Europa
4. Partenza per Vinland
Parte terza – La società vichinga
5. «Credo solo nella mia forza»
6. La famiglia
7. Contadini, padrini e predoni
Parte quarta – La scena spirituale
8. I capi di Asgard
9. L’angelo della morte
10. Il grifone e il grande leone
Parte quinta – Gli elementi della vita
11. Il trono dei contadini
12. Ribollono le onde
13. I pazzi del rischio calcolato
Parte sesta – Il commercio
14. Affaristi e protagonisti
15. La Babilonia del Baltico
16. I mercanti di schiavi
Parte settima – Il finale
17. Il martello e la croce
Appendice – Le fonti
Le chiavi del mondo vichingo
Tabella cronologica
Bibliografia
Rudolf Pörtner
Rudolph Pörtner è giornalista e scrittore tedesco, ha guadagnato una grande fama con saggi popolari di storia, sull’antichità romano-germanica, Vichinghi e Crociate. Curatore di una importante storia dell’archeologia in dieci volumi (con Hans Georg Niemeyer) e numerose antologie sulla vita quotidiana nel XX secolo. Nel 1974 ricevette il premio Ceram del Rheinisches Landesmuseum di Bonn, è stato insignito della Croce al merito federale nel 1985 e dell’Ordine al merito della Renania settentrionale Vestfalia nel 1990.
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