

Media e Guerra
Visioni postmoderne
Philip Hammond
Media e Guerra
Visioni postmoderne
Philip Hammond
Media e guerra individua nella morte della politica, nel senso di vulnerabilità e rischio che l’accompagnano, le motivazioni che spingono l’Occidente a riversare verso un nemico esterno la ricerca di una nuova coesione interna e di nuovi o perduti valori.
In questa crisi di significato, le azioni militari diventano evento mediatico; la propaganda prende il sopravvento sulla strategia, gli aiuti umanitari si trasformano in uno spot e il cinismo dei media mette a fuoco la capacità dell’uomo di compiere il male.
Il libro di Hammond, attraverso una serie di brillanti provocazioni, ci porta a riflettere sulla natura dall'azione politica nelle società occidentali contemporanee.
Il libro è tradotto per la prima volta in Italia dall'edizione originale Routledge del Taylor & Francis Group.
ma cosa mai sognano gli americani benestanti, immobilizzati nel loro benessere?
Sognano una catastrofe globale che sconvolgerà la loro vita.
(Slavoj Zizek)
Avremo anche vinto la guerra fredda, e questo è un bene,
anzi, è più che un bene, è magnifico.
Ma questo significa che adesso il nemico siamo noi.
(Irving Kristol)
Philip Hammond
Philip Hammond è docente di Media e Comunicazione presso la London South Bank University e ha lavorato come consulente per la BBC.
Augusto Valeriani
Augusto Valeriani insegna Mass media e Politica internazionale presso la Facoltà di Scienze politiche “Roberto Ruffilli” di Forlì, Università di Bologna. È anche Associate Research Fellow dell’Arab Media Center della University of Westminster. Ha pubblicato diversi saggi e il libro Il giornalismo arabo (Carocci 2005).
Media e guerra individua nella morte della politica, nel senso di vulnerabilità e rischio che l’accompagnano, le motivazioni che spingono l’Occidente a riversare verso un nemico esterno la ricerca di una nuova coesione interna e di nuovi o perduti valori.
In questa crisi di significato, le azioni militari diventano evento mediatico; la propaganda prende il sopravvento sulla strategia, gli aiuti umanitari si trasformano in uno spot e il cinismo dei media mette a fuoco la capacità dell’uomo di compiere il male.
Il libro di Hammond, attraverso una serie di brillanti provocazioni, ci porta a riflettere sulla natura dall'azione politica nelle società occidentali contemporanee.
Il libro è tradotto per la prima volta in Italia dall'edizione originale Routledge del Taylor & Francis Group.
ma cosa mai sognano gli americani benestanti, immobilizzati nel loro benessere?
Sognano una catastrofe globale che sconvolgerà la loro vita.
(Slavoj Zizek)
Avremo anche vinto la guerra fredda, e questo è un bene,
anzi, è più che un bene, è magnifico.
Ma questo significa che adesso il nemico siamo noi.
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