Catalogo Storia Storia contemporanea La caduta dell'Impero britannico
Collana: OL - Odoya Library Numero di collana: 209 Isbn: 978-88-6288-310-8 Pagine: 400 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 2016
Autore: Colin Cross

La caduta dell'Impero britannico

1918-1968

Colin Cross

La caduta dell'Impero britannico

1918-1968

Colin Cross

sconto 5%
20,90€ 22,00€

Nel 1918 l’Impero britannico si poteva considerare la maggior potenza del mondo. Nella Prima guerra mondiale le nuove conquiste ne avevano allargato le frontiere fino a comprendere un quarto delle terre emerse. Nonostante l’esteso autogoverno nei domini "bianchi", l’Impero britannico funzionava soprattutto come unità politica.
Nel 1918, la maggior parte della gente credeva che esso sarebbe durato per generazioni. Era l’impero sul quale "non tramonta mai il sole", un’istituzione stabile, una parte del normale ordine mondiale. Ma nel giro di cinquant’anni svanì, lasciandosi dietro un nebuloso Commonwealth dall’incerto avvenire. L’Impero britannico risultò, così, una situazione provvisoria, un semplice sogno.
Questo volume rievoca le cause più salienti che portarono a questa incredibile trasformazione. Racconta le peculiari personalità che vi contribuirono, dal politico santo e filosofo incarnato da Gandhi al brillante capo guerrigliero rappresentato dal generale Grivas. Rivela le logiche strategiche con cui l’Impero britannico era guidato, sia ad alto livello politico sia al livello delle migliaia di giovani provenienti dalle scuole pubbliche inglesi, inviati a dirigere gli affari di milioni di persone in ogni continente. Senza trascurare significativi scorci su ciascuno dei cinquanta territori che hanno formato l’Impero britannico, dalla minuscola Sant’Elena al subcontinente indiano. Ma soprattutto fornisce una convincente e affascinante spiegazione alla principale domanda: perché la potente macchina dell’Impero britannico si è arrestata?

"Senza l’Impero saremmo come un tappo di sughero
in balia delle correnti trasversali della politica mondiale.
È al tempo stesso la nostra spada e il nostro scudo."
– Billy Hughes –


"Ora so perché il sole non tramonta mai sull’Impero britannico:
Dio non si fida di un inglese al buio."
– Duncan Spaeth –



"La Gran Bretagna non è un’isoletta a cui nessuno dà ascolto,
ma un ex impero dalla storia gloriosa come nessun altro Paese!"
– David Cameron a Vladimir Putin –

Colin Cross

Colin Cross, nato a Cardiff nel 1928, ha studiato alla Portsmouth Grammar School e al Queen’s College di Cambridge.

Ha fatto parte
della redazione dell’Observer di Londra e ha viaggiato per diciotto anni fra Africa, Asia e Medio Oriente. Maturò l’idea di scrivere questo libro passeggiando per il viale King George V di Gerusalemme nel 1964: il nome della strada lo colpì perché sembrava mostrargli quanto fosse estesa un tempo la potenza britannica; decise così di illustrarne le ragioni del crollo.

Ha inoltre scritto numerosi libri sul fascismo inglese, sul Partito liberale inglese prima del 1914 e su Philip Snowden, pioniere del Partito laburista.

Nessun sommario presente.

Nel 1918 l’Impero britannico si poteva considerare la maggior potenza del mondo. Nella Prima guerra mondiale le nuove conquiste ne avevano allargato le frontiere fino a comprendere un quarto delle terre emerse. Nonostante l’esteso autogoverno nei domini "bianchi", l’Impero britannico funzionava soprattutto come unità politica.
Nel 1918, la maggior parte della gente credeva che esso sarebbe durato per generazioni. Era l’impero sul quale "non tramonta mai il sole", un’istituzione stabile, una parte del normale ordine mondiale. Ma nel giro di cinquant’anni svanì, lasciandosi dietro un nebuloso Commonwealth dall’incerto avvenire. L’Impero britannico risultò, così, una situazione provvisoria, un semplice sogno.
Questo volume rievoca le cause più salienti che portarono a questa incredibile trasformazione. Racconta le peculiari personalità che vi contribuirono, dal politico santo e filosofo incarnato da Gandhi al brillante capo guerrigliero rappresentato dal generale Grivas. Rivela le logiche strategiche con cui l’Impero britannico era guidato, sia ad alto livello politico sia al livello delle migliaia di giovani provenienti dalle scuole pubbliche inglesi, inviati a dirigere gli affari di milioni di persone in ogni continente. Senza trascurare significativi scorci su ciascuno dei cinquanta territori che hanno formato l’Impero britannico, dalla minuscola Sant’Elena al subcontinente indiano. Ma soprattutto fornisce una convincente e affascinante spiegazione alla principale domanda: perché la potente macchina dell’Impero britannico si è arrestata?

"Senza l’Impero saremmo come un tappo di sughero
in balia delle correnti trasversali della politica mondiale.
È al tempo stesso la nostra spada e il nostro scudo."
– Billy Hughes –


"Ora so perché il sole non tramonta mai sull’Impero britannico:
Dio non si fida di un inglese al buio."
– Duncan Spaeth –



"La Gran Bretagna non è un’isoletta a cui nessuno dà ascolto,
ma un ex impero dalla storia gloriosa come nessun altro Paese!"
– David Cameron a Vladimir Putin –

Collana: OL - Odoya Library Numero di collana: 209 Isbn: 978-88-6288-310-8 Pagine: 400 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 2016
Autore: Colin Cross
Nessun sommario presente.
Colin Cross

Colin Cross, nato a Cardiff nel 1928, ha studiato alla Portsmouth Grammar School e al Queen’s College di Cambridge.

Ha fatto parte
della redazione dell’Observer di Londra e ha viaggiato per diciotto anni fra Africa, Asia e Medio Oriente. Maturò l’idea di scrivere questo libro passeggiando per il viale King George V di Gerusalemme nel 1964: il nome della strada lo colpì perché sembrava mostrargli quanto fosse estesa un tempo la potenza britannica; decise così di illustrarne le ragioni del crollo.

Ha inoltre scritto numerosi libri sul fascismo inglese, sul Partito liberale inglese prima del 1914 e su Philip Snowden, pioniere del Partito laburista.

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