Tomahawk
Trent'anni di guerre nelle pianure
Paul I. Wellman
Tomahawk
Trent'anni di guerre nelle pianure
Paul I. Wellman
Nel 1834 la "questione indiana" risultava risolta. Con la firma del trattato, gli Indiani accettavano un vasto territorio dove avrebbero potuto vivere in libertà. Poi esplosero le ribellioni, le prime battaglie. Che cosa aveva provocato la svolta nei rapporti fra i bianchi e gli Indiani? La storia non ha dubbi: i conquistatori europei non avevano rispettato i patti. La loro avidità li aveva spinti a forzare i confini, a penetrare nel territorio indiano e conquistarlo con la forza.
Le tribù disseppellirono l’ascia di guerra.
Le cronache individuano due eventi in particolare: il massacro del Minnesota, nel 1862, e la battaglia di Wounded Knee, nel 1890.
Tra questi si snoda un sanguinolento trentennio di agguati, scontri e carneficine. Di questo periodo, l’autore ci fornisce un quadro completo, passando in rassegna le grandi battaglie, come Washita o Little Bighorn, e dedicando pagine memorabili ai leggendari capi guerrieri come Cavallo Pazzo, Nuvola Rossa, Giuseppe, Toro Seduto.
Ma la miccia che diede fuoco alle polveri non fu soltanto il dominio delle terre, bensì un’antitetica concezione della vita: per i Sioux, i Cheyenne, gli Ute, i Comanche, gli Apache, i Nasi Forati o gli Arapaho, la guerra serviva a dar prova del loro coraggio individuale. Per gli usurpatori europei, invece, era un’operazione da concludere in fretta, attraverso lo sterminio "scientifico" del nemico.
Le fasi di quella epopea sono raccontate da Wellman con grande perspicacia storica, ma non senza una viva partecipazione, rendendo il libro un contributo doveroso alle tribù degli Indiani, la cui unica colpa fu quella di difendere la propria dignità e la propria libertà.
"Io una volta pensai di essere l’unico uomo che continuava ad essere amico
dell’uomo bianco, ma da quando sono venuti e hanno vuotato le nostre tende,
rubato i cavalli e ogni altra cosa, è difficile per me credere ancora agli uomini bianchi".
– Pentola Nera –
"Io sono un uomo rosso. Se il Grande Spirito avesse voluto
che io fossi un uomo bianco mi avrebbe fatto in quel modo prima di tutto.
Nel vostro cuore ha messo i vostri desideri e piani,
nel mio cuore ha messo altri desideri diversi. […]
Siamo poveri ma siamo liberi. Nessun uomo bianco controlla i nostri passi.
Se dobbiamo morire, moriamo difendendo i nostri diritti".
– Toro Seduto –
Paul I. Wellman
Paul I. Wellman è stato un giornalista, storico e romanziere statunitense, famoso per le sue opere sul West. Dai suoi romanzi sono stati tratti numerosi film di successo tra i quali Le mura di Gerico (1948), L’ultimo Apache (1954) di Robert Aldrich con Burt Lancaster e I comanceros (1961) di Michael Curtiz con John Wayne.
PARTE PRIMA
Massacro del Minnesota
1862-1863
Capitolo 1
Scoppia la tempesta
Capitolo 2
La risposta dell’uomo bianco
PARTE SECONDA
La guerra dilaga nelle pianure
1864-1869
Capitolo 3
Un capo degli Oglala
Capitolo 4
Il forte del pericolo
Capitolo 5
Gli ultimi giorni di Fort Phill Kearney
PARTE TERZA
La frontiera in pericolo
1864-1869
Capitolo 6
Le rivendicazioni dei Cheyenne
Capitolo 7
Un’isola nell’Arickaree
Capitolo 8
I Cheyenne pagano
PARTE QUARTA
La rivolta delle tribù meridionali
1873-1874
Capitolo 9
Gli irriducibili
Capitolo 10
Davanti a Adobe Walls
Capitolo 11
L’esercito conquista il campo
PARTE QUINTA
La campagna contro i Sioux
1875-1877
Capitolo 12
Il diplomatico e il guerriero
Capitolo 13
Sulle rive del Rosebud
Capitolo 14
La più grande vittoria
Capitolo 15
Il declino dell’uomo rosso
PARTE SESTA
La lunga marcia
1877
Capitolo 16
Non venderai le ossa di tuo padre
Capitolo 17
Attraverso le montagne
Capitolo 18
Dal punto nel quale si trova il sole
PARTE SETTIMA
La guerra dei cacciatori di bisonti
1877
Capitolo 19
Senza l’appoggio dell’esercito
Capitolo 20
La battaglia di Pocket Canyon
PARTE OTTAVA
L’odissea dei Cheyenne
1878
Capitolo 21
L’incursione di Piccolo Lupo
Capitolo 22
L’ultima battaglia di Coltello Spuntato
PARTE NONA
Il massacro tra i monti
1879
Capitolo 23
Il massacro di Meeker
Capitolo 24
La pace di Ouray
PARTE DECIMA
Il tramonto dei Sioux
1889-1891
Capitolo 25
La danza degli spettri
Capitolo 26
L’ultima battaglia degli indiani
Note
Indice dei nomi
Nel 1834 la "questione indiana" risultava risolta. Con la firma del trattato, gli Indiani accettavano un vasto territorio dove avrebbero potuto vivere in libertà. Poi esplosero le ribellioni, le prime battaglie. Che cosa aveva provocato la svolta nei rapporti fra i bianchi e gli Indiani? La storia non ha dubbi: i conquistatori europei non avevano rispettato i patti. La loro avidità li aveva spinti a forzare i confini, a penetrare nel territorio indiano e conquistarlo con la forza.
Le tribù disseppellirono l’ascia di guerra.
Le cronache individuano due eventi in particolare: il massacro del Minnesota, nel 1862, e la battaglia di Wounded Knee, nel 1890.
Tra questi si snoda un sanguinolento trentennio di agguati, scontri e carneficine. Di questo periodo, l’autore ci fornisce un quadro completo, passando in rassegna le grandi battaglie, come Washita o Little Bighorn, e dedicando pagine memorabili ai leggendari capi guerrieri come Cavallo Pazzo, Nuvola Rossa, Giuseppe, Toro Seduto.
Ma la miccia che diede fuoco alle polveri non fu soltanto il dominio delle terre, bensì un’antitetica concezione della vita: per i Sioux, i Cheyenne, gli Ute, i Comanche, gli Apache, i Nasi Forati o gli Arapaho, la guerra serviva a dar prova del loro coraggio individuale. Per gli usurpatori europei, invece, era un’operazione da concludere in fretta, attraverso lo sterminio "scientifico" del nemico.
Le fasi di quella epopea sono raccontate da Wellman con grande perspicacia storica, ma non senza una viva partecipazione, rendendo il libro un contributo doveroso alle tribù degli Indiani, la cui unica colpa fu quella di difendere la propria dignità e la propria libertà.
"Io una volta pensai di essere l’unico uomo che continuava ad essere amico
dell’uomo bianco, ma da quando sono venuti e hanno vuotato le nostre tende,
rubato i cavalli e ogni altra cosa, è difficile per me credere ancora agli uomini bianchi".
– Pentola Nera –
"Io sono un uomo rosso. Se il Grande Spirito avesse voluto
che io fossi un uomo bianco mi avrebbe fatto in quel modo prima di tutto.
Nel vostro cuore ha messo i vostri desideri e piani,
nel mio cuore ha messo altri desideri diversi. […]
Siamo poveri ma siamo liberi. Nessun uomo bianco controlla i nostri passi.
Se dobbiamo morire, moriamo difendendo i nostri diritti".
– Toro Seduto –
PARTE PRIMA
Massacro del Minnesota
1862-1863
Capitolo 1
Scoppia la tempesta
Capitolo 2
La risposta dell’uomo bianco
PARTE SECONDA
La guerra dilaga nelle pianure
1864-1869
Capitolo 3
Un capo degli Oglala
Capitolo 4
Il forte del pericolo
Capitolo 5
Gli ultimi giorni di Fort Phill Kearney
PARTE TERZA
La frontiera in pericolo
1864-1869
Capitolo 6
Le rivendicazioni dei Cheyenne
Capitolo 7
Un’isola nell’Arickaree
Capitolo 8
I Cheyenne pagano
PARTE QUARTA
La rivolta delle tribù meridionali
1873-1874
Capitolo 9
Gli irriducibili
Capitolo 10
Davanti a Adobe Walls
Capitolo 11
L’esercito conquista il campo
PARTE QUINTA
La campagna contro i Sioux
1875-1877
Capitolo 12
Il diplomatico e il guerriero
Capitolo 13
Sulle rive del Rosebud
Capitolo 14
La più grande vittoria
Capitolo 15
Il declino dell’uomo rosso
PARTE SESTA
La lunga marcia
1877
Capitolo 16
Non venderai le ossa di tuo padre
Capitolo 17
Attraverso le montagne
Capitolo 18
Dal punto nel quale si trova il sole
PARTE SETTIMA
La guerra dei cacciatori di bisonti
1877
Capitolo 19
Senza l’appoggio dell’esercito
Capitolo 20
La battaglia di Pocket Canyon
PARTE OTTAVA
L’odissea dei Cheyenne
1878
Capitolo 21
L’incursione di Piccolo Lupo
Capitolo 22
L’ultima battaglia di Coltello Spuntato
PARTE NONA
Il massacro tra i monti
1879
Capitolo 23
Il massacro di Meeker
Capitolo 24
La pace di Ouray
PARTE DECIMA
Il tramonto dei Sioux
1889-1891
Capitolo 25
La danza degli spettri
Capitolo 26
L’ultima battaglia degli indiani
Note
Indice dei nomi
Paul I. Wellman
Paul I. Wellman è stato un giornalista, storico e romanziere statunitense, famoso per le sue opere sul West. Dai suoi romanzi sono stati tratti numerosi film di successo tra i quali Le mura di Gerico (1948), L’ultimo Apache (1954) di Robert Aldrich con Burt Lancaster e I comanceros (1961) di Michael Curtiz con John Wayne.
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