

Storia dell'astronomia
Da Talete a Keplero
John Louis
Storia dell'astronomia
Da Talete a Keplero
John Louis
Non c’è, oggi, un’opera di storia dell’astronomia, generale o monografica, che non abbia debiti più o meno rilevanti nei confronti di quella di Dreyer. Le tesi in essa sviluppate sono tra le acquisizioni più solide della moderna storiografia. Ma, rispetto alle storie dell’astronomia più importanti, l’opera di Dreyer presenta agli occhi del lettore, specialista o profano, due grandi qualità: da un lato una estrema leggibilità, dall’altro una scientificità indiscussa.
Il volume ripercorre le vie seguite dall’astronomia
da Talete a Keplero: dalle più antiche concezioni cosmologiche, attraverso lo studio matematico
dei moti planetari, fino alla dissoluzione degli armamentari di cerchi – omocentrici, eccentrici, deferenti, epicicli – nel copernicanesimo kepleriano.
Un lungo racconto dove campeggiano figure di grande rilievo: i capitoli su Platone, Aristotele, Tolomeo, Copernico, Tycho Brahe e Keplero sono vere e proprie monografie, ma anche personaggi minori come Eraclide, Aristarco, Apollonio, i Padri della Chiesa e gli astronomi arabi sono trattati con la stessa attenzione e maestria.
Il Seicento stabilisce una linea di demarcazione precisa tra due periodi della storia dell’astronomia; anteriormente si ha il lungo e complesso sviluppo dell’astronomia "matematica", orientata verso la ricerca di sistemi geometrici capaci di render ragione del moto dei pianeti; nel Seicento – con Galileo e con Keplero, che si pone come erma bifronte tra i due periodi – ha inizio una considerazione fisica dei moti celesti, con una problematica del tutto nuova, da affrontare con altri mezzi.
"Una delle migliori storie dell’astronomia
che siano mai state scritte."
– Alexandre Koyré, storico della scienza –
"Cosa mai c’è più bello del cielo, che contiene sicuramente tutte le cose belle?
Lo dichiarano i nomi stessi di cielo e di mondo: questo con l’appellativo
di purezza e ornamento, quello, di artistico cesello."
– Niccolò Copernico –
"Non si dovrebbe scartare come incredibile la possibilità
che una ricerca sufficientemente lunga possa rivelare
un dorato grano di verità nella superstizione astrologica."
– Giovanni Keplero –
John Louis
John Louis Emil Dreyer (1852-1926) fu direttore dell’osservatorio di Armagh, in Irlanda, dove compilò il New General Catalogue delle nebulose e degli ammassi stellari.
Diresse l’edizione delle opere di Tycho Brahe in quindici volumi.
È stato uno dei maggiori storici dell’astronomia al mondo e il debito di molti studiosi rispetto a quest’opera è immenso.
Non c’è, oggi, un’opera di storia dell’astronomia, generale o monografica, che non abbia debiti più o meno rilevanti nei confronti di quella di Dreyer. Le tesi in essa sviluppate sono tra le acquisizioni più solide della moderna storiografia. Ma, rispetto alle storie dell’astronomia più importanti, l’opera di Dreyer presenta agli occhi del lettore, specialista o profano, due grandi qualità: da un lato una estrema leggibilità, dall’altro una scientificità indiscussa.
Il volume ripercorre le vie seguite dall’astronomia
da Talete a Keplero: dalle più antiche concezioni cosmologiche, attraverso lo studio matematico
dei moti planetari, fino alla dissoluzione degli armamentari di cerchi – omocentrici, eccentrici, deferenti, epicicli – nel copernicanesimo kepleriano.
Un lungo racconto dove campeggiano figure di grande rilievo: i capitoli su Platone, Aristotele, Tolomeo, Copernico, Tycho Brahe e Keplero sono vere e proprie monografie, ma anche personaggi minori come Eraclide, Aristarco, Apollonio, i Padri della Chiesa e gli astronomi arabi sono trattati con la stessa attenzione e maestria.
Il Seicento stabilisce una linea di demarcazione precisa tra due periodi della storia dell’astronomia; anteriormente si ha il lungo e complesso sviluppo dell’astronomia "matematica", orientata verso la ricerca di sistemi geometrici capaci di render ragione del moto dei pianeti; nel Seicento – con Galileo e con Keplero, che si pone come erma bifronte tra i due periodi – ha inizio una considerazione fisica dei moti celesti, con una problematica del tutto nuova, da affrontare con altri mezzi.
"Una delle migliori storie dell’astronomia
che siano mai state scritte."
– Alexandre Koyré, storico della scienza –
"Cosa mai c’è più bello del cielo, che contiene sicuramente tutte le cose belle?
Lo dichiarano i nomi stessi di cielo e di mondo: questo con l’appellativo
di purezza e ornamento, quello, di artistico cesello."
– Niccolò Copernico –
"Non si dovrebbe scartare come incredibile la possibilità
che una ricerca sufficientemente lunga possa rivelare
un dorato grano di verità nella superstizione astrologica."
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John Louis Emil Dreyer (1852-1926) fu direttore dell’osservatorio di Armagh, in Irlanda, dove compilò il New General Catalogue delle nebulose e degli ammassi stellari.
Diresse l’edizione delle opere di Tycho Brahe in quindici volumi.
È stato uno dei maggiori storici dell’astronomia al mondo e il debito di molti studiosi rispetto a quest’opera è immenso.
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