

Storia inimitabile del Dandy
Ellen Moers
Storia inimitabile del Dandy
Ellen Moers
Questa Storia inimitabile del Dandy delinea il ritratto di un’epoca tra storia del costume e storia della cultura, tra biografia, analisi sociologica e analisi psicologica. In questo quadro d’epoca si muovono personaggi colorati da aneddoti ben scelti, noti e meno noti. Ne emerge una sorta di "eroe collettivo" dai molti nomi illustri, un tipo di "originale", un’anima bella, a metà fra il libertino e il maledetto, un precursore in un certo senso dell’intellettuale moderno, un uomo in rivolta, un rivoluzionario privato d’ideologia.
L’autrice divide la storia del dandismo in due periodi: quello della Reggenza inglese e quello della Restaurazione francese, che allunga le sue ultime propaggini fino alle soglie del Novecento.
Il dandismo inglese è soprattutto uno sdegnoso rifiuto sociale della borghesia, del mondo caotico con il quale i ceti medi affermavano la loro presenza, della mancanza di stile in un industrialismo ancora sudicio e semianalfabeta, ma già audace e irrispettoso.
Chiudersi in un esilio di specchiere, respirare l’aria delle loro ciprie, trattenere il fiato nelle loro attillate redingote, nascondersi nelle loro enormi cravatte, sogguardare gli altri dall’alto di elaborati stivaletti: ecco la disarmata sfida lanciata alla "nuova inciviltà" del carbone e del treno. Il dandy inglese, difendendo le ragioni della farfalla contro quelle del formicaio, rende testimonianza alla vanità, fino ad ammucchiare debiti come fosse uno splendido diritto.
Gli epigoni francesi ne imiteranno lo stile. Meno sfarzosi ma più esigenti, sposteranno la protesta sul piano dello spirito, dell’arte, dell’intelligenza. I riti del dandismo non si celebreranno più solo in sartoria, ma si idealizzeranno passando nei salotti letterari, prendendo sfumature incredibili.
"Un uomo che sappia dominare sugli invitati di una cena a Londra può dominare il mondo.
Il futuro appartiene al dandy. Saranno le persone squisite a governare."
– Oscar Wilde –
"Il dandy dovrebbe aspirare a essere ininterrottamente sublime. Dovrebbe vivere e dormire davanti a uno specchio."
– Charles Baudelaire –
Ellen Moers
Ellen Moers (1928-1978), studiosa e docente universitaria di letteratura americana, ha pubblicato un importante saggio critico e biografico su Theodore Dreiser.
È nota anche per il saggio Literary Women e per il suo importante contributo alla critica letteraria dell’opera delle maggiori autrici nella storia. Ha inoltre messo in evidenza il ruolo del dandy al femminile, elaborando teorie personali di portata internazionale.
Questa Storia inimitabile del Dandy delinea il ritratto di un’epoca tra storia del costume e storia della cultura, tra biografia, analisi sociologica e analisi psicologica. In questo quadro d’epoca si muovono personaggi colorati da aneddoti ben scelti, noti e meno noti. Ne emerge una sorta di "eroe collettivo" dai molti nomi illustri, un tipo di "originale", un’anima bella, a metà fra il libertino e il maledetto, un precursore in un certo senso dell’intellettuale moderno, un uomo in rivolta, un rivoluzionario privato d’ideologia.
L’autrice divide la storia del dandismo in due periodi: quello della Reggenza inglese e quello della Restaurazione francese, che allunga le sue ultime propaggini fino alle soglie del Novecento.
Il dandismo inglese è soprattutto uno sdegnoso rifiuto sociale della borghesia, del mondo caotico con il quale i ceti medi affermavano la loro presenza, della mancanza di stile in un industrialismo ancora sudicio e semianalfabeta, ma già audace e irrispettoso.
Chiudersi in un esilio di specchiere, respirare l’aria delle loro ciprie, trattenere il fiato nelle loro attillate redingote, nascondersi nelle loro enormi cravatte, sogguardare gli altri dall’alto di elaborati stivaletti: ecco la disarmata sfida lanciata alla "nuova inciviltà" del carbone e del treno. Il dandy inglese, difendendo le ragioni della farfalla contro quelle del formicaio, rende testimonianza alla vanità, fino ad ammucchiare debiti come fosse uno splendido diritto.
Gli epigoni francesi ne imiteranno lo stile. Meno sfarzosi ma più esigenti, sposteranno la protesta sul piano dello spirito, dell’arte, dell’intelligenza. I riti del dandismo non si celebreranno più solo in sartoria, ma si idealizzeranno passando nei salotti letterari, prendendo sfumature incredibili.
"Un uomo che sappia dominare sugli invitati di una cena a Londra può dominare il mondo.
Il futuro appartiene al dandy. Saranno le persone squisite a governare."
– Oscar Wilde –
"Il dandy dovrebbe aspirare a essere ininterrottamente sublime. Dovrebbe vivere e dormire davanti a uno specchio."
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Ellen Moers (1928-1978), studiosa e docente universitaria di letteratura americana, ha pubblicato un importante saggio critico e biografico su Theodore Dreiser.
È nota anche per il saggio Literary Women e per il suo importante contributo alla critica letteraria dell’opera delle maggiori autrici nella storia. Ha inoltre messo in evidenza il ruolo del dandy al femminile, elaborando teorie personali di portata internazionale.
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