Storia della guerriglia
Tattica e strategia della guerra senza fronti
Werner Hahlweg
Storia della guerriglia
Tattica e strategia della guerra senza fronti
Werner Hahlweg
La guerriglia, considerata un’azione sussidiaria della guerra regolare dagli storici d’arte militare, ha assunto durante la Guerra Fredda un’importanza nuova, diventando la forma di combattimento in cui si sono scaricate le tensioni fra Oriente e Occidente.
I socialisti rivoluzionari, a partire da Marx ed Engels, furono i primi a riconoscerle questo valore nella lotta tra i popoli, ma si dovrà aspettare il 1935 perché lo storico tedesco Arthur Ehrhardt le dedichi uno studio a sé.
Con la guerra partigiana, durante il Secondo conflitto mondiale, la guerriglia cominciò ad affermarsi su quei fronti dove gli eserciti regolari erano travolti dalla "guerra lampo" e nei decenni seguenti divenne chiaro quali possibilità offrisse questo nuovo fenomeno bellico. Scomparsa la differenza fra militari e civili, si era di fronte a una resistenza popolare totale nella quale era possibile intravedere una riforma strutturale dell’esercito moderno.
Hahlweg si propone di presentare la guerriglia nella sua realtà e nella totalità dei suoi aspetti; ne traccia il quadro storico dal XVIII secolo alla guerra del Vietnam, descrivendone l’evoluzione, i modi e i risultati nei suoi rapporti con la guerra vera e propria, con la politica, la società, l’economia, la tecnica. Ne risulta una "analisi spettroscopica" di una delle più peculiari espressioni del nostro tempo e di uno degli strumenti più importanti della politica mondiale.
"Uno dei princìpi fondamentali della guerriglia
è che per vincere basta non perdere;
un esercito regolare, invece, per non perdere deve vincere."
– Henry Kissinger –
"La caratteristica positiva della guerriglia consiste
proprio nel fatto che ogni individuo è disposto a morire
non per difendere astrattamente un ideale,
ma per farlo diventare realtà."
– Ernesto Che Guevara –
Werner Hahlweg
Werner Hahlweg è stato professore di Storia contemporanea alla Westfälische Wilhelms-Universität di Münster. Dal 1962 al 1986 fece parte della Società tedesca di storia militare, della quale fu anche nominato presidente onorario.
Marco Guidi
Marco Guidi, giornalista bolognese, è stato inviato speciale all’estero del Resto del Carlino e Il Messaggero per seguire guerre e rivoluzioni nei paesi islamici, Medio Oriente, Cina, ex urss, Balcani e Turchia, oltre che, per le stesse testate e Il Mattino di Napoli, caporedattore, editorialista e opinionista di cronaca. Ha inoltre insegnato alla Scuola di giornalismo dell’Università di Bologna.
di Marco Guidi
Premessa
Introduzione
La guerriglia ai nostri giorni
Capitolo 1
Dall’antichità al XVIII secolo: princìpi e perfezionamento della guerriglia come mestiere e come arte
Capitolo 2
Guerra d’Indipendenza americana, Rivoluzione francese, Napoleone I: guerriglia e guerra popolare
Capitolo 3
La guerriglia nel XIX secolo come parte delle operazioni degli eserciti regolari e come mezzo di rivolta nazionale
Capitolo 4
Marx, Engels, la Comune di Parigi, Lenin: guerra partigiana come forma di lotta rivoluzionaria
Capitolo 5
La guerriglia e la Prima guerra mondiale
Capitolo 6
La Seconda guerra mondiale: guerriglia, guerra totale e movimenti di resistenza, la “quarta arma della Wehrmacht”
Capitolo 7
La guerriglia come lotta di emancipazione dei popoli dei paesi sottosviluppati e come mezzo di politica internazionale
Capitolo 8
“Tigre di carta”? La condotta americana della guerriglia
Capitolo 9
Aspetti della guerriglia nell’Europa occidentale: la “Resistenza totale” del maggiore von Dach
Conclusioni
Postfazione
Guerriglia vecchia, guerriglieri nuovi
di Marco Guidi
Note
Indice degli atti e documenti
Bibliografia
Indice dei nomi
La guerriglia, considerata un’azione sussidiaria della guerra regolare dagli storici d’arte militare, ha assunto durante la Guerra Fredda un’importanza nuova, diventando la forma di combattimento in cui si sono scaricate le tensioni fra Oriente e Occidente.
I socialisti rivoluzionari, a partire da Marx ed Engels, furono i primi a riconoscerle questo valore nella lotta tra i popoli, ma si dovrà aspettare il 1935 perché lo storico tedesco Arthur Ehrhardt le dedichi uno studio a sé.
Con la guerra partigiana, durante il Secondo conflitto mondiale, la guerriglia cominciò ad affermarsi su quei fronti dove gli eserciti regolari erano travolti dalla "guerra lampo" e nei decenni seguenti divenne chiaro quali possibilità offrisse questo nuovo fenomeno bellico. Scomparsa la differenza fra militari e civili, si era di fronte a una resistenza popolare totale nella quale era possibile intravedere una riforma strutturale dell’esercito moderno.
Hahlweg si propone di presentare la guerriglia nella sua realtà e nella totalità dei suoi aspetti; ne traccia il quadro storico dal XVIII secolo alla guerra del Vietnam, descrivendone l’evoluzione, i modi e i risultati nei suoi rapporti con la guerra vera e propria, con la politica, la società, l’economia, la tecnica. Ne risulta una "analisi spettroscopica" di una delle più peculiari espressioni del nostro tempo e di uno degli strumenti più importanti della politica mondiale.
"Uno dei princìpi fondamentali della guerriglia
è che per vincere basta non perdere;
un esercito regolare, invece, per non perdere deve vincere."
– Henry Kissinger –
"La caratteristica positiva della guerriglia consiste
proprio nel fatto che ogni individuo è disposto a morire
non per difendere astrattamente un ideale,
ma per farlo diventare realtà."
– Ernesto Che Guevara –
di Marco Guidi
Premessa
Introduzione
La guerriglia ai nostri giorni
Capitolo 1
Dall’antichità al XVIII secolo: princìpi e perfezionamento della guerriglia come mestiere e come arte
Capitolo 2
Guerra d’Indipendenza americana, Rivoluzione francese, Napoleone I: guerriglia e guerra popolare
Capitolo 3
La guerriglia nel XIX secolo come parte delle operazioni degli eserciti regolari e come mezzo di rivolta nazionale
Capitolo 4
Marx, Engels, la Comune di Parigi, Lenin: guerra partigiana come forma di lotta rivoluzionaria
Capitolo 5
La guerriglia e la Prima guerra mondiale
Capitolo 6
La Seconda guerra mondiale: guerriglia, guerra totale e movimenti di resistenza, la “quarta arma della Wehrmacht”
Capitolo 7
La guerriglia come lotta di emancipazione dei popoli dei paesi sottosviluppati e come mezzo di politica internazionale
Capitolo 8
“Tigre di carta”? La condotta americana della guerriglia
Capitolo 9
Aspetti della guerriglia nell’Europa occidentale: la “Resistenza totale” del maggiore von Dach
Conclusioni
Postfazione
Guerriglia vecchia, guerriglieri nuovi
di Marco Guidi
Note
Indice degli atti e documenti
Bibliografia
Indice dei nomi
Werner Hahlweg
Werner Hahlweg è stato professore di Storia contemporanea alla Westfälische Wilhelms-Universität di Münster. Dal 1962 al 1986 fece parte della Società tedesca di storia militare, della quale fu anche nominato presidente onorario.
Marco Guidi
Marco Guidi, giornalista bolognese, è stato inviato speciale all’estero del Resto del Carlino e Il Messaggero per seguire guerre e rivoluzioni nei paesi islamici, Medio Oriente, Cina, ex urss, Balcani e Turchia, oltre che, per le stesse testate e Il Mattino di Napoli, caporedattore, editorialista e opinionista di cronaca. Ha inoltre insegnato alla Scuola di giornalismo dell’Università di Bologna.
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