
volume illustrato
Collana: OM - Odoya Media e Società
Numero di collana: 3
Isbn: 978-88-6288-003-9
Pagine: 192
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 2009
Autore:
Maddalena Oliva

Fuori Fuoco
L'arta della guerra e il suo racconto
Maddalena Oliva
Fuori Fuoco
L'arta della guerra e il suo racconto
Maddalena Oliva
sconto
5%
15,20€
16,00€
Come è cambiato il modo di rappresentare la guerra?
Quale è il collegamento fra quello che guardiamo in televisione, leggiamo sui giornali e quello che accade sui campi di battaglia?
Esiste una strategia comune che unisce centri di comando, emittenti televisive e testate giornalistiche?
Una descrizione del legame che esiste tra azioni militari e il loro racconto mediatico, della sceneggiatura che accompagna la pianificazione militare alla sua successiva narrazione: notizie, scoop, storie di uomini e immagini di sangue fanno tutte parte di un disegno predisposto a influenzare l’opinione pubblica.
Desert Storm, Kossovo, Enduring Freedom... Le operazioni militari condotte sotto la guida degli Stati Uniti hanno un’organizzazione quasi cinematografica: la costruzione dell’attesa prima dell’evento, che orienta il pubblico rispetto ai ruoli dei "buoni e dei cattivi"; lo scatenarsi del conflitto nel prime time televisivo americano; la durata breve delle operazioni e la loro conclusione certa (perchè lo spettatore fa presto a stancarsi); la spettacolarità dei bombardamenti che trasforma la guerra in una sorta di videogame o action movie hollywoodiano.
Esiste una strategia comune che unisce centri di comando, emittenti televisive e testate giornalistiche?
Una descrizione del legame che esiste tra azioni militari e il loro racconto mediatico, della sceneggiatura che accompagna la pianificazione militare alla sua successiva narrazione: notizie, scoop, storie di uomini e immagini di sangue fanno tutte parte di un disegno predisposto a influenzare l’opinione pubblica.
Desert Storm, Kossovo, Enduring Freedom... Le operazioni militari condotte sotto la guida degli Stati Uniti hanno un’organizzazione quasi cinematografica: la costruzione dell’attesa prima dell’evento, che orienta il pubblico rispetto ai ruoli dei "buoni e dei cattivi"; lo scatenarsi del conflitto nel prime time televisivo americano; la durata breve delle operazioni e la loro conclusione certa (perchè lo spettatore fa presto a stancarsi); la spettacolarità dei bombardamenti che trasforma la guerra in una sorta di videogame o action movie hollywoodiano.
"Adesso, però, si ritrovava immerso in un biancore talmente luminoso,
talmente totale da divorare, più che assorbire, non solo i colori,
ma le stesse cose e gli esseri, rendendoli in questo modo doppiamente invisibili"
ma le stesse cose e gli esseri, rendendoli in questo modo doppiamente invisibili"
- José Saramago, Cecità -
Maddalena Oliva
Maddalena Oliva collabora con la cattedra di Insegnamento Media e Politica internazionale della Facoltà di Scienze Politiche "Roberto Ruffilli" dell'Università di Bologna, dove frequenta il Dottorato in Scienza politica. Lavora per il settimanale Diario.
Nessun sommario presente.
Come è cambiato il modo di rappresentare la guerra?
Quale è il collegamento fra quello che guardiamo in televisione, leggiamo sui giornali e quello che accade sui campi di battaglia?
Esiste una strategia comune che unisce centri di comando, emittenti televisive e testate giornalistiche?
Una descrizione del legame che esiste tra azioni militari e il loro racconto mediatico, della sceneggiatura che accompagna la pianificazione militare alla sua successiva narrazione: notizie, scoop, storie di uomini e immagini di sangue fanno tutte parte di un disegno predisposto a influenzare l’opinione pubblica.
Desert Storm, Kossovo, Enduring Freedom... Le operazioni militari condotte sotto la guida degli Stati Uniti hanno un’organizzazione quasi cinematografica: la costruzione dell’attesa prima dell’evento, che orienta il pubblico rispetto ai ruoli dei "buoni e dei cattivi"; lo scatenarsi del conflitto nel prime time televisivo americano; la durata breve delle operazioni e la loro conclusione certa (perchè lo spettatore fa presto a stancarsi); la spettacolarità dei bombardamenti che trasforma la guerra in una sorta di videogame o action movie hollywoodiano.
Esiste una strategia comune che unisce centri di comando, emittenti televisive e testate giornalistiche?
Una descrizione del legame che esiste tra azioni militari e il loro racconto mediatico, della sceneggiatura che accompagna la pianificazione militare alla sua successiva narrazione: notizie, scoop, storie di uomini e immagini di sangue fanno tutte parte di un disegno predisposto a influenzare l’opinione pubblica.
Desert Storm, Kossovo, Enduring Freedom... Le operazioni militari condotte sotto la guida degli Stati Uniti hanno un’organizzazione quasi cinematografica: la costruzione dell’attesa prima dell’evento, che orienta il pubblico rispetto ai ruoli dei "buoni e dei cattivi"; lo scatenarsi del conflitto nel prime time televisivo americano; la durata breve delle operazioni e la loro conclusione certa (perchè lo spettatore fa presto a stancarsi); la spettacolarità dei bombardamenti che trasforma la guerra in una sorta di videogame o action movie hollywoodiano.
"Adesso, però, si ritrovava immerso in un biancore talmente luminoso,
talmente totale da divorare, più che assorbire, non solo i colori,
ma le stesse cose e gli esseri, rendendoli in questo modo doppiamente invisibili"
ma le stesse cose e gli esseri, rendendoli in questo modo doppiamente invisibili"
- José Saramago, Cecità -
volume illustrato
Collana: OM - Odoya Media e Società
Numero di collana: 3
Isbn: 978-88-6288-003-9
Pagine: 192
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 2009
Autore:
Maddalena Oliva
Nessun sommario presente.
Maddalena Oliva
Maddalena Oliva collabora con la cattedra di Insegnamento Media e Politica internazionale della Facoltà di Scienze Politiche "Roberto Ruffilli" dell'Università di Bologna, dove frequenta il Dottorato in Scienza politica. Lavora per il settimanale Diario.
Libri suggeriti
CASA EDITRICE ODOYA
-
Sede Legale
- Via Carlo Marx 21, 06012 - Città di Castello (PG)
- Tel +39 075.3758159 - Fax +39 075.8511753
- P. Iva 02774391201 - Scrivi una mail
-
Sede Operativa
- Via Pietro Mengoli 4, 40138 - Bologna (BO)
- Tel. +39 051.4853205
