
Esaurito
Collana: OL - Odoya Library
Numero di collana: 5
Isbn: 978-88-6288-022-0
Pagine: 320
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 2008

Esaurito
I terribili Sforza
Trionfo e fine di una grande dinastia
I terribili Sforza
Trionfo e fine di una grande dinastia
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Il 7 febbraio 1450 una delle più nobili famiglie italiane toccava il suo apogeo: in Milano entrava da trionfatore Francesco Sforza. Si compiva così un progetto iniziato nel 1385 da Muzio Attendolo che si fece soldato di ventura e venne chiamato Sforza per l’eccezionale coraggio e la straordinaria temerarietà.
Nel volgere di un cinquantennio la grande famiglia degli Sforza passò dalla gloria alla tragedia: Galeazzo Sforza rivelerà una particolare inclinazione alla violenza e alla crudeltà; Ludovico detto il Moro darà vita a una lega che presto gli si rivolterà contro e finirà i suoi giorni prigioniero dei francesi nel castello di Loches.
La dinastia è passata alla storia come protagonista del mutare di un’epoca: dalle durezze e ferocie del Trecento alla ricchezza armoniosa del Rinascimento.
Francesco Sforza è stato maestro nella diplomazia e nelle arti militari; Galeazzo fu a lungo ricordato per i modi superbi e per la vita dissoluta; sotto la reggenza di Ludovico, Milano ebbe un periodo d’oro, con la presenza alla corte di artisti come Leonardo e il Bramante e di molti altri pittori, musicisti e poeti.
I terribili Sforza è una preziosa e rigorosa ricostruzione della storia di una famiglia, dei personaggi, delle piccole cose di tutti i giorni, delle passioni, delle crudeltà, in definitiva di un’epoca irripetibile per la sua ricchezza culturale.
- Perchè non vieni in giro con noi per il mondo?
- Avremo da menare le mani?
- Da combattere e diventare ricco, molto ricco.
- Aspettatemi qui, vengo con voi.
(Alberico da Barbiano e Muzio Attendolo Sforza)
Nel volgere di un cinquantennio la grande famiglia degli Sforza passò dalla gloria alla tragedia: Galeazzo Sforza rivelerà una particolare inclinazione alla violenza e alla crudeltà; Ludovico detto il Moro darà vita a una lega che presto gli si rivolterà contro e finirà i suoi giorni prigioniero dei francesi nel castello di Loches.
La dinastia è passata alla storia come protagonista del mutare di un’epoca: dalle durezze e ferocie del Trecento alla ricchezza armoniosa del Rinascimento.
Francesco Sforza è stato maestro nella diplomazia e nelle arti militari; Galeazzo fu a lungo ricordato per i modi superbi e per la vita dissoluta; sotto la reggenza di Ludovico, Milano ebbe un periodo d’oro, con la presenza alla corte di artisti come Leonardo e il Bramante e di molti altri pittori, musicisti e poeti.
I terribili Sforza è una preziosa e rigorosa ricostruzione della storia di una famiglia, dei personaggi, delle piccole cose di tutti i giorni, delle passioni, delle crudeltà, in definitiva di un’epoca irripetibile per la sua ricchezza culturale.
Papa Alessandro è il mio cappellano, l’Imperatore è il mio condottiero,
i veneziani sono i miei ciambellani e il re di Francia è il mio corriere.
(Ludovico Sforza detto il Moro)
i veneziani sono i miei ciambellani e il re di Francia è il mio corriere.
(Ludovico Sforza detto il Moro)
- Perchè non vieni in giro con noi per il mondo?
- Avremo da menare le mani?
- Da combattere e diventare ricco, molto ricco.
- Aspettatemi qui, vengo con voi.
(Alberico da Barbiano e Muzio Attendolo Sforza)
Nessuno scrittore presente.
Nessun sommario presente.
Il 7 febbraio 1450 una delle più nobili famiglie italiane toccava il suo apogeo: in Milano entrava da trionfatore Francesco Sforza. Si compiva così un progetto iniziato nel 1385 da Muzio Attendolo che si fece soldato di ventura e venne chiamato Sforza per l’eccezionale coraggio e la straordinaria temerarietà.
Nel volgere di un cinquantennio la grande famiglia degli Sforza passò dalla gloria alla tragedia: Galeazzo Sforza rivelerà una particolare inclinazione alla violenza e alla crudeltà; Ludovico detto il Moro darà vita a una lega che presto gli si rivolterà contro e finirà i suoi giorni prigioniero dei francesi nel castello di Loches.
La dinastia è passata alla storia come protagonista del mutare di un’epoca: dalle durezze e ferocie del Trecento alla ricchezza armoniosa del Rinascimento.
Francesco Sforza è stato maestro nella diplomazia e nelle arti militari; Galeazzo fu a lungo ricordato per i modi superbi e per la vita dissoluta; sotto la reggenza di Ludovico, Milano ebbe un periodo d’oro, con la presenza alla corte di artisti come Leonardo e il Bramante e di molti altri pittori, musicisti e poeti.
I terribili Sforza è una preziosa e rigorosa ricostruzione della storia di una famiglia, dei personaggi, delle piccole cose di tutti i giorni, delle passioni, delle crudeltà, in definitiva di un’epoca irripetibile per la sua ricchezza culturale.
- Perchè non vieni in giro con noi per il mondo?
- Avremo da menare le mani?
- Da combattere e diventare ricco, molto ricco.
- Aspettatemi qui, vengo con voi.
(Alberico da Barbiano e Muzio Attendolo Sforza)
Nel volgere di un cinquantennio la grande famiglia degli Sforza passò dalla gloria alla tragedia: Galeazzo Sforza rivelerà una particolare inclinazione alla violenza e alla crudeltà; Ludovico detto il Moro darà vita a una lega che presto gli si rivolterà contro e finirà i suoi giorni prigioniero dei francesi nel castello di Loches.
La dinastia è passata alla storia come protagonista del mutare di un’epoca: dalle durezze e ferocie del Trecento alla ricchezza armoniosa del Rinascimento.
Francesco Sforza è stato maestro nella diplomazia e nelle arti militari; Galeazzo fu a lungo ricordato per i modi superbi e per la vita dissoluta; sotto la reggenza di Ludovico, Milano ebbe un periodo d’oro, con la presenza alla corte di artisti come Leonardo e il Bramante e di molti altri pittori, musicisti e poeti.
I terribili Sforza è una preziosa e rigorosa ricostruzione della storia di una famiglia, dei personaggi, delle piccole cose di tutti i giorni, delle passioni, delle crudeltà, in definitiva di un’epoca irripetibile per la sua ricchezza culturale.
Papa Alessandro è il mio cappellano, l’Imperatore è il mio condottiero,
i veneziani sono i miei ciambellani e il re di Francia è il mio corriere.
(Ludovico Sforza detto il Moro)
i veneziani sono i miei ciambellani e il re di Francia è il mio corriere.
(Ludovico Sforza detto il Moro)
- Perchè non vieni in giro con noi per il mondo?
- Avremo da menare le mani?
- Da combattere e diventare ricco, molto ricco.
- Aspettatemi qui, vengo con voi.
(Alberico da Barbiano e Muzio Attendolo Sforza)
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Numero di collana: 5
Isbn: 978-88-6288-022-0
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