

Vienna
Ritratto di una città
Nicholas T. Parsons
Vienna
Ritratto di una città
Nicholas T. Parsons
Considerata a fine Ottocento la capitale occidentale del tentacolare impero austro-ungarico, dopo l’umiliante intermezzo nazista Vienna scampò all’occupazione delle potenze alleate, divenendo durante la Guerra Fredda luogo neutrale per spie e diplomatici tra i blocchi statunitense e sovietico e iniziando così la lunga scalata che l’ha resa la prospera e raffinata città di 1,7 milioni di abitanti che è oggi.
Nonostante il suo status di metropoli, Vienna ha sempre conservato un senso di intimità intellettuale e spirituale. Un "villaggio" che è stato un vero e proprio crogiolo di creatività: dalle scintillanti arti figurative e musicali degli Asburgo e dei nobili mecenati alla libidinosa fucina della società fin-de-siècle di Sigmund Freud, dall’Art Noveau e la Secessione viennese ai teatri d’opera e alla prestigiosa Orchestra Filarmonica. Soggetta a continui afflussi da parte dell’Impero prima e degli ex territori imperiali poi, la capitale ha allo stesso tempo assimilato e contrastato le influenze dall’esterno, creando una propria cultura.
Città di imperatori, Vienna è stata una calamita di geni nel campo dell’architettura, delle belle arti, della musica e della letteratura, così come della politica. La nozione "Viennese per scelta" può essere applicata in ugual misura a Metastasio e Metternich, Salieri e Mozart, Beethoven e Mahler, Klimt e Schiele, Musil e Karl Klaus.
A Vienna passato e presente si scontrano e mescolano in un caleidoscopio di cappotti in loden e laptop di ultima generazione, politica progressista e devozione reazionaria, rituali antichi – come lo slow food nei caratteristici Caffè e le passeggiate domenicali nel Wienerwald e nei giardini di Schönbrunn – e ritmi di vita moderni.
una metropoli più malvolentieri di Vienna.
- Ann Tizian Leitich, scrittrice e storica di Vienna -
A Vienna si muore,
ma nessuno vi invecchia.
- Montesquieu -
Nicholas T. Parsons
Nicholas T. Parsons è uno scrittore e traduttore britannico. Laureato al New College di Oxford, ha lavorato presso il British Institute di Firenze e come lettore di letteratura inglese all’Università di Pisa. Dai primi anni Ottanta vive a Vienna insieme alla moglie e ha dedicato diverse guide culturali alla sua città d’elezione, all’Austria e all’Ungheria. Ha al suo attivo articoli per The Hungarian Quarterly, traduzioni di autori austriaci come Karl Kraus e una spiritosa Xenophobe’s Guide to the Austrians sotto lo pseudonimo di Louis James.
James Shedel
James Shedel è professore di Storia presso la Georgetown University, Washington DC, dove tiene il prestigioso corso di Storia e culture europee. Ha vissuto per circa dieci anni a Vienna, dedicando diversi studi all’arte e alla cultura austriache nel periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento, tra cui ricordiamo Art and Society: The New Art Movement in Vienna, 1897-1914 (1981) e Aesthetics and Modernity: Art and the Amelioration of Change in fin-de-siècle Austria (1983).
Considerata a fine Ottocento la capitale occidentale del tentacolare impero austro-ungarico, dopo l’umiliante intermezzo nazista Vienna scampò all’occupazione delle potenze alleate, divenendo durante la Guerra Fredda luogo neutrale per spie e diplomatici tra i blocchi statunitense e sovietico e iniziando così la lunga scalata che l’ha resa la prospera e raffinata città di 1,7 milioni di abitanti che è oggi.
Nonostante il suo status di metropoli, Vienna ha sempre conservato un senso di intimità intellettuale e spirituale. Un "villaggio" che è stato un vero e proprio crogiolo di creatività: dalle scintillanti arti figurative e musicali degli Asburgo e dei nobili mecenati alla libidinosa fucina della società fin-de-siècle di Sigmund Freud, dall’Art Noveau e la Secessione viennese ai teatri d’opera e alla prestigiosa Orchestra Filarmonica. Soggetta a continui afflussi da parte dell’Impero prima e degli ex territori imperiali poi, la capitale ha allo stesso tempo assimilato e contrastato le influenze dall’esterno, creando una propria cultura.
Città di imperatori, Vienna è stata una calamita di geni nel campo dell’architettura, delle belle arti, della musica e della letteratura, così come della politica. La nozione "Viennese per scelta" può essere applicata in ugual misura a Metastasio e Metternich, Salieri e Mozart, Beethoven e Mahler, Klimt e Schiele, Musil e Karl Klaus.
A Vienna passato e presente si scontrano e mescolano in un caleidoscopio di cappotti in loden e laptop di ultima generazione, politica progressista e devozione reazionaria, rituali antichi – come lo slow food nei caratteristici Caffè e le passeggiate domenicali nel Wienerwald e nei giardini di Schönbrunn – e ritmi di vita moderni.
una metropoli più malvolentieri di Vienna.
- Ann Tizian Leitich, scrittrice e storica di Vienna -
A Vienna si muore,
ma nessuno vi invecchia.
- Montesquieu -
Nicholas T. Parsons
Nicholas T. Parsons è uno scrittore e traduttore britannico. Laureato al New College di Oxford, ha lavorato presso il British Institute di Firenze e come lettore di letteratura inglese all’Università di Pisa. Dai primi anni Ottanta vive a Vienna insieme alla moglie e ha dedicato diverse guide culturali alla sua città d’elezione, all’Austria e all’Ungheria. Ha al suo attivo articoli per The Hungarian Quarterly, traduzioni di autori austriaci come Karl Kraus e una spiritosa Xenophobe’s Guide to the Austrians sotto lo pseudonimo di Louis James.
James Shedel
James Shedel è professore di Storia presso la Georgetown University, Washington DC, dove tiene il prestigioso corso di Storia e culture europee. Ha vissuto per circa dieci anni a Vienna, dedicando diversi studi all’arte e alla cultura austriache nel periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento, tra cui ricordiamo Art and Society: The New Art Movement in Vienna, 1897-1914 (1981) e Aesthetics and Modernity: Art and the Amelioration of Change in fin-de-siècle Austria (1983).
-
Sede Legale
- Via Carlo Marx 21, 06012 - Città di Castello (PG)
- Tel +39 075.3758159 - Fax +39 075.8511753
- P. Iva 02774391201 - Scrivi una mail
-
Sede Operativa
- Via Pietro Mengoli 4, 40138 - Bologna (BO)
- Tel. +39 051.4853205
