Guida ai grandi aforisti
Marco Ongaro
Guida ai grandi aforisti
Marco Ongaro
Cosa lega grandi autori come Woody Allen, Roland Barthes, Charles Baudelaire, Friedrich Nietzsche, Carl Gustav Jung, Karl Kraus, Marcello Marchesi, Françoise Sagan, Kurt Vonnegut e Virginia Woolf? La scrittura aforistica! In una breve frase spesso si possono condensare intere visioni della vita, pillole di poesia o riflessioni universali serie, ironiche, satiriche, pronte a cogliere le diverse sfumature umane.
Una forma d’arte, sintetica ed efficace, che talvolta rappresenta al meglio uno scrittore scomparso nel momento in cui la memoria dell’uomo-artista torna ad affermarsi in qualche anniversario commemorativo.
Dopo il primo infarto, Ennio Flaiano comincia a catalogare le infinite notule e annotazioni disseminate dalla fervida intelligenza lungo il cammino di un’esistenza provvida. Non farà in tempo a trasformare in un libro la vastità del suo album prima che la morte completi il conto alla rovescia. Di Oscar Wilde emergono le arguzie pronunciate a tavola o estrapolate dalle commedie.
L’aforista, per la sua tendenza a essere folgorante nei giudizi e nei commenti, fornisce materiale di prima mano a chi nei post sui social edifica la propria personalità mediatica sulle fondamenta della moderna frenesia citazionistica.
Marco Ongaro ci conduce alla scoperta della scrittura aforistica attraverso una guida in grado di colpire il lettore con riflessioni pungenti e sempre attuali. Frasi divenute iconiche, considerazioni amorose, politiche, sociali e filosofiche, nel porgere il riflesso profondo di ventidue grandissimi autori corredano un vademecum brillante in forma di ritratto informale.
"Quando venne l’inverno la cicala non aveva niente
mentre la formica lamentava dolori al petto."
– Woody Allen –
"Il pubblico è, rispetto al genio,
un orologio che ritarda."
– Charles Baudelaire –
"Ho sognato Freud. Che significa?"
– Stanisław Jerzy Lec –
"Vivere è una caduta orizzontale."
– Jean Cocteau –
Marco Ongaro
Dopo il debutto nell’ambito della canzone d’autore che gli vale nel 1987 il Premio Tenco per la Migliore Opera Prima, produce raccolte di poesie e racconti, testi teatrali e libretti d’opera. In ambito saggistico, alla biografia di Kiki de Montparnasse fa seguire il pamphlet Elogio della puntualità, il ritratto biografico Psicovita di Niki de Saint Phalle, i saggi Elogio dello snob e Manuale poco pratico di scrittura creativa.
Per Odoya ha scritto l’Introduzione a Jean Cocteau. La squisitezza del mondo di Pascal Schembri (2017).
A vincere l'album
Gli aforisti
Adorno
Allen
Barthes
Baudelaire
Borges
Cocteau
Flaiano
Gainsbourg
Jung
Kafka
Kraus
Lec
Longanesi
Marchesi
Nietzsche
Sagan
Twain
Villaggio
Vonnegut
Warhol
Wilde
Woolf
Bibliografia
Altri libri di Marco Ongaro
Cosa lega grandi autori come Woody Allen, Roland Barthes, Charles Baudelaire, Friedrich Nietzsche, Carl Gustav Jung, Karl Kraus, Marcello Marchesi, Françoise Sagan, Kurt Vonnegut e Virginia Woolf? La scrittura aforistica! In una breve frase spesso si possono condensare intere visioni della vita, pillole di poesia o riflessioni universali serie, ironiche, satiriche, pronte a cogliere le diverse sfumature umane.
Una forma d’arte, sintetica ed efficace, che talvolta rappresenta al meglio uno scrittore scomparso nel momento in cui la memoria dell’uomo-artista torna ad affermarsi in qualche anniversario commemorativo.
Dopo il primo infarto, Ennio Flaiano comincia a catalogare le infinite notule e annotazioni disseminate dalla fervida intelligenza lungo il cammino di un’esistenza provvida. Non farà in tempo a trasformare in un libro la vastità del suo album prima che la morte completi il conto alla rovescia. Di Oscar Wilde emergono le arguzie pronunciate a tavola o estrapolate dalle commedie.
L’aforista, per la sua tendenza a essere folgorante nei giudizi e nei commenti, fornisce materiale di prima mano a chi nei post sui social edifica la propria personalità mediatica sulle fondamenta della moderna frenesia citazionistica.
Marco Ongaro ci conduce alla scoperta della scrittura aforistica attraverso una guida in grado di colpire il lettore con riflessioni pungenti e sempre attuali. Frasi divenute iconiche, considerazioni amorose, politiche, sociali e filosofiche, nel porgere il riflesso profondo di ventidue grandissimi autori corredano un vademecum brillante in forma di ritratto informale.
"Quando venne l’inverno la cicala non aveva niente
mentre la formica lamentava dolori al petto."
– Woody Allen –
"Il pubblico è, rispetto al genio,
un orologio che ritarda."
– Charles Baudelaire –
"Ho sognato Freud. Che significa?"
– Stanisław Jerzy Lec –
"Vivere è una caduta orizzontale."
– Jean Cocteau –
A vincere l'album
Gli aforisti
Adorno
Allen
Barthes
Baudelaire
Borges
Cocteau
Flaiano
Gainsbourg
Jung
Kafka
Kraus
Lec
Longanesi
Marchesi
Nietzsche
Sagan
Twain
Villaggio
Vonnegut
Warhol
Wilde
Woolf
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Per Odoya ha scritto l’Introduzione a Jean Cocteau. La squisitezza del mondo di Pascal Schembri (2017).
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