
Collana: OMu - Odoya Musica
Numero di collana: 9
Isbn: 978-88-6288-095-4
Pagine: 288
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 2011
Autore:
Francesco Gazzara

Lounge Music
Storia, generi e protagonisti della musica di sottofondo
Francesco Gazzara
Lounge Music
Storia, generi e protagonisti della musica di sottofondo
Francesco Gazzara
sconto
5%
17,10€
18,00€
Distante dai contemporanei successi del rock e del pop ma profondamente radicato nella cultura occidentale, il lounge ha rappresentato il sottofondo sonoro della seconda metà del XX secolo. Dalle ritmiche "jungle" di Duke Ellington alla frenesia sonora dell’exotica di Les Baxter, dall’easy listening di Burt Bacharach alle colonne sonore di Henry Mancini, John Barry e Lalo Schifrin, la lounge music è il manifesto di uno stile di vita.
La cocktail music nasce negli anni Cinquanta e Sessanta, insieme ai primi film di James Bond e allo stile impeccabile di Frank Sinatra e Dean Martin. Un genere apparentemente semplice e spensierato, capace, con le sue melodie fischiettabili, di trasportare l’ascoltatore in luoghi immaginari dove tutto è possibile, all’insegna degli ideali di lusso, prosperità e confort del dopoguerra. Un genere, tuttavia, non privo di complicatezze sonore e capace di suscitare forti emozioni.
Nell’ipotetica sala d’attesa (lounge, appunto) dell’attuale revival del fenomeno easy listening c’è posto per tutti: non solo cantanti soul, playboy da aeroporto con giacche leopardate ("lounge lizard"), guru del sound esotico, grandi star del kitsch, ma soprattutto chi oggi ama remixare queste reliquie del passato con passione e sensibilità.
La cocktail music nasce negli anni Cinquanta e Sessanta, insieme ai primi film di James Bond e allo stile impeccabile di Frank Sinatra e Dean Martin. Un genere apparentemente semplice e spensierato, capace, con le sue melodie fischiettabili, di trasportare l’ascoltatore in luoghi immaginari dove tutto è possibile, all’insegna degli ideali di lusso, prosperità e confort del dopoguerra. Un genere, tuttavia, non privo di complicatezze sonore e capace di suscitare forti emozioni.
Nell’ipotetica sala d’attesa (lounge, appunto) dell’attuale revival del fenomeno easy listening c’è posto per tutti: non solo cantanti soul, playboy da aeroporto con giacche leopardate ("lounge lizard"), guru del sound esotico, grandi star del kitsch, ma soprattutto chi oggi ama remixare queste reliquie del passato con passione e sensibilità.
"Il primo giorno Dio creò l’uomo e la donna,
il secondo il Vodka Martini e il terzo giorno
passò alla musica di Burt Bacharach.
Poi, il quarto giorno, l’uomo inventò il rock’n’roll e rovinò tutto."
(Julie Burchill, The Page)
"Mettetevi comodi. L’impianto hi-fi irradia già
i suoni ‘exotici’ e il cha cha cha di Juan Garcia Esquivel.
Dagli altoparlanti il sintetizzatore Moog fischia le sue melodie classiche:
sedetevi pure e rilassatevi. Concedetevi un sorso di Martini
e sognate di viaggiare nel tempo, in un’epoca in cui
il sound delle terre più lontane arrivava comodamente
a casa vostra, attraverso un trentatré giri o la filodiffusione.
Godetevi i tempi moderni della lounge music!"
(Joseph Lanza, Elevator Music)
il secondo il Vodka Martini e il terzo giorno
passò alla musica di Burt Bacharach.
Poi, il quarto giorno, l’uomo inventò il rock’n’roll e rovinò tutto."
(Julie Burchill, The Page)
"Mettetevi comodi. L’impianto hi-fi irradia già
i suoni ‘exotici’ e il cha cha cha di Juan Garcia Esquivel.
Dagli altoparlanti il sintetizzatore Moog fischia le sue melodie classiche:
sedetevi pure e rilassatevi. Concedetevi un sorso di Martini
e sognate di viaggiare nel tempo, in un’epoca in cui
il sound delle terre più lontane arrivava comodamente
a casa vostra, attraverso un trentatré giri o la filodiffusione.
Godetevi i tempi moderni della lounge music!"
(Joseph Lanza, Elevator Music)
Francesco Gazzara
(1967) è un tastierista e compositore attivo dai primi anni Novanta nel campo delle colonne sonore e noto per la discografia internazionale del suo progetto “Gazzara”, pioneristico nel genere acid jazz.Il musicista romano ha dedicato due album tributo ai Genesis (Play Me My Song e Here It Comes Again), riscuotendo il diretto apprezzamento di alcuni membri della band.
Per Odoya ha già pubblicato Lounge Music. Storia, generi e protagonisti della musica di sottofondo (2011) e, per Meridiano Zero, Storia dell’Acid Jazz. I gruppi, gli ambienti e gli stili del movimento che ha cambiato l’immaginario musicale del nostro tempo (2017).
Nessun sommario presente.
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Distante dai contemporanei successi del rock e del pop ma profondamente radicato nella cultura occidentale, il lounge ha rappresentato il sottofondo sonoro della seconda metà del XX secolo. Dalle ritmiche "jungle" di Duke Ellington alla frenesia sonora dell’exotica di Les Baxter, dall’easy listening di Burt Bacharach alle colonne sonore di Henry Mancini, John Barry e Lalo Schifrin, la lounge music è il manifesto di uno stile di vita.
La cocktail music nasce negli anni Cinquanta e Sessanta, insieme ai primi film di James Bond e allo stile impeccabile di Frank Sinatra e Dean Martin. Un genere apparentemente semplice e spensierato, capace, con le sue melodie fischiettabili, di trasportare l’ascoltatore in luoghi immaginari dove tutto è possibile, all’insegna degli ideali di lusso, prosperità e confort del dopoguerra. Un genere, tuttavia, non privo di complicatezze sonore e capace di suscitare forti emozioni.
Nell’ipotetica sala d’attesa (lounge, appunto) dell’attuale revival del fenomeno easy listening c’è posto per tutti: non solo cantanti soul, playboy da aeroporto con giacche leopardate ("lounge lizard"), guru del sound esotico, grandi star del kitsch, ma soprattutto chi oggi ama remixare queste reliquie del passato con passione e sensibilità.
La cocktail music nasce negli anni Cinquanta e Sessanta, insieme ai primi film di James Bond e allo stile impeccabile di Frank Sinatra e Dean Martin. Un genere apparentemente semplice e spensierato, capace, con le sue melodie fischiettabili, di trasportare l’ascoltatore in luoghi immaginari dove tutto è possibile, all’insegna degli ideali di lusso, prosperità e confort del dopoguerra. Un genere, tuttavia, non privo di complicatezze sonore e capace di suscitare forti emozioni.
Nell’ipotetica sala d’attesa (lounge, appunto) dell’attuale revival del fenomeno easy listening c’è posto per tutti: non solo cantanti soul, playboy da aeroporto con giacche leopardate ("lounge lizard"), guru del sound esotico, grandi star del kitsch, ma soprattutto chi oggi ama remixare queste reliquie del passato con passione e sensibilità.
"Il primo giorno Dio creò l’uomo e la donna,
il secondo il Vodka Martini e il terzo giorno
passò alla musica di Burt Bacharach.
Poi, il quarto giorno, l’uomo inventò il rock’n’roll e rovinò tutto."
(Julie Burchill, The Page)
"Mettetevi comodi. L’impianto hi-fi irradia già
i suoni ‘exotici’ e il cha cha cha di Juan Garcia Esquivel.
Dagli altoparlanti il sintetizzatore Moog fischia le sue melodie classiche:
sedetevi pure e rilassatevi. Concedetevi un sorso di Martini
e sognate di viaggiare nel tempo, in un’epoca in cui
il sound delle terre più lontane arrivava comodamente
a casa vostra, attraverso un trentatré giri o la filodiffusione.
Godetevi i tempi moderni della lounge music!"
(Joseph Lanza, Elevator Music)
il secondo il Vodka Martini e il terzo giorno
passò alla musica di Burt Bacharach.
Poi, il quarto giorno, l’uomo inventò il rock’n’roll e rovinò tutto."
(Julie Burchill, The Page)
"Mettetevi comodi. L’impianto hi-fi irradia già
i suoni ‘exotici’ e il cha cha cha di Juan Garcia Esquivel.
Dagli altoparlanti il sintetizzatore Moog fischia le sue melodie classiche:
sedetevi pure e rilassatevi. Concedetevi un sorso di Martini
e sognate di viaggiare nel tempo, in un’epoca in cui
il sound delle terre più lontane arrivava comodamente
a casa vostra, attraverso un trentatré giri o la filodiffusione.
Godetevi i tempi moderni della lounge music!"
(Joseph Lanza, Elevator Music)
Collana: OMu - Odoya Musica
Numero di collana: 9
Isbn: 978-88-6288-095-4
Pagine: 288
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 2011
Autore:
Francesco Gazzara
Nessun sommario presente.
Francesco Gazzara
(1967) è un tastierista e compositore attivo dai primi anni Novanta nel campo delle colonne sonore e noto per la discografia internazionale del suo progetto “Gazzara”, pioneristico nel genere acid jazz.Il musicista romano ha dedicato due album tributo ai Genesis (Play Me My Song e Here It Comes Again), riscuotendo il diretto apprezzamento di alcuni membri della band.
Per Odoya ha già pubblicato Lounge Music. Storia, generi e protagonisti della musica di sottofondo (2011) e, per Meridiano Zero, Storia dell’Acid Jazz. I gruppi, gli ambienti e gli stili del movimento che ha cambiato l’immaginario musicale del nostro tempo (2017).
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