Le donne di Gioachino Rossini
Nate per vincere e regnar
Roberta Pedrotti
Le donne di Gioachino Rossini
Nate per vincere e regnar
Roberta Pedrotti
Nell’immaginario collettivo l’eroina del melodramma è votata al sacrificio: dalla tisi di Violetta al suicidio di Cio Cio San, per malattia fisica o mentale, per mano propria o altrui, sembra difficile uscire dal cliché che vorrebbe la donna o vittima angelicata o incarnazione del male. Si tratta, tuttavia, di una visione parziale che trova, nella secolare storia dell’opera lirica, numerose eccezioni. La principale di queste è costituita dal catalogo rossiniano, che inanella una serie di ritratti femminili di grande potenza e complessità, tanto che perfino una vittima per eccellenza come Desdemona, nell’opera di Rossini, appare, nel momento fatale, ben più forte e risoluta di Otello.
Dalla principessa Lisinga, pronta a impugnare le armi per salvare l’amato in Demetrio e Polibio, fino alla principessa austriaca Mathilde, che abbraccia la causa rivoluzionaria in Guillaume Tell, si susseguono eroine buffe e tragiche che, quale sia la loro sorte, delineano un’immagine della donna ricca di sfaccettature.
Fra tutte, Matilde di Shabran, intrepida emula di Armida decisa a sedurre un castellano folle, sadico e misogino e a riportare la giustizia nel suo feudo.
L’attenzione è focalizzata proprio ai personaggi femminili delle opere rossiniane, messi a confronto e analizzati per tematiche sia nei testi dei libretti sia nella trattazione musicale rossiniana, attraverso esempi precisi sia per il lettore più smaliziato sia per il meno esperto. Due capitoli introduttivi contestualizzano l’analisi della produzione operistica del Cigno di Pesaro.
"Son donna e tutto ho detto.
Portatemi rispetto,
O ve la fò pagar.
[…]
Femmine mie, guardate,
L’ho fatto delirar!
Femmine, siamo nate
per vincere e regnar."
– da Matilde di Shabran, ossia Bellezza e cuor di ferro, 1821 –
Roberta Pedrotti
Fondatrice e direttrice della testata online L’ape musicale, si è laureata in drammaturgia musicale all’Università di Bologna. Alla critica musicale e all’attività giornalistica affianca la ricerca musicologica e la divulgazione con saggi per programmi di sala, conferenze, partecipazione a tavole rotonde e convegni. Si impegna, inoltre, nel sostegno dei giovani talenti attraverso concorsi, master, concerti.Per Odoya ha pubblicato Le donne di Gioachino Rossini. Nate per vincere e regnar (2018, volume premiato con la medaglia del Comitato per le celebrazioni dei centocinquant’anni dalla morte del compositore pesarese), Storia dell’opera lirica (2019) e Se fossi Luciano Pavarotti (2023).
Capitolo 1
Voce di donna o d’angelo
Capitolo 2
Il figlio di Anna Guidarini
Le muse
Capitolo 3
Ritratti in un atto
Una balla di mercanzia
Costretta a palpitar
Arbitra di se stessa
Datemi lo sposo, e datemelo subito
Un barbaro inganno
Lasciatemi almen respirar
Capitolo 4
Tre donne per Maria Marcolini
Di Pallade il più ricco sublimato
Aguzzar d’amore lo strale
Da vaga femmina felicità
Capitolo 5
Cento trappole?
Sono docile, son rispettosa
Son volubile, son capricciosa
Capitolo 6
L’innocenza e la bontà
Una volta c’era un re
Il giardino di Leopardi
Capitolo 7
D’amore al dolce impero
Fra turchi e italiane: amore, gioco e necessità
Quali Armida l’inventò
Capitolo 8
Figli, madri, spose
Il padre, il dover mio
È ver, giurai.
Sperar felicità
L’obbligo del silenzio
Ferma, costante, immobile
Capitolo 9
Regina e guerriera
Che io l’armi impugni
Là pugnai, la sorte arrise
La gloria e la pietà
Chi non conobbe ancor che volle dir viltà
Riedi al soglio
Bel raggio lusinghier
Capitolo 10
Le parigine
Verso Reims. Corinna e le altre
Sacrificio e martirio
La scelta di Anaï
Il favore della notte
Mathilde, la rivoluzionaria
Le opere in breve
Ringraziamenti
Altri libri di Roberta Pedrotti
Nell’immaginario collettivo l’eroina del melodramma è votata al sacrificio: dalla tisi di Violetta al suicidio di Cio Cio San, per malattia fisica o mentale, per mano propria o altrui, sembra difficile uscire dal cliché che vorrebbe la donna o vittima angelicata o incarnazione del male. Si tratta, tuttavia, di una visione parziale che trova, nella secolare storia dell’opera lirica, numerose eccezioni. La principale di queste è costituita dal catalogo rossiniano, che inanella una serie di ritratti femminili di grande potenza e complessità, tanto che perfino una vittima per eccellenza come Desdemona, nell’opera di Rossini, appare, nel momento fatale, ben più forte e risoluta di Otello.
Dalla principessa Lisinga, pronta a impugnare le armi per salvare l’amato in Demetrio e Polibio, fino alla principessa austriaca Mathilde, che abbraccia la causa rivoluzionaria in Guillaume Tell, si susseguono eroine buffe e tragiche che, quale sia la loro sorte, delineano un’immagine della donna ricca di sfaccettature.
Fra tutte, Matilde di Shabran, intrepida emula di Armida decisa a sedurre un castellano folle, sadico e misogino e a riportare la giustizia nel suo feudo.
L’attenzione è focalizzata proprio ai personaggi femminili delle opere rossiniane, messi a confronto e analizzati per tematiche sia nei testi dei libretti sia nella trattazione musicale rossiniana, attraverso esempi precisi sia per il lettore più smaliziato sia per il meno esperto. Due capitoli introduttivi contestualizzano l’analisi della produzione operistica del Cigno di Pesaro.
"Son donna e tutto ho detto.
Portatemi rispetto,
O ve la fò pagar.
[…]
Femmine mie, guardate,
L’ho fatto delirar!
Femmine, siamo nate
per vincere e regnar."
– da Matilde di Shabran, ossia Bellezza e cuor di ferro, 1821 –
Capitolo 1
Voce di donna o d’angelo
Capitolo 2
Il figlio di Anna Guidarini
Le muse
Capitolo 3
Ritratti in un atto
Una balla di mercanzia
Costretta a palpitar
Arbitra di se stessa
Datemi lo sposo, e datemelo subito
Un barbaro inganno
Lasciatemi almen respirar
Capitolo 4
Tre donne per Maria Marcolini
Di Pallade il più ricco sublimato
Aguzzar d’amore lo strale
Da vaga femmina felicità
Capitolo 5
Cento trappole?
Sono docile, son rispettosa
Son volubile, son capricciosa
Capitolo 6
L’innocenza e la bontà
Una volta c’era un re
Il giardino di Leopardi
Capitolo 7
D’amore al dolce impero
Fra turchi e italiane: amore, gioco e necessità
Quali Armida l’inventò
Capitolo 8
Figli, madri, spose
Il padre, il dover mio
È ver, giurai.
Sperar felicità
L’obbligo del silenzio
Ferma, costante, immobile
Capitolo 9
Regina e guerriera
Che io l’armi impugni
Là pugnai, la sorte arrise
La gloria e la pietà
Chi non conobbe ancor che volle dir viltà
Riedi al soglio
Bel raggio lusinghier
Capitolo 10
Le parigine
Verso Reims. Corinna e le altre
Sacrificio e martirio
La scelta di Anaï
Il favore della notte
Mathilde, la rivoluzionaria
Le opere in breve
Ringraziamenti
Roberta Pedrotti
Fondatrice e direttrice della testata online L’ape musicale, si è laureata in drammaturgia musicale all’Università di Bologna. Alla critica musicale e all’attività giornalistica affianca la ricerca musicologica e la divulgazione con saggi per programmi di sala, conferenze, partecipazione a tavole rotonde e convegni. Si impegna, inoltre, nel sostegno dei giovani talenti attraverso concorsi, master, concerti.Per Odoya ha pubblicato Le donne di Gioachino Rossini. Nate per vincere e regnar (2018, volume premiato con la medaglia del Comitato per le celebrazioni dei centocinquant’anni dalla morte del compositore pesarese), Storia dell’opera lirica (2019) e Se fossi Luciano Pavarotti (2023).
-
Sede Legale
- Via Carlo Marx 21, 06012 - Città di Castello (PG)
- Tel +39 075.3758159 - Fax +39 075.8511753
- P. Iva 02774391201 - Scrivi una mail
-
Sede Operativa
- Via Pietro Mengoli 4, 40138 - Bologna (BO)
- Tel. +39 051.4853205