Le grandi battaglie dell’esercito romano
Livio Zerbini
Le grandi battaglie dell’esercito romano
Livio Zerbini
Se Roma, da piccolo villaggio di pastori, riuscì a divenire un grande Impero, dominando per oltre mille anni il mondo mediterraneo, gran parte del merito va attribuito al suo esercito, che costituì una potente e micidiale "macchina" bellica. L’esercito romano fu l’efficace strumento dell’espansione di Roma sino alla creazione di un Impero che andava dalle Colonne d’Ercole alle sabbie della Nubia, dal Reno al Danubio alle regioni del Mar Nero e agli altipiani del Caucaso.
Roma seppe fronteggiare e vincere moltissimi popoli, ma la sua superiorità militare non dipendeva tanto dalla consistenza numerica delle sue truppe, quanto da un’organizzazione, preparazione e specializzazione uniche rispetto agli altri eserciti antichi. La storia di Roma sembra essere così una successione senza fine di guerre, spedizioni militari, battaglie e conquiste a cui parteciparono generali e imperatori. Alcuni di loro sarebbero passati alla storia per il loro genio militare, come Scipione l’Africano, Mario, Cesare, Augusto e Traiano.
Zama, Magnesia, Pidna, Campi Raudii, Alesia, Zela e Adamclisi sono nomi di località che evocano battaglie vittoriose e successi militari eclatanti. Ma Roma subì anche tragiche sconfitte, come quelle registrate sul fiume Allia, presso le Forche Caudine, a Canne, ad Arausio e a Teutoburgo, che avrebbero potuto mettere a repentaglio le conquiste fatte.
La grandezza dell’Impero romano, il più longevo della storia, fu anche quella di fare tesoro delle sconfitte e degli errori compiuti e di sapersi risollevare da drammatici e disastrosi insuccessi militari.
Ho trovato una città di mattoni, ve la restituisco di marmo.
– Ottaviano Augusto –
Le conseguenze della collera
sono molto più gravi delle sue cause.
– Marco Aurelio, Colloqui con se stesso –
È la storia di una città, Roma, che partita da modestissimi inizi,
è tanto cresciuta da essere ormai oppressa dalla sua stessa grandezza.
– Tito Livio, Ab Urbe Condita –
Livio Zerbini
Livio Zerbini insegna Storia romana all’Università di Ferrara ed è direttore del Laboratorio di studi e ricerche sulla Antiche province Danubiane e del Black Sea International Centre, con sede a Batumi (Georgia).
Ha al proprio attivo numerose pubblicazioni e oltre venti saggi, tra cui recentemente editi: Pompei (UTET 2012), I personaggi che hanno fatto grande Roma antica (Newton Compton 2013), Roma. Un impero alle radici dell’Europa (FMR 2015) e Le guerre daciche (Il Mulino 2015).
Per Odoya ha già pubblicato Storia dell’esercito romano (2014), Le grandi battaglie dell’esercito romano (2015) e, insieme a Emanuela Marinelli, La Sindone. Storia e misteri (2017).
Altri libri di Livio Zerbini
Storia dell'Esercito romano, La Sindone, Gli imperatori romani, Storia dell'Esercito romano
Se Roma, da piccolo villaggio di pastori, riuscì a divenire un grande Impero, dominando per oltre mille anni il mondo mediterraneo, gran parte del merito va attribuito al suo esercito, che costituì una potente e micidiale "macchina" bellica. L’esercito romano fu l’efficace strumento dell’espansione di Roma sino alla creazione di un Impero che andava dalle Colonne d’Ercole alle sabbie della Nubia, dal Reno al Danubio alle regioni del Mar Nero e agli altipiani del Caucaso.
Roma seppe fronteggiare e vincere moltissimi popoli, ma la sua superiorità militare non dipendeva tanto dalla consistenza numerica delle sue truppe, quanto da un’organizzazione, preparazione e specializzazione uniche rispetto agli altri eserciti antichi. La storia di Roma sembra essere così una successione senza fine di guerre, spedizioni militari, battaglie e conquiste a cui parteciparono generali e imperatori. Alcuni di loro sarebbero passati alla storia per il loro genio militare, come Scipione l’Africano, Mario, Cesare, Augusto e Traiano.
Zama, Magnesia, Pidna, Campi Raudii, Alesia, Zela e Adamclisi sono nomi di località che evocano battaglie vittoriose e successi militari eclatanti. Ma Roma subì anche tragiche sconfitte, come quelle registrate sul fiume Allia, presso le Forche Caudine, a Canne, ad Arausio e a Teutoburgo, che avrebbero potuto mettere a repentaglio le conquiste fatte.
La grandezza dell’Impero romano, il più longevo della storia, fu anche quella di fare tesoro delle sconfitte e degli errori compiuti e di sapersi risollevare da drammatici e disastrosi insuccessi militari.
Ho trovato una città di mattoni, ve la restituisco di marmo.
– Ottaviano Augusto –
Le conseguenze della collera
sono molto più gravi delle sue cause.
– Marco Aurelio, Colloqui con se stesso –
È la storia di una città, Roma, che partita da modestissimi inizi,
è tanto cresciuta da essere ormai oppressa dalla sua stessa grandezza.
– Tito Livio, Ab Urbe Condita –
Livio Zerbini
Livio Zerbini insegna Storia romana all’Università di Ferrara ed è direttore del Laboratorio di studi e ricerche sulla Antiche province Danubiane e del Black Sea International Centre, con sede a Batumi (Georgia).
Ha al proprio attivo numerose pubblicazioni e oltre venti saggi, tra cui recentemente editi: Pompei (UTET 2012), I personaggi che hanno fatto grande Roma antica (Newton Compton 2013), Roma. Un impero alle radici dell’Europa (FMR 2015) e Le guerre daciche (Il Mulino 2015).
Per Odoya ha già pubblicato Storia dell’esercito romano (2014), Le grandi battaglie dell’esercito romano (2015) e, insieme a Emanuela Marinelli, La Sindone. Storia e misteri (2017).
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