

Storia delle Repubbliche marinare
Marc’Antonio Bragadin
Storia delle Repubbliche marinare
Marc’Antonio Bragadin
A partire dai primi anni del X secolo quattro città marinare italiane riescono a imporsi sullo scenario europeo grazie alla loro supremazia politica, culturale e commerciale: sono le Repubbliche di Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. Piccoli stati autonomi, si dedicano agli scambi con i più importanti porti d’Oriente, coniando una propria moneta e fondando nuove istituzioni a protezione di se stessi e dei propri interessi. Ma, insieme alla ricchezza, giunge il desiderio di potere: con le loro poderose flotte le quattro città intraprendono guerre sanguinose, stringono alleanze, soffocano o assecondano rivalità sempre pronte a sorgere per il controllo dei mari.
Marc’Antonio Bragadin racconta la storia delle Repubbliche marinare, la loro strenua lotta per la difesa dei propri territori dagli attacchi dei saraceni e il loro contributo alle crociate in Terra santa, dai primordi del loro sviluppo commerciale e politico fino alla decadenza e al declino.
Scopriremo anche la storia di altre Repubbliche portuali, anch’esse indipendenti e autonome, che svolsero un ruolo fondamentale nel contesto storico, politico e culturale del Medioevo italiano.
abbiamo infatti deciso di nostra spontanea
volontà di combattere, e non risparmieremo la vita."
(Costantino XI di Bisanzio)
"La città e gli edifici sono miei, ma i prigionieri e il bottino li lascio al vostro valore.
L’intrepido soldato che arriverà per primo sulle mura di Costantinopoli
sarà ricompensato con il governo della Provincia più bella e più ricca,
e la mia gratitudine accumulerà i suoi onori e i suoi beni
oltre la misura delle sue stesse speranze."
(Maometto II)
"Quando la fortuna toglie ciò che non può essere conservato,
bisogna avere pazienza: essa muta in burla la sua offesa.
Il derubato che sorride ruba qualcosa al ladro, ma chi piange
per un dolore vano, ruba qualcosa a se stesso."
(Il doge di Venezia nell’Otello di W. Shakespeare: atto I, scena III)
Marc’Antonio Bragadin
Marc’Antonio Bragadin, discendente da un’antica famiglia veneziana alla quale apparteneva anche il suo omonimo scorticato vivo dai turchi a Famagosta nel 1570, entrò all’Accademia Navale di Livorno a 14 anni, uscendone guardamarina a 19. Si distinse subito per una copiosa attività giornalistica e letteraria non solo nel campo della storiografia navale, ma anche a livello tecnico e scientifico. Per questa sua competenza nel corso della Seconda guerra mondiale, in cui ebbe due volte il comando di una squadriglia Mas, fu chiamato a Roma alla Supermarina per realizzare e sviluppare la comunicazione propagandistica pro Marina. Grazie alla sua esperienza di critica storica e d’indagine giornalistica,
si dimostrò un osservatore completo di tutte le battaglie e le “segrete cose” navali. Dopo la guerra intraprese un’intensa attività letteraria, giornalistica e cinematografica.
Per Odoya è già uscita la sua Storia delle Repubbliche marinare (2010).
Altri libri di Marc’Antonio Bragadin
A partire dai primi anni del X secolo quattro città marinare italiane riescono a imporsi sullo scenario europeo grazie alla loro supremazia politica, culturale e commerciale: sono le Repubbliche di Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. Piccoli stati autonomi, si dedicano agli scambi con i più importanti porti d’Oriente, coniando una propria moneta e fondando nuove istituzioni a protezione di se stessi e dei propri interessi. Ma, insieme alla ricchezza, giunge il desiderio di potere: con le loro poderose flotte le quattro città intraprendono guerre sanguinose, stringono alleanze, soffocano o assecondano rivalità sempre pronte a sorgere per il controllo dei mari.
Marc’Antonio Bragadin racconta la storia delle Repubbliche marinare, la loro strenua lotta per la difesa dei propri territori dagli attacchi dei saraceni e il loro contributo alle crociate in Terra santa, dai primordi del loro sviluppo commerciale e politico fino alla decadenza e al declino.
Scopriremo anche la storia di altre Repubbliche portuali, anch’esse indipendenti e autonome, che svolsero un ruolo fondamentale nel contesto storico, politico e culturale del Medioevo italiano.
abbiamo infatti deciso di nostra spontanea
volontà di combattere, e non risparmieremo la vita."
(Costantino XI di Bisanzio)
"La città e gli edifici sono miei, ma i prigionieri e il bottino li lascio al vostro valore.
L’intrepido soldato che arriverà per primo sulle mura di Costantinopoli
sarà ricompensato con il governo della Provincia più bella e più ricca,
e la mia gratitudine accumulerà i suoi onori e i suoi beni
oltre la misura delle sue stesse speranze."
(Maometto II)
"Quando la fortuna toglie ciò che non può essere conservato,
bisogna avere pazienza: essa muta in burla la sua offesa.
Il derubato che sorride ruba qualcosa al ladro, ma chi piange
per un dolore vano, ruba qualcosa a se stesso."
(Il doge di Venezia nell’Otello di W. Shakespeare: atto I, scena III)
Marc’Antonio Bragadin
Marc’Antonio Bragadin, discendente da un’antica famiglia veneziana alla quale apparteneva anche il suo omonimo scorticato vivo dai turchi a Famagosta nel 1570, entrò all’Accademia Navale di Livorno a 14 anni, uscendone guardamarina a 19. Si distinse subito per una copiosa attività giornalistica e letteraria non solo nel campo della storiografia navale, ma anche a livello tecnico e scientifico. Per questa sua competenza nel corso della Seconda guerra mondiale, in cui ebbe due volte il comando di una squadriglia Mas, fu chiamato a Roma alla Supermarina per realizzare e sviluppare la comunicazione propagandistica pro Marina. Grazie alla sua esperienza di critica storica e d’indagine giornalistica,
si dimostrò un osservatore completo di tutte le battaglie e le “segrete cose” navali. Dopo la guerra intraprese un’intensa attività letteraria, giornalistica e cinematografica.
Per Odoya è già uscita la sua Storia delle Repubbliche marinare (2010).
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