volume illustrato a colori Collana: OL - Odoya Library Numero di collana: 292 Isbn: 978-88-6288-445-7 Pagine: 304 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 2018
Autore: Gianmaria Contro

Zombie Walk

L’irresistibile ascesa di un mostro senza qualità

Gianmaria Contro

Zombie Walk

L’irresistibile ascesa di un mostro senza qualità

Gianmaria Contro

sconto 5%
17,10€ 18,00€

Mentre centinaia di film e romanzi, decine di videogame, fumetti e web series, articoli di giornale e ponderose – per quanto improvvisate – speculazioni filosofiche ne decretano la dilagante popolarità, il Morto Vivente è ancora un’entità sfuggente e sotterranea per la saggistica italiana.
Zombie Walk cerca di colmare questo vuoto raccontando l’irresistibile ascesa di un mostro senza qualità, la claudicante avanzata di un anti (o super?) eroe senza precedenti che, con silenziosa ostinazione, ha invaso l’immaginario e il linguaggio della quotidianità.
Non si tratta dell’ennesimo repertorio per cinefili horror-maniaci, né di uno dei tanti tentativi di trasformare il Living Dead in una più o meno astrusa metafora sociopolitica. Zombie Walk narra piuttosto le metamorfosi del Sublime Cadaverico attraverso i più vari luoghi e tempi della storia, lungo le vie tortuose della pop culture e dell’arte colta, delle scienze e della cronaca, cercando di cogliere – o almeno di raccontare – la sostanza di quella strana "increspatura epistemologica" che porta, e riporta ciclicamente, i vivi a confondersi con i morti.
Da dove arrivano? Chi li ha creati? Cosa vogliono da noi, a parte mangiarci? Niente, forse. Vogliono solo smettere di volere, spegnere la coscienza e la civiltà, azzerare il contagiri. Dare a noi tutti una seconda chance.
Nascosti nelle pieghe della cultura erudita o sbandierati dallo show business orrifico, evocati nei manuali anatomici, mummificati dalle pratiche funerarie, i morti risorgono, i morti amano, i morti lavorano, i morti mangiano.
In televisione camminano, sul grande schermo scatenano guerre mondiali, nella Rete globale esplodono, chiacchierano e infettano tutto.

"Mio nonno era una specie di stregone a Trinidad, ci diceva:
‘Quando non ci sarà più posto all’inferno, i morti cammineranno sulla terra’."
– dal film Zombi di George A. Romero, 1978 –

"Ogni essere umano che salviamo
è uno zombie in meno da combattere."
– dal film World War Z di Marc Forster, 2013 –

Gianmaria Contro
nato a Milano nel 1968, muove i primi passi in editoria tra i redattori de La Rivisteria, periodico di informazione e dibattito sul mercato del libro.
Nel 1998 realizza per Feltrinelli il volume Il mercato del terrore – Mostri e maestri dell’horror. Dal 2003 al 2007 è membro permanente della redazione del mensile HorrorMania e autore per la rivista-gemella ThrillerMania, entrambe pubblicazioni delle Edizioni Master. In seguito, nel 2013, si unirà alla breve avventura della testata Horror Time (Eligio Editore).
Collaboratore occasionale di varie case editrici (fra cui Condé Nast, Mondadori, Addiction, Gargoyle Books, Coniglio Editore), dal 2002 lavora stabilmente presso la Sergio Bonelli Editore, per la quale ha curato varie collane (oggi è responsabile, e occasionalmente sceneggiatore, del mensile Le Storie) e firmatario di numerosi articoli e mini-saggi.
Pre(putre)fazione

Introduzione
ovvero: Do You Remember Zombie Summer?

Immaginazione putrescente 1
ovvero: Come i morti hanno imparato a vivere

Breve intermezzo 1
ovvero: Come far soldi con i morti senza seppellirli

Zombiewood 1
ovvero: Voodoo child?

Immaginazione putrescente 2
ovvero: Macchie di colore su tavoli grigi

Zombiewood 2
ovvero: Reductio ad hitlerum

Breve intermezzo 2
ovvero: Rimettendo ordine nelle carte sparse

Mangio, dunque sono 1
ovvero: Mangio (i vivi) dunque sono (morto)

Breve intermezzo 3
ovvero: Epidemie dell’immaginario

Mangio, dunque sono 2
ovvero: Hoc est corpum meum

Breve intermezzo 4
ovvero: Baciami, sciocco!

Zombiewood 3
ovvero: Astromorti & Alienopustolosi

Breve intermezzo 5
ovvero: How I Did It

Plastic People
ovvero: Sul buon uso delle salme

Breve intermezzo 6
ovvero: Catene di smontaggio

Immaginazione putrescente 3
ovvero: Spettrali fungosità sotterranee

Breve (ma non troppo) intermezzo 4
ovvero: Walking Dead & Waking hallucinations

Scene del delitto incompiuto 1
ovvero: Viaggio nelle terre dei Morti

Tanatopolitica 1
ovvero: Appunti di biopolitica per defunti

TV Eye 1
ovvero: Imago mundi

Zombietoonia
ovvero: Virus non è una malattia

Tanatopolitica 2
ovvero: Gay of the Dead

Scene del delitto incompiuto 2
ovvero: Con-Fine del mondo

Breve intermezzo 7
ovvero: Zombie-royalties?

Certificati di morte
ovvero: Parenti serpenti

Immaginazione putrescente 4
ovvero: Materia per candele

TV Eye 2
ovvero: Sumeri e pane tostato

Apocalisse mon amour
ovvero: Alla ricerca del tempo (libero) perduto

Note
Indice dei nomi
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Almanacco dell'orrore popolare

Mentre centinaia di film e romanzi, decine di videogame, fumetti e web series, articoli di giornale e ponderose – per quanto improvvisate – speculazioni filosofiche ne decretano la dilagante popolarità, il Morto Vivente è ancora un’entità sfuggente e sotterranea per la saggistica italiana.
Zombie Walk cerca di colmare questo vuoto raccontando l’irresistibile ascesa di un mostro senza qualità, la claudicante avanzata di un anti (o super?) eroe senza precedenti che, con silenziosa ostinazione, ha invaso l’immaginario e il linguaggio della quotidianità.
Non si tratta dell’ennesimo repertorio per cinefili horror-maniaci, né di uno dei tanti tentativi di trasformare il Living Dead in una più o meno astrusa metafora sociopolitica. Zombie Walk narra piuttosto le metamorfosi del Sublime Cadaverico attraverso i più vari luoghi e tempi della storia, lungo le vie tortuose della pop culture e dell’arte colta, delle scienze e della cronaca, cercando di cogliere – o almeno di raccontare – la sostanza di quella strana "increspatura epistemologica" che porta, e riporta ciclicamente, i vivi a confondersi con i morti.
Da dove arrivano? Chi li ha creati? Cosa vogliono da noi, a parte mangiarci? Niente, forse. Vogliono solo smettere di volere, spegnere la coscienza e la civiltà, azzerare il contagiri. Dare a noi tutti una seconda chance.
Nascosti nelle pieghe della cultura erudita o sbandierati dallo show business orrifico, evocati nei manuali anatomici, mummificati dalle pratiche funerarie, i morti risorgono, i morti amano, i morti lavorano, i morti mangiano.
In televisione camminano, sul grande schermo scatenano guerre mondiali, nella Rete globale esplodono, chiacchierano e infettano tutto.

"Mio nonno era una specie di stregone a Trinidad, ci diceva:
‘Quando non ci sarà più posto all’inferno, i morti cammineranno sulla terra’."
– dal film Zombi di George A. Romero, 1978 –

"Ogni essere umano che salviamo
è uno zombie in meno da combattere."
– dal film World War Z di Marc Forster, 2013 –

volume illustrato a colori Collana: OL - Odoya Library Numero di collana: 292 Isbn: 978-88-6288-445-7 Pagine: 304 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 2018
Autore: Gianmaria Contro
Pre(putre)fazione

Introduzione
ovvero: Do You Remember Zombie Summer?

Immaginazione putrescente 1
ovvero: Come i morti hanno imparato a vivere

Breve intermezzo 1
ovvero: Come far soldi con i morti senza seppellirli

Zombiewood 1
ovvero: Voodoo child?

Immaginazione putrescente 2
ovvero: Macchie di colore su tavoli grigi

Zombiewood 2
ovvero: Reductio ad hitlerum

Breve intermezzo 2
ovvero: Rimettendo ordine nelle carte sparse

Mangio, dunque sono 1
ovvero: Mangio (i vivi) dunque sono (morto)

Breve intermezzo 3
ovvero: Epidemie dell’immaginario

Mangio, dunque sono 2
ovvero: Hoc est corpum meum

Breve intermezzo 4
ovvero: Baciami, sciocco!

Zombiewood 3
ovvero: Astromorti & Alienopustolosi

Breve intermezzo 5
ovvero: How I Did It

Plastic People
ovvero: Sul buon uso delle salme

Breve intermezzo 6
ovvero: Catene di smontaggio

Immaginazione putrescente 3
ovvero: Spettrali fungosità sotterranee

Breve (ma non troppo) intermezzo 4
ovvero: Walking Dead & Waking hallucinations

Scene del delitto incompiuto 1
ovvero: Viaggio nelle terre dei Morti

Tanatopolitica 1
ovvero: Appunti di biopolitica per defunti

TV Eye 1
ovvero: Imago mundi

Zombietoonia
ovvero: Virus non è una malattia

Tanatopolitica 2
ovvero: Gay of the Dead

Scene del delitto incompiuto 2
ovvero: Con-Fine del mondo

Breve intermezzo 7
ovvero: Zombie-royalties?

Certificati di morte
ovvero: Parenti serpenti

Immaginazione putrescente 4
ovvero: Materia per candele

TV Eye 2
ovvero: Sumeri e pane tostato

Apocalisse mon amour
ovvero: Alla ricerca del tempo (libero) perduto

Note
Indice dei nomi
Gianmaria Contro
nato a Milano nel 1968, muove i primi passi in editoria tra i redattori de La Rivisteria, periodico di informazione e dibattito sul mercato del libro.
Nel 1998 realizza per Feltrinelli il volume Il mercato del terrore – Mostri e maestri dell’horror. Dal 2003 al 2007 è membro permanente della redazione del mensile HorrorMania e autore per la rivista-gemella ThrillerMania, entrambe pubblicazioni delle Edizioni Master. In seguito, nel 2013, si unirà alla breve avventura della testata Horror Time (Eligio Editore).
Collaboratore occasionale di varie case editrici (fra cui Condé Nast, Mondadori, Addiction, Gargoyle Books, Coniglio Editore), dal 2002 lavora stabilmente presso la Sergio Bonelli Editore, per la quale ha curato varie collane (oggi è responsabile, e occasionalmente sceneggiatore, del mensile Le Storie) e firmatario di numerosi articoli e mini-saggi.
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