
volume illustrato
Isbn: 978-88-6288-875-2
Pagine: 224
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 13 x 19
cm
Data di pubblicazione: 19/07/2024
Autore:
Claudio Gargano

Vite inarrestabili
L'omosessualità femminile nella letteratura inglese del Novecento
Claudio Gargano
Vite inarrestabili
L'omosessualità femminile nella letteratura inglese del Novecento
Claudio Gargano
sconto
5%
15,20€
16,00€
Leggere le opere di queste nove scrittrici significa gettare uno sguardo su un aspetto, non secondario, della letteratura inglese del Novecento allo scopo di rilevare come il tema dell’omosessualità femminile proceda in parallelo con i molti cambiamenti in ambito sociale.
Vernon Lee alle prese con ermafroditi, fantasmi effeminati e voci bianche;
Dorothy Strachey che in Olivia descrive il rapporto mai esplicito tra Maestra e Allieva;
Radclyffe Hall il cui capolavoro, Il pozzo della solitudine (1928), alla sua uscita subisce un processo per oscenità che porta alla condanna dell’autrice e al sequestro del libro;
Virginia Woolf che, in Orlando (1928), mette in scena un mutante in grado di cambiare sesso attraverso i secoli;
Katherine Mansfield la cui bisessualità è determinata dal sentirsi un’outsider, un’aliena e dal desiderio di esplorare “l’intera gamma del sesso”;
Vita Sackville-West che fa del suo matrimonio scandaloso con Harold Nicholson, anche lui bisessuale, la pietra di paragone per abbattere le convenzioni sociali;
Ivy Compton-Burnett che, secondo Alberto Arbasino, risulta “più freudiana di Freud, più edipica di qualunque Edipo classico moderno”;
Violet Trefusis la quale, in Broderie Anglaise (1935), ci avverte che ormai, sono i forti personaggi femminili a rubare la scena a quelli deboli maschili;
Jeanette Winterson che rifiuta l’uomo, considerato una bestia oppure un individuo di scarso interesse, e che sogna di creare un legame con un’altra donna nel cui corpo, simile a un archivio, possa conservarsi la memoria storica di noi stessi.
9 AUTRICI CHE HANNO SCRITTO ROMANZI MEMORABILI, METTENDO IN DISCUSSIONE IL LORO TEMPO ATTRAVERSO NUOVE LETTURE DELL'IDENTITÀ DI GENERE
“Lei sapeva che cosa le mancava. Non era la bellezza, non era l’intelligenza. Era qualcosa dentro, che si irradia dal centro; un calore che spacca le superfici e increspa gli orli del freddo contatto tra un uomo e una donna, o tra due donne”.
– Virginia Woolf
Vernon Lee alle prese con ermafroditi, fantasmi effeminati e voci bianche;
Dorothy Strachey che in Olivia descrive il rapporto mai esplicito tra Maestra e Allieva;
Radclyffe Hall il cui capolavoro, Il pozzo della solitudine (1928), alla sua uscita subisce un processo per oscenità che porta alla condanna dell’autrice e al sequestro del libro;
Virginia Woolf che, in Orlando (1928), mette in scena un mutante in grado di cambiare sesso attraverso i secoli;
Katherine Mansfield la cui bisessualità è determinata dal sentirsi un’outsider, un’aliena e dal desiderio di esplorare “l’intera gamma del sesso”;
Vita Sackville-West che fa del suo matrimonio scandaloso con Harold Nicholson, anche lui bisessuale, la pietra di paragone per abbattere le convenzioni sociali;
Ivy Compton-Burnett che, secondo Alberto Arbasino, risulta “più freudiana di Freud, più edipica di qualunque Edipo classico moderno”;
Violet Trefusis la quale, in Broderie Anglaise (1935), ci avverte che ormai, sono i forti personaggi femminili a rubare la scena a quelli deboli maschili;
Jeanette Winterson che rifiuta l’uomo, considerato una bestia oppure un individuo di scarso interesse, e che sogna di creare un legame con un’altra donna nel cui corpo, simile a un archivio, possa conservarsi la memoria storica di noi stessi.
9 AUTRICI CHE HANNO SCRITTO ROMANZI MEMORABILI, METTENDO IN DISCUSSIONE IL LORO TEMPO ATTRAVERSO NUOVE LETTURE DELL'IDENTITÀ DI GENERE
“Lei sapeva che cosa le mancava. Non era la bellezza, non era l’intelligenza. Era qualcosa dentro, che si irradia dal centro; un calore che spacca le superfici e increspa gli orli del freddo contatto tra un uomo e una donna, o tra due donne”.
– Virginia Woolf
Claudio Gargano
È un prolifico autore di poesia, saggi di critica letteraria (tra i quali: Allegorie. Quindici studi su letteratura e omosessualità, Oèdipus, 2017; Il Dio Nero. Studi sull’erotismo surrealista, Ensemble, 2020; Platone in Inghilterra. Pater, Symonds, Wilde, Rolfe, Mimesis, 2023) e critica musicale (tra i quali: Number “Ninety” Nine. John Lennon in 99 canzoni, Arcana, 2016; Fifth Dimension. Psichedelia USA 1966-1974, Arcana, 2019; Nothing Is Real. Breve Storia della Musica Psichedelica Inglese, Arcana, 2022). Per Odoya ha già pubblicato La patria della luce. Il rock e l’Oriente tra i Sessanta e i Settanta (2011), Live! I migliori album “dal vivo” degli anni ’60 e ’70 (2013) e Vite inarrestabili. L’omosessualità femminile nella letteratura inglese del Novecento (2024).
Introduzione
Vernon Lee
Dorothy Strachey
Radclyffe Hall
Virginia Woolf
Katherine Mansfield
Vita Sackville-West
Ivy Compton-Burnett
Violet Trefusis
Jeanette Winterson
Bibliografia
Vernon Lee
Dorothy Strachey
Radclyffe Hall
Virginia Woolf
Katherine Mansfield
Vita Sackville-West
Ivy Compton-Burnett
Violet Trefusis
Jeanette Winterson
Bibliografia
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Leggere le opere di queste nove scrittrici significa gettare uno sguardo su un aspetto, non secondario, della letteratura inglese del Novecento allo scopo di rilevare come il tema dell’omosessualità femminile proceda in parallelo con i molti cambiamenti in ambito sociale.
Vernon Lee alle prese con ermafroditi, fantasmi effeminati e voci bianche;
Dorothy Strachey che in Olivia descrive il rapporto mai esplicito tra Maestra e Allieva;
Radclyffe Hall il cui capolavoro, Il pozzo della solitudine (1928), alla sua uscita subisce un processo per oscenità che porta alla condanna dell’autrice e al sequestro del libro;
Virginia Woolf che, in Orlando (1928), mette in scena un mutante in grado di cambiare sesso attraverso i secoli;
Katherine Mansfield la cui bisessualità è determinata dal sentirsi un’outsider, un’aliena e dal desiderio di esplorare “l’intera gamma del sesso”;
Vita Sackville-West che fa del suo matrimonio scandaloso con Harold Nicholson, anche lui bisessuale, la pietra di paragone per abbattere le convenzioni sociali;
Ivy Compton-Burnett che, secondo Alberto Arbasino, risulta “più freudiana di Freud, più edipica di qualunque Edipo classico moderno”;
Violet Trefusis la quale, in Broderie Anglaise (1935), ci avverte che ormai, sono i forti personaggi femminili a rubare la scena a quelli deboli maschili;
Jeanette Winterson che rifiuta l’uomo, considerato una bestia oppure un individuo di scarso interesse, e che sogna di creare un legame con un’altra donna nel cui corpo, simile a un archivio, possa conservarsi la memoria storica di noi stessi.
9 AUTRICI CHE HANNO SCRITTO ROMANZI MEMORABILI, METTENDO IN DISCUSSIONE IL LORO TEMPO ATTRAVERSO NUOVE LETTURE DELL'IDENTITÀ DI GENERE
“Lei sapeva che cosa le mancava. Non era la bellezza, non era l’intelligenza. Era qualcosa dentro, che si irradia dal centro; un calore che spacca le superfici e increspa gli orli del freddo contatto tra un uomo e una donna, o tra due donne”.
– Virginia Woolf
Vernon Lee alle prese con ermafroditi, fantasmi effeminati e voci bianche;
Dorothy Strachey che in Olivia descrive il rapporto mai esplicito tra Maestra e Allieva;
Radclyffe Hall il cui capolavoro, Il pozzo della solitudine (1928), alla sua uscita subisce un processo per oscenità che porta alla condanna dell’autrice e al sequestro del libro;
Virginia Woolf che, in Orlando (1928), mette in scena un mutante in grado di cambiare sesso attraverso i secoli;
Katherine Mansfield la cui bisessualità è determinata dal sentirsi un’outsider, un’aliena e dal desiderio di esplorare “l’intera gamma del sesso”;
Vita Sackville-West che fa del suo matrimonio scandaloso con Harold Nicholson, anche lui bisessuale, la pietra di paragone per abbattere le convenzioni sociali;
Ivy Compton-Burnett che, secondo Alberto Arbasino, risulta “più freudiana di Freud, più edipica di qualunque Edipo classico moderno”;
Violet Trefusis la quale, in Broderie Anglaise (1935), ci avverte che ormai, sono i forti personaggi femminili a rubare la scena a quelli deboli maschili;
Jeanette Winterson che rifiuta l’uomo, considerato una bestia oppure un individuo di scarso interesse, e che sogna di creare un legame con un’altra donna nel cui corpo, simile a un archivio, possa conservarsi la memoria storica di noi stessi.
9 AUTRICI CHE HANNO SCRITTO ROMANZI MEMORABILI, METTENDO IN DISCUSSIONE IL LORO TEMPO ATTRAVERSO NUOVE LETTURE DELL'IDENTITÀ DI GENERE
“Lei sapeva che cosa le mancava. Non era la bellezza, non era l’intelligenza. Era qualcosa dentro, che si irradia dal centro; un calore che spacca le superfici e increspa gli orli del freddo contatto tra un uomo e una donna, o tra due donne”.
– Virginia Woolf
volume illustrato
Isbn: 978-88-6288-875-2
Pagine: 224
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 13 x 19
cm
Data di pubblicazione: 19/07/2024
Autore:
Claudio Gargano
Introduzione
Vernon Lee
Dorothy Strachey
Radclyffe Hall
Virginia Woolf
Katherine Mansfield
Vita Sackville-West
Ivy Compton-Burnett
Violet Trefusis
Jeanette Winterson
Bibliografia
Vernon Lee
Dorothy Strachey
Radclyffe Hall
Virginia Woolf
Katherine Mansfield
Vita Sackville-West
Ivy Compton-Burnett
Violet Trefusis
Jeanette Winterson
Bibliografia
Claudio Gargano
È un prolifico autore di poesia, saggi di critica letteraria (tra i quali: Allegorie. Quindici studi su letteratura e omosessualità, Oèdipus, 2017; Il Dio Nero. Studi sull’erotismo surrealista, Ensemble, 2020; Platone in Inghilterra. Pater, Symonds, Wilde, Rolfe, Mimesis, 2023) e critica musicale (tra i quali: Number “Ninety” Nine. John Lennon in 99 canzoni, Arcana, 2016; Fifth Dimension. Psichedelia USA 1966-1974, Arcana, 2019; Nothing Is Real. Breve Storia della Musica Psichedelica Inglese, Arcana, 2022). Per Odoya ha già pubblicato La patria della luce. Il rock e l’Oriente tra i Sessanta e i Settanta (2011), Live! I migliori album “dal vivo” degli anni ’60 e ’70 (2013) e Vite inarrestabili. L’omosessualità femminile nella letteratura inglese del Novecento (2024).
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