
volume illustrato
Collana: OMu - Odoya Musica
Numero di collana: 45
Isbn: 978-88-6288-692-5
Pagine: 240
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 27/08/2021
Autore:
Massimo Padalino

Paolo Conte
Storia del poeta che dipinse la musica
Massimo Padalino
Paolo Conte
Storia del poeta che dipinse la musica
Massimo Padalino
sconto
5%
15,20€
16,00€
Un’accurata analisi della poetica e dell’immaginario del più celebre cantautore italiano, un’immersione nella sua musica tra jazz e swing, un’attenta ricostruzione dell’intreccio tra biografia personale ed evoluzione lirica. Un viaggio nei riferimenti letterari e artistici di Paolo Conte.
Quanti Paolo Conte esistono dentro Paolo Conte?
Risposta: ne esistono uno, nessuno e centomila.
Sì, perché il distinto avvocato e pittore di Asti, l’uomo che ama il jazz di Art Tatum ed Earl Hines sopra ogni cosa, l’uomo che ha composto brani epocali come "Azzurro", "Messico e nuvole", "Onda su onda" e "Bartali", l’uomo che fa musica per immagini quasi fosse cinema e fa cinema in suoni e parole quasi fosse facile, l’uomo che, dal 1974 a oggi, ha inventato versi surreali e al contempo iperrealistici tipo «ma come piove bene sugl’impermeabili», «beviti ’sto cielo azzurro e alto che sembra di smalto», o ancora «ti offro una doccia ai bagni diurni che sono degli abissi di tiepidità», l’uomo che rifugge l’attualità e rimugina quel che fu già, quell’uomo è un abisso di poesia, intelligenza, charme e humour.
E tale è destinato a rimanere: insuperato, insuperabile.
"Intanto io rifletto, chi lo sa, forse la vita è tutta qua. |
Abbiamo un bel cercare nelle strade e nei cortili, | cosa c’è, cosa c’è? |
C’è un mondo che si chiude se non ha un pugno di felicità; |
io sono sempre triste, ma mi piace di sorprendermi felice | insieme a te."
– Paolo Conte
"Nelle enciclopedie della musica del futuro (se ce ne saranno),
vorrei essere ricordato come ‘il miglior suonatore di kazoo del mondo’".
– Paolo Conte
"Ma non si può capire tutto. E, forse, non si deve.
Di solito si ha paura di essere incompresi, io ho paura di essere compreso".
– Paolo Conte
"Senza quasi guardare il suo pubblico se non con qualche occhiata schiva, il Maestro arriva,
si siede al piano e si concede tra smorfie e pianoforte lasciando che sia la musica a parlare per lui.
Anche se non avrebbe certo difficoltà a dialogare con la gente. Ma ha sempre preferito le note e il silenzio.
Qualche intervista, chiacchiere dosate, posate. Alla fine del live, un cenno. E arrivederci".
– Simona Voglino Levy, Rolling Stone
Quanti Paolo Conte esistono dentro Paolo Conte?
Risposta: ne esistono uno, nessuno e centomila.
Sì, perché il distinto avvocato e pittore di Asti, l’uomo che ama il jazz di Art Tatum ed Earl Hines sopra ogni cosa, l’uomo che ha composto brani epocali come "Azzurro", "Messico e nuvole", "Onda su onda" e "Bartali", l’uomo che fa musica per immagini quasi fosse cinema e fa cinema in suoni e parole quasi fosse facile, l’uomo che, dal 1974 a oggi, ha inventato versi surreali e al contempo iperrealistici tipo «ma come piove bene sugl’impermeabili», «beviti ’sto cielo azzurro e alto che sembra di smalto», o ancora «ti offro una doccia ai bagni diurni che sono degli abissi di tiepidità», l’uomo che rifugge l’attualità e rimugina quel che fu già, quell’uomo è un abisso di poesia, intelligenza, charme e humour.
E tale è destinato a rimanere: insuperato, insuperabile.
"Intanto io rifletto, chi lo sa, forse la vita è tutta qua. |
Abbiamo un bel cercare nelle strade e nei cortili, | cosa c’è, cosa c’è? |
C’è un mondo che si chiude se non ha un pugno di felicità; |
io sono sempre triste, ma mi piace di sorprendermi felice | insieme a te."
– Paolo Conte
"Nelle enciclopedie della musica del futuro (se ce ne saranno),
vorrei essere ricordato come ‘il miglior suonatore di kazoo del mondo’".
– Paolo Conte
"Ma non si può capire tutto. E, forse, non si deve.
Di solito si ha paura di essere incompresi, io ho paura di essere compreso".
– Paolo Conte
"Senza quasi guardare il suo pubblico se non con qualche occhiata schiva, il Maestro arriva,
si siede al piano e si concede tra smorfie e pianoforte lasciando che sia la musica a parlare per lui.
Anche se non avrebbe certo difficoltà a dialogare con la gente. Ma ha sempre preferito le note e il silenzio.
Qualche intervista, chiacchiere dosate, posate. Alla fine del live, un cenno. E arrivederci".
– Simona Voglino Levy, Rolling Stone
Massimo Padalino
ha collaborato con magazine musicali e quotidiani come Blow Up, Rockerilla, Il Mucchio Extra e il Manifesto; è stato redattore della webzine Movimenta e del digital magazine SentireAscoltare. Ha partecipato al volume collettivo Rock e altre contaminazioni: 600 album fondamentali (Tuttle Edizioni, 2008); ha pubblicato due volumi con i testi commentati dei Beatles e una fortunata biografia su Vinicio Capossela. Per Giunti ha pubblicato Storie di ordinaria follia rock (2019). Per Meridiano Zero ha pubblicato il saggio Space Is the Place. Storie di spazio, storie di spazi (2016) e il romanzo Il gioco (2016).Per Odoya ha già pubblicato Nick Cave. Bad Seed, la ballata di Re Inkiostro (2020) e Outsider. Personaggi che hanno cambiato l’arte, la scrittura, la musica e il pensiero (2021). Vive a Torviscosa (UD).
Capitolo 1
Il Conte vs il Molleggiato
Paolo Conte, 1974
Capitolo 2
Messico, nuvole e navigli
Paolo Conte, 1975
Capitolo 3
Un (gelato al) limon è un (gelato al) limon
Un gelato al limon, 1979
Capitolo 4
Milonga e buoi dei paesi tuoi
Paris Milonga, 1981
Capitolo 5
Lieve come il leopardo
Appunti di viaggio, 1982
Capitolo 6
Come piove bene su(gl)i (im)permeabili
Album: Paolo Conte, 1984
Capitolo 7
Chi aguaplano va sano e va lontano
Aguaplano, 1987
Capitolo 8
Suono nel vuoto, soffio nel fuoco
Parole d’amore scritte a macchina, 1990
Capitolo 9
Quei bei giardini là li rivedremo qua…
900, 1992
Capitolo 10
Una faccia in prestito?
Una faccia in prestito, 1995
Capitolo 11
La casa cinese e Sandwich Man
Elegia, 2004
Capitolo 12
Il quadrato e il cerchio
Psiche, 2008
Nelson, 2010
Capitolo 13
S(n)ob!
Snob, 2014
Amazing Game, 2016
Capitolo 14
Parigi val bene un vaudeville
Razmataz, 2000
Posture live
Piccola riflessione su Paolo Conte in concerto
Discografia
Il Conte vs il Molleggiato
Paolo Conte, 1974
Capitolo 2
Messico, nuvole e navigli
Paolo Conte, 1975
Capitolo 3
Un (gelato al) limon è un (gelato al) limon
Un gelato al limon, 1979
Capitolo 4
Milonga e buoi dei paesi tuoi
Paris Milonga, 1981
Capitolo 5
Lieve come il leopardo
Appunti di viaggio, 1982
Capitolo 6
Come piove bene su(gl)i (im)permeabili
Album: Paolo Conte, 1984
Capitolo 7
Chi aguaplano va sano e va lontano
Aguaplano, 1987
Capitolo 8
Suono nel vuoto, soffio nel fuoco
Parole d’amore scritte a macchina, 1990
Capitolo 9
Quei bei giardini là li rivedremo qua…
900, 1992
Capitolo 10
Una faccia in prestito?
Una faccia in prestito, 1995
Capitolo 11
La casa cinese e Sandwich Man
Elegia, 2004
Capitolo 12
Il quadrato e il cerchio
Psiche, 2008
Nelson, 2010
Capitolo 13
S(n)ob!
Snob, 2014
Amazing Game, 2016
Capitolo 14
Parigi val bene un vaudeville
Razmataz, 2000
Posture live
Piccola riflessione su Paolo Conte in concerto
Discografia
Altri libri di Massimo Padalino
Un’accurata analisi della poetica e dell’immaginario del più celebre cantautore italiano, un’immersione nella sua musica tra jazz e swing, un’attenta ricostruzione dell’intreccio tra biografia personale ed evoluzione lirica. Un viaggio nei riferimenti letterari e artistici di Paolo Conte.
Quanti Paolo Conte esistono dentro Paolo Conte?
Risposta: ne esistono uno, nessuno e centomila.
Sì, perché il distinto avvocato e pittore di Asti, l’uomo che ama il jazz di Art Tatum ed Earl Hines sopra ogni cosa, l’uomo che ha composto brani epocali come "Azzurro", "Messico e nuvole", "Onda su onda" e "Bartali", l’uomo che fa musica per immagini quasi fosse cinema e fa cinema in suoni e parole quasi fosse facile, l’uomo che, dal 1974 a oggi, ha inventato versi surreali e al contempo iperrealistici tipo «ma come piove bene sugl’impermeabili», «beviti ’sto cielo azzurro e alto che sembra di smalto», o ancora «ti offro una doccia ai bagni diurni che sono degli abissi di tiepidità», l’uomo che rifugge l’attualità e rimugina quel che fu già, quell’uomo è un abisso di poesia, intelligenza, charme e humour.
E tale è destinato a rimanere: insuperato, insuperabile.
"Intanto io rifletto, chi lo sa, forse la vita è tutta qua. |
Abbiamo un bel cercare nelle strade e nei cortili, | cosa c’è, cosa c’è? |
C’è un mondo che si chiude se non ha un pugno di felicità; |
io sono sempre triste, ma mi piace di sorprendermi felice | insieme a te."
– Paolo Conte
"Nelle enciclopedie della musica del futuro (se ce ne saranno),
vorrei essere ricordato come ‘il miglior suonatore di kazoo del mondo’".
– Paolo Conte
"Ma non si può capire tutto. E, forse, non si deve.
Di solito si ha paura di essere incompresi, io ho paura di essere compreso".
– Paolo Conte
"Senza quasi guardare il suo pubblico se non con qualche occhiata schiva, il Maestro arriva,
si siede al piano e si concede tra smorfie e pianoforte lasciando che sia la musica a parlare per lui.
Anche se non avrebbe certo difficoltà a dialogare con la gente. Ma ha sempre preferito le note e il silenzio.
Qualche intervista, chiacchiere dosate, posate. Alla fine del live, un cenno. E arrivederci".
– Simona Voglino Levy, Rolling Stone
Quanti Paolo Conte esistono dentro Paolo Conte?
Risposta: ne esistono uno, nessuno e centomila.
Sì, perché il distinto avvocato e pittore di Asti, l’uomo che ama il jazz di Art Tatum ed Earl Hines sopra ogni cosa, l’uomo che ha composto brani epocali come "Azzurro", "Messico e nuvole", "Onda su onda" e "Bartali", l’uomo che fa musica per immagini quasi fosse cinema e fa cinema in suoni e parole quasi fosse facile, l’uomo che, dal 1974 a oggi, ha inventato versi surreali e al contempo iperrealistici tipo «ma come piove bene sugl’impermeabili», «beviti ’sto cielo azzurro e alto che sembra di smalto», o ancora «ti offro una doccia ai bagni diurni che sono degli abissi di tiepidità», l’uomo che rifugge l’attualità e rimugina quel che fu già, quell’uomo è un abisso di poesia, intelligenza, charme e humour.
E tale è destinato a rimanere: insuperato, insuperabile.
"Intanto io rifletto, chi lo sa, forse la vita è tutta qua. |
Abbiamo un bel cercare nelle strade e nei cortili, | cosa c’è, cosa c’è? |
C’è un mondo che si chiude se non ha un pugno di felicità; |
io sono sempre triste, ma mi piace di sorprendermi felice | insieme a te."
– Paolo Conte
"Nelle enciclopedie della musica del futuro (se ce ne saranno),
vorrei essere ricordato come ‘il miglior suonatore di kazoo del mondo’".
– Paolo Conte
"Ma non si può capire tutto. E, forse, non si deve.
Di solito si ha paura di essere incompresi, io ho paura di essere compreso".
– Paolo Conte
"Senza quasi guardare il suo pubblico se non con qualche occhiata schiva, il Maestro arriva,
si siede al piano e si concede tra smorfie e pianoforte lasciando che sia la musica a parlare per lui.
Anche se non avrebbe certo difficoltà a dialogare con la gente. Ma ha sempre preferito le note e il silenzio.
Qualche intervista, chiacchiere dosate, posate. Alla fine del live, un cenno. E arrivederci".
– Simona Voglino Levy, Rolling Stone
volume illustrato
Collana: OMu - Odoya Musica
Numero di collana: 45
Isbn: 978-88-6288-692-5
Pagine: 240
Formato: copertina flessibile con alette
Misure: 15.5 x 21
cm
Data di pubblicazione: 27/08/2021
Autore:
Massimo Padalino
Capitolo 1
Il Conte vs il Molleggiato
Paolo Conte, 1974
Capitolo 2
Messico, nuvole e navigli
Paolo Conte, 1975
Capitolo 3
Un (gelato al) limon è un (gelato al) limon
Un gelato al limon, 1979
Capitolo 4
Milonga e buoi dei paesi tuoi
Paris Milonga, 1981
Capitolo 5
Lieve come il leopardo
Appunti di viaggio, 1982
Capitolo 6
Come piove bene su(gl)i (im)permeabili
Album: Paolo Conte, 1984
Capitolo 7
Chi aguaplano va sano e va lontano
Aguaplano, 1987
Capitolo 8
Suono nel vuoto, soffio nel fuoco
Parole d’amore scritte a macchina, 1990
Capitolo 9
Quei bei giardini là li rivedremo qua…
900, 1992
Capitolo 10
Una faccia in prestito?
Una faccia in prestito, 1995
Capitolo 11
La casa cinese e Sandwich Man
Elegia, 2004
Capitolo 12
Il quadrato e il cerchio
Psiche, 2008
Nelson, 2010
Capitolo 13
S(n)ob!
Snob, 2014
Amazing Game, 2016
Capitolo 14
Parigi val bene un vaudeville
Razmataz, 2000
Posture live
Piccola riflessione su Paolo Conte in concerto
Discografia
Il Conte vs il Molleggiato
Paolo Conte, 1974
Capitolo 2
Messico, nuvole e navigli
Paolo Conte, 1975
Capitolo 3
Un (gelato al) limon è un (gelato al) limon
Un gelato al limon, 1979
Capitolo 4
Milonga e buoi dei paesi tuoi
Paris Milonga, 1981
Capitolo 5
Lieve come il leopardo
Appunti di viaggio, 1982
Capitolo 6
Come piove bene su(gl)i (im)permeabili
Album: Paolo Conte, 1984
Capitolo 7
Chi aguaplano va sano e va lontano
Aguaplano, 1987
Capitolo 8
Suono nel vuoto, soffio nel fuoco
Parole d’amore scritte a macchina, 1990
Capitolo 9
Quei bei giardini là li rivedremo qua…
900, 1992
Capitolo 10
Una faccia in prestito?
Una faccia in prestito, 1995
Capitolo 11
La casa cinese e Sandwich Man
Elegia, 2004
Capitolo 12
Il quadrato e il cerchio
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Capitolo 13
S(n)ob!
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Parigi val bene un vaudeville
Razmataz, 2000
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Piccola riflessione su Paolo Conte in concerto
Discografia
Massimo Padalino
ha collaborato con magazine musicali e quotidiani come Blow Up, Rockerilla, Il Mucchio Extra e il Manifesto; è stato redattore della webzine Movimenta e del digital magazine SentireAscoltare. Ha partecipato al volume collettivo Rock e altre contaminazioni: 600 album fondamentali (Tuttle Edizioni, 2008); ha pubblicato due volumi con i testi commentati dei Beatles e una fortunata biografia su Vinicio Capossela. Per Giunti ha pubblicato Storie di ordinaria follia rock (2019). Per Meridiano Zero ha pubblicato il saggio Space Is the Place. Storie di spazio, storie di spazi (2016) e il romanzo Il gioco (2016).Per Odoya ha già pubblicato Nick Cave. Bad Seed, la ballata di Re Inkiostro (2020) e Outsider. Personaggi che hanno cambiato l’arte, la scrittura, la musica e il pensiero (2021). Vive a Torviscosa (UD).
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