Le case del destino
Uomini, fatti e segreti dell’industria del gioco d’azzardo in Italia dalla fine dell’Ottocento a oggi
Riccardo Mandelli
Le case del destino
Uomini, fatti e segreti dell’industria del gioco d’azzardo in Italia dalla fine dell’Ottocento a oggi
Riccardo Mandelli
Un’organizzazione internazionale di biscazzieri, che comprende parenti di sangue di sovrani e capi di Stato europei, cerca di impiantare casinò in tutta la nostra penisola con l’appoggio di un uomo politico che ha rivestito le più alte cariche istituzionali. E siamo solo all’inizio, alla cosiddetta belle époque.
Quando scoppia la guerra, un capo del governo affiliato alla mafia costruisce una grande casa da gioco a scopo di spionaggio. Finito il conflitto, il suo gestore diventa uno dei principali sponsor del nuovo movimento politico che si oppone al "contagio" sovietico delle masse proletarie. A tirare i fili senza apparire sulla scena, nell’industria dell’azzardo e nella politica, è la più importante banca del paese.
A questo punto saremo meno sorpresi di scoprire che dietro al delitto Matteotti, che ha consegnato il nostro paese a vent’anni di dittatura fascista, svolgono un ruolo fondamentale gli affari che uniscono gli uomini del governo con industriali, faccendieri e tenutari di bische. L’era di Mussolini finisce, ma la strada degli intrecci finanziari, politici e criminali che caratterizzano le maggiori vicende storiche nazionali del secondo dopoguerra è ormai spianata. Caduto il Muro, la parentela originaria tra capitalismo e gioco d’azzardo torna evidente, dividendo il mondo tra chi sta dalla parte del banco e chi è costretto a elemosinare i gettoni della speranza.
Un libro che ricostruisce soprattutto le vicende dei quattro principali casinò nella tradizione del gioco nel nostro paese. Con uno stile narrativo e una rigorosa documentazione, avvalendosi di fonti inedite, Mandelli ci racconta come la storia d’Italia, anche culturale, si sia spesso giocata sui tavoli verdi delle "case del destino".
Il paese, oggi, è una sola bisca, dalla Alpi alla Sicilia.
– Giuseppe Romita, ministro dell’Interno, 1945 –
Ho avuto la sensazione – confessò con un tocco di sadismo –
che dietro di loro agissero altri personaggi,
ma non saprei proprio dire chi fossero…
– Joe Adonis, gangster italoamericano –
Riccardo Mandelli
Riccardo Mandelli è storico e scrittore.
Tra i suoi saggi ricordiamo: L’ultimo sultano. Come l’Impero ottomano morì a Sanremo; Al casinò con Mussolini. Gioco d’azzardo, massoneria ed esoterismo intorno all’ombra di Matteotti; Decreti sporchi. La lobby del gioco d’azzardo e il delitto Matteotti.
Per Odoya ha già pubblicato: Le case del destino. Uomini, fatti e segreti dell’industria del gioco d’azzardo in Italia dalla fine dell’Ottocento a oggi (2015) e, con Romano Lupi, Il libro nero del Festival di Sanremo (2016).
Altri libri di Riccardo Mandelli
Il libro nero del Festival di Sanremo, I Fantastici 4 vs Lenin
Un’organizzazione internazionale di biscazzieri, che comprende parenti di sangue di sovrani e capi di Stato europei, cerca di impiantare casinò in tutta la nostra penisola con l’appoggio di un uomo politico che ha rivestito le più alte cariche istituzionali. E siamo solo all’inizio, alla cosiddetta belle époque.
Quando scoppia la guerra, un capo del governo affiliato alla mafia costruisce una grande casa da gioco a scopo di spionaggio. Finito il conflitto, il suo gestore diventa uno dei principali sponsor del nuovo movimento politico che si oppone al "contagio" sovietico delle masse proletarie. A tirare i fili senza apparire sulla scena, nell’industria dell’azzardo e nella politica, è la più importante banca del paese.
A questo punto saremo meno sorpresi di scoprire che dietro al delitto Matteotti, che ha consegnato il nostro paese a vent’anni di dittatura fascista, svolgono un ruolo fondamentale gli affari che uniscono gli uomini del governo con industriali, faccendieri e tenutari di bische. L’era di Mussolini finisce, ma la strada degli intrecci finanziari, politici e criminali che caratterizzano le maggiori vicende storiche nazionali del secondo dopoguerra è ormai spianata. Caduto il Muro, la parentela originaria tra capitalismo e gioco d’azzardo torna evidente, dividendo il mondo tra chi sta dalla parte del banco e chi è costretto a elemosinare i gettoni della speranza.
Un libro che ricostruisce soprattutto le vicende dei quattro principali casinò nella tradizione del gioco nel nostro paese. Con uno stile narrativo e una rigorosa documentazione, avvalendosi di fonti inedite, Mandelli ci racconta come la storia d’Italia, anche culturale, si sia spesso giocata sui tavoli verdi delle "case del destino".
Il paese, oggi, è una sola bisca, dalla Alpi alla Sicilia.
– Giuseppe Romita, ministro dell’Interno, 1945 –
Ho avuto la sensazione – confessò con un tocco di sadismo –
che dietro di loro agissero altri personaggi,
ma non saprei proprio dire chi fossero…
– Joe Adonis, gangster italoamericano –
Riccardo Mandelli
Riccardo Mandelli è storico e scrittore.
Tra i suoi saggi ricordiamo: L’ultimo sultano. Come l’Impero ottomano morì a Sanremo; Al casinò con Mussolini. Gioco d’azzardo, massoneria ed esoterismo intorno all’ombra di Matteotti; Decreti sporchi. La lobby del gioco d’azzardo e il delitto Matteotti.
Per Odoya ha già pubblicato: Le case del destino. Uomini, fatti e segreti dell’industria del gioco d’azzardo in Italia dalla fine dell’Ottocento a oggi (2015) e, con Romano Lupi, Il libro nero del Festival di Sanremo (2016).
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