Catalogo Musica Il libro nero del Festival di Sanremo
volume illustrato Collana: OL - Odoya Library Numero di collana: 239 Isbn: 978-88-6288-346-7 Pagine: 320 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 2016
Autore: Romano Lupi, Riccardo Mandelli

Il libro nero del Festival di Sanremo

Romano Lupi, Riccardo Mandelli

Il libro nero del Festival di Sanremo

Romano Lupi, Riccardo Mandelli

sconto 5%
19,00€ 20,00€

La storia del Festival di Sanremo non è scritta soltanto dalla "grande evasione" di tv, sorrisi e canzoni. E tantomeno da quello che, davanti agli occhi di tutti, accade sul palcoscenico. Esiste, infatti, una storia segreta che attraversa tutto il dopoguerra italiano e le cui premesse nascono da una sorta di "progetto Sanremo" ideato alla fine dell’Ottocento: un "paradiso terrestre massonico" dove il gioco d’azzardo è il termine medio tra spionaggio internazionale e grandi giochi politici.
Il Festival è l’ultima tappa di un percorso dove la manipolazione sociale assume i morbidi e insinuanti contorni della musica nazional-popolare. Il legame con il casinò è molto forte. Non è un caso che la più importante kermesse canora del nostro paese sia nata e si sia sviluppata in stretto collegamento con una delle quattro case da gioco italiane, tra i rapporti indicibili delle istituzioni con la criminalità organizzata, i servizi segreti e l’industria discografica.
Gli scandali emersi nel corso degli anni presentano risvolti molto più inquietanti rispetto a quello che ci si potrebbe aspettare. Dalle ambigue figure dei primi "patron" festivalieri come Pier Bussetti, Achille Cajafa ed Ezio Radaelli, con i loro tragici destini, alla misteriosa morte di Luigi Tenco; dal ruolo del Vaticano nell’industria del gioco e dell’intrattenimento ai Festival truccati; dalle tangenti di Adriano Aragozzini fino alle polemiche sulle amicizie in odore di mafia del direttore artistico Tony Renis.
La storia d’Italia non è mai banale ed è sempre capace di stupire, anche quando "sono solo canzonette".

"Se vuoi capire il Paese, c’è poco da fare:
devi guardare Sanremo."
– Domenico De Masi –


"Un paese che mette a capo dello spettacolo più importante
della rete più importante della tv pubblica un uomo che rivendica
con orgoglio le sue amicizie di mafia, un uomo che ospita a casa sua
i boss e che gli fa avere pranzi in cella di sicurezza quando vengono arrestati,
questo è un paese che fa passare un messaggio devastante:
essere amici della mafia non è un problema, anzi può essere un vantaggio."
– Nando dalla Chiesa parlando di Tony Renis –

Romano Lupi
laureato in Filosofia, Storia e Dams, è giornalista pubblicista dal 2005. Direttore del Mellophonium, periodico del Centro di studi musicali “Stan Kenton” di Sanremo. In relazione alla cultura sovietica, ha scritto, con Mario Alessandro Curletto, Futbolstrojka. Il calcio sovietico negli anni della perestrojka (2015), Šostakovič. Note sul calcio (2018), Jašin. Vita di un portiere (2020). A sua sola firma è uscito: Il portiere di Astrachan’. Voli e cadute di Rinat Dasaev (2019).
Per Odoya ha già pubblicato Vittò. Giuseppe Vittorio Guglielmo (2016) e, assieme a Riccardo Mandelli, Il libro nero del Festival di Sanremo (2016).
Riccardo Mandelli

Riccardo Mandelli è storico e scrittore.

Tra i suoi saggi ricordiamo: L’ultimo sultano. Come l’Impero ottomano morì a Sanremo; Al casinò con Mussolini. Gioco d’azzardo, massoneria ed esoterismo intorno all’ombra di Matteotti; Decreti sporchi. La lobby del gioco d’azzardo e il delitto Matteotti.

Per Odoya ha già pubblicato: Le case del destino. Uomini, fatti e segreti dell’industria del gioco d’azzardo in Italia dalla fine dell’Ottocento a oggi (2015) e, con Romano Lupi, Il libro nero del Festival di Sanremo (2016).

Nessun sommario presente.
Altri libri di Riccardo Mandelli

Le case del destino, I Fantastici 4 vs Lenin

Altri libri di Romano Lupi

Vittò, La pelle dell'Urss

La storia del Festival di Sanremo non è scritta soltanto dalla "grande evasione" di tv, sorrisi e canzoni. E tantomeno da quello che, davanti agli occhi di tutti, accade sul palcoscenico. Esiste, infatti, una storia segreta che attraversa tutto il dopoguerra italiano e le cui premesse nascono da una sorta di "progetto Sanremo" ideato alla fine dell’Ottocento: un "paradiso terrestre massonico" dove il gioco d’azzardo è il termine medio tra spionaggio internazionale e grandi giochi politici.
Il Festival è l’ultima tappa di un percorso dove la manipolazione sociale assume i morbidi e insinuanti contorni della musica nazional-popolare. Il legame con il casinò è molto forte. Non è un caso che la più importante kermesse canora del nostro paese sia nata e si sia sviluppata in stretto collegamento con una delle quattro case da gioco italiane, tra i rapporti indicibili delle istituzioni con la criminalità organizzata, i servizi segreti e l’industria discografica.
Gli scandali emersi nel corso degli anni presentano risvolti molto più inquietanti rispetto a quello che ci si potrebbe aspettare. Dalle ambigue figure dei primi "patron" festivalieri come Pier Bussetti, Achille Cajafa ed Ezio Radaelli, con i loro tragici destini, alla misteriosa morte di Luigi Tenco; dal ruolo del Vaticano nell’industria del gioco e dell’intrattenimento ai Festival truccati; dalle tangenti di Adriano Aragozzini fino alle polemiche sulle amicizie in odore di mafia del direttore artistico Tony Renis.
La storia d’Italia non è mai banale ed è sempre capace di stupire, anche quando "sono solo canzonette".

"Se vuoi capire il Paese, c’è poco da fare:
devi guardare Sanremo."
– Domenico De Masi –


"Un paese che mette a capo dello spettacolo più importante
della rete più importante della tv pubblica un uomo che rivendica
con orgoglio le sue amicizie di mafia, un uomo che ospita a casa sua
i boss e che gli fa avere pranzi in cella di sicurezza quando vengono arrestati,
questo è un paese che fa passare un messaggio devastante:
essere amici della mafia non è un problema, anzi può essere un vantaggio."
– Nando dalla Chiesa parlando di Tony Renis –

volume illustrato Collana: OL - Odoya Library Numero di collana: 239 Isbn: 978-88-6288-346-7 Pagine: 320 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 2016
Autore: Romano Lupi, Riccardo Mandelli
Nessun sommario presente.
Romano Lupi
laureato in Filosofia, Storia e Dams, è giornalista pubblicista dal 2005. Direttore del Mellophonium, periodico del Centro di studi musicali “Stan Kenton” di Sanremo. In relazione alla cultura sovietica, ha scritto, con Mario Alessandro Curletto, Futbolstrojka. Il calcio sovietico negli anni della perestrojka (2015), Šostakovič. Note sul calcio (2018), Jašin. Vita di un portiere (2020). A sua sola firma è uscito: Il portiere di Astrachan’. Voli e cadute di Rinat Dasaev (2019).
Per Odoya ha già pubblicato Vittò. Giuseppe Vittorio Guglielmo (2016) e, assieme a Riccardo Mandelli, Il libro nero del Festival di Sanremo (2016).
Riccardo Mandelli

Riccardo Mandelli è storico e scrittore.

Tra i suoi saggi ricordiamo: L’ultimo sultano. Come l’Impero ottomano morì a Sanremo; Al casinò con Mussolini. Gioco d’azzardo, massoneria ed esoterismo intorno all’ombra di Matteotti; Decreti sporchi. La lobby del gioco d’azzardo e il delitto Matteotti.

Per Odoya ha già pubblicato: Le case del destino. Uomini, fatti e segreti dell’industria del gioco d’azzardo in Italia dalla fine dell’Ottocento a oggi (2015) e, con Romano Lupi, Il libro nero del Festival di Sanremo (2016).

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