

Un secolo di battaglie aeree
L'aviazione militare nel Novecento
Mirko Molteni
Un secolo di battaglie aeree
L'aviazione militare nel Novecento
Mirko Molteni
Era il 1911 quando per la prima volta un pugno di trabiccoli in legno venne usato dall’Esercito italiano per osservazione e bombardamento leggero durante la conquista della Libia. Con la Prima guerra mondiale le specialità di ricognitori e bombardieri giunsero a piena maturità, mentre nasceva il caccia. I primi grandi assi, come il Barone Rosso, Francesco Baracca e Silvio Scaroni, imponevano la loro leggenda.
La guerra civile spagnola fece da banco di prova alla Seconda guerra mondiale, il conflitto in cui per la prima volta un Paese, la Germania, tentò di piegarne un altro, la Gran Bretagna, con la sola offensiva aerea. Il Giappone intanto attaccava la base americana di Pearl Harbor con caccia e bombardieri decollati da portaerei. La guerra aerea su tutti i fronti, dagli attacchi degli Šturmovik russi contro i Panzer tedeschi alle incursioni delle Fortezze Volanti americane sulle industrie del Reich, consumò il mondo come una brace fino ai lampi atomici su Hiroshima e Nagasaki.
La Guerra Fredda moltiplicò le spese militari e già in Corea si affrontarono i primi caccia a reazione, in un crescendo di sofisticazione tecnologica che portò all’uso di missili a guida radar o infrarossa nella guerra del Vietnam, per proseguire con il duello alle Falkland del 1982 o la Tempesta del Deserto del 1991 in Iraq, debutto dei primi bombardieri stealth.
Una cavalcata di un secolo attraverso le principali campagne e imprese aeree, in un piacevolissimo racconto che si contraddistingue per il suo eccezionale equilibrio fra sintesi, ritmo e ricchezza di dettagli e testimonianze.
e io guardo le loro facce grigie, consumate dalla fame, dalla mancanza di sonno e dalla battaglia,
allora sono felice e mi rallegro. Spesso dimenticano il pericolo, saltano sulla tettoia,
sventolano i fucili e mi salutano. Questa è la mia ricompensa più bella".
– Manfred von Richthofen, il Barone Rosso –
A noi che abbiamo sorriso agli sforzi dei primi precursori, che credevamo
illusi mentre invece erano dei veggenti. A noi che possediamo solo eserciti e marine,
deve sembrare strano che l’atmosfera stia per diventare un campo di lotta
non meno importante della terra e del mare, e solo allora noi potremo usufruire
dei vantaggi che si compendiano nella frase «Dall’alto si vede bene e si colpisce facilmente»".
– Il maggiore Giulio Douhet, La preparazione, 1909 –
Altri libri di Mirko Molteni
L'Aviazione italiana. 1940-1945, Storia dei sommergibili, Storia dei grandi Esploratori, Le ali di Icaro, Dossier Caporetto
Era il 1911 quando per la prima volta un pugno di trabiccoli in legno venne usato dall’Esercito italiano per osservazione e bombardamento leggero durante la conquista della Libia. Con la Prima guerra mondiale le specialità di ricognitori e bombardieri giunsero a piena maturità, mentre nasceva il caccia. I primi grandi assi, come il Barone Rosso, Francesco Baracca e Silvio Scaroni, imponevano la loro leggenda.
La guerra civile spagnola fece da banco di prova alla Seconda guerra mondiale, il conflitto in cui per la prima volta un Paese, la Germania, tentò di piegarne un altro, la Gran Bretagna, con la sola offensiva aerea. Il Giappone intanto attaccava la base americana di Pearl Harbor con caccia e bombardieri decollati da portaerei. La guerra aerea su tutti i fronti, dagli attacchi degli Šturmovik russi contro i Panzer tedeschi alle incursioni delle Fortezze Volanti americane sulle industrie del Reich, consumò il mondo come una brace fino ai lampi atomici su Hiroshima e Nagasaki.
La Guerra Fredda moltiplicò le spese militari e già in Corea si affrontarono i primi caccia a reazione, in un crescendo di sofisticazione tecnologica che portò all’uso di missili a guida radar o infrarossa nella guerra del Vietnam, per proseguire con il duello alle Falkland del 1982 o la Tempesta del Deserto del 1991 in Iraq, debutto dei primi bombardieri stealth.
Una cavalcata di un secolo attraverso le principali campagne e imprese aeree, in un piacevolissimo racconto che si contraddistingue per il suo eccezionale equilibrio fra sintesi, ritmo e ricchezza di dettagli e testimonianze.
e io guardo le loro facce grigie, consumate dalla fame, dalla mancanza di sonno e dalla battaglia,
allora sono felice e mi rallegro. Spesso dimenticano il pericolo, saltano sulla tettoia,
sventolano i fucili e mi salutano. Questa è la mia ricompensa più bella".
– Manfred von Richthofen, il Barone Rosso –
A noi che abbiamo sorriso agli sforzi dei primi precursori, che credevamo
illusi mentre invece erano dei veggenti. A noi che possediamo solo eserciti e marine,
deve sembrare strano che l’atmosfera stia per diventare un campo di lotta
non meno importante della terra e del mare, e solo allora noi potremo usufruire
dei vantaggi che si compendiano nella frase «Dall’alto si vede bene e si colpisce facilmente»".
– Il maggiore Giulio Douhet, La preparazione, 1909 –
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