Collana: OL - Odoya Library Numero di collana: 285 Isbn: 978-88-6288-409-9 Pagine: 304 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 2017
Autore: Mirko Molteni

Dossier Caporetto

Il centro di gravità dell'annata 1917

Mirko Molteni

Dossier Caporetto

Il centro di gravità dell'annata 1917

Mirko Molteni

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19,00€ 20,00€

Il 1917 fu un anno di svolta nella Prima guerra mondiale. Se fino ad allora c’era stato un certo equilibrio fra Intesa e Imperi Centrali, la guerra sottomarina della Germania stava portando la Gran Bretagna sull’orlo del collasso economico, mentre sul fronte francese fu l’anno degli "scioperi militari".

Anche la rivoluzione in Russia e l’uscita dal conflitto dell’enorme impero orientale sembravano annunciare la prossima vittoria di Austria, Germania e Turchia. L’entrata in guerra degli usa nell’aprile 1917 non pareva sbilanciare la lotta dalla parte dell’Intesa.
Sguarnendo il fronte dell’Est e concentrando le forze sul fronte dell’Isonzo, Austria e Germania scatenarono così il colpo di mano di Caporetto per sfruttare l’occasione irripetibile di spingere l’Italia alla resa e iniziare così la disgregazione dell’Intesa. Furono vicini a farlo, come testimonia il dettagliato svolgimento dello sfondamento e della ritirata italiana, che solo alla fine dell’anno si attestò su una linea di resistenza, aiutata anche da reparti anglo-francesi inviati in tutta fretta.

Nonostante il crollo di Caporetto il paese resistette, scombinando i calcoli degli austro-tedeschi. Eppure, fino alla primavera del 1918, gli Imperi Centrali rimasero vicini a vincere la Grande Guerra, ormai divenuta una lotta a esaurimento, ma il fallimento nel cercare di estromettere l’Italia dal conflitto già preannunciava l’esito finale del conflitto e, infine, la disgregazione dell’Impero austroungarico.

"La terribile disfatta
dell’avversario è un giudizio di Dio."
– L’imperatore Guglielmo II di Germania –

"Siamo in un’ora decisiva. Ancora una volta ripeto:
‘Ogni viltà convien che qui sia morta’…
Si fondano tutte le classi e tutti i partiti che sinceramente
amano la Patria in un solo impeto di orgoglio e di fede, per ripetere
come nelle giornate memorabili del maggio 1915 al nemico che ascolta in agguato:
l’Italia non conosce che la via dell’onore!"
– Il generale Luigi Cadorna da un telegramma del 14 settembre 1917 –

Nessun sommario presente.

Il 1917 fu un anno di svolta nella Prima guerra mondiale. Se fino ad allora c’era stato un certo equilibrio fra Intesa e Imperi Centrali, la guerra sottomarina della Germania stava portando la Gran Bretagna sull’orlo del collasso economico, mentre sul fronte francese fu l’anno degli "scioperi militari".

Anche la rivoluzione in Russia e l’uscita dal conflitto dell’enorme impero orientale sembravano annunciare la prossima vittoria di Austria, Germania e Turchia. L’entrata in guerra degli usa nell’aprile 1917 non pareva sbilanciare la lotta dalla parte dell’Intesa.
Sguarnendo il fronte dell’Est e concentrando le forze sul fronte dell’Isonzo, Austria e Germania scatenarono così il colpo di mano di Caporetto per sfruttare l’occasione irripetibile di spingere l’Italia alla resa e iniziare così la disgregazione dell’Intesa. Furono vicini a farlo, come testimonia il dettagliato svolgimento dello sfondamento e della ritirata italiana, che solo alla fine dell’anno si attestò su una linea di resistenza, aiutata anche da reparti anglo-francesi inviati in tutta fretta.

Nonostante il crollo di Caporetto il paese resistette, scombinando i calcoli degli austro-tedeschi. Eppure, fino alla primavera del 1918, gli Imperi Centrali rimasero vicini a vincere la Grande Guerra, ormai divenuta una lotta a esaurimento, ma il fallimento nel cercare di estromettere l’Italia dal conflitto già preannunciava l’esito finale del conflitto e, infine, la disgregazione dell’Impero austroungarico.

"La terribile disfatta
dell’avversario è un giudizio di Dio."
– L’imperatore Guglielmo II di Germania –

"Siamo in un’ora decisiva. Ancora una volta ripeto:
‘Ogni viltà convien che qui sia morta’…
Si fondano tutte le classi e tutti i partiti che sinceramente
amano la Patria in un solo impeto di orgoglio e di fede, per ripetere
come nelle giornate memorabili del maggio 1915 al nemico che ascolta in agguato:
l’Italia non conosce che la via dell’onore!"
– Il generale Luigi Cadorna da un telegramma del 14 settembre 1917 –

Collana: OL - Odoya Library Numero di collana: 285 Isbn: 978-88-6288-409-9 Pagine: 304 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 2017
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