

Le ali di Icaro
Storia delle origini del volo
Mirko Molteni
Le ali di Icaro
Storia delle origini del volo
Mirko Molteni
Un’appassionata storia della scalata al cielo dell’umanità. Dai miti e sogni delle civiltà antiche agli studi di Leonardo, proseguendo coi primi efficienti palloni ad aria calda dei fratelli Montgolfier, che nel 1783 inaugurarono la prima forma di volo alla portata dell’uomo. Per arrivare a inizio Novecento con le prime vere aeronavi di una certa efficacia, grazie all’introduzione del motore a scoppio. Nel campo dei "sigari" volanti, accanto al tedesco Zeppelin e al brasiliano Santos-Dumont, si impongono i nomi del vicentino da Schio, del napoletano Crocco e del milanese Forlanini.
L’altro filone di ricerca, quello delle macchine "più pesanti dell’aria", culmina nel 1903 con l’utilizzo del motore a benzina e con il primo aeroplano americano dei fratelli Wright. Il Vecchio Continente recupera presto terreno con imprese come la trasvolata della Manica del 1909, compiuta dal francese Louis Blériot, e con i primi raduni sportivi a Reims e Brescia. Un’industria fiorente anche in Italia, dove Gianni Caproni è il primo a decollare nel 1910 dai prati incolti di Malpensa.
L’aviazione dei primordi era sport, attrazione circense, pura esibizione, corsa ai record… finché non attirò l’attenzione dei militari! Furono gli italiani per primi a utilizzare l’aereo per ricognizione e bombardamento leggero durante la guerra di Libia del 1911-12. La vigilia della Grande guerra era alle porte, e rappresentò il momento culminante in cui l’aviazione avrebbe "perso la sua innocenza". Un avvincente racconto che intreccia lo svolgersi degli avvenimenti con le testimonianze dei protagonisti e il riflesso che l’alba del volo ebbe sulla cultura dell’epoca, anche in termini di cronaca giornalistica e letteratura.
"Più in alto, Orville, più in alto!"
– Milton Wright, padre di Wilbur e Orville,
nel corso del primo e unico volo della sua vita, 1910. –
"Da qualche anno sono ossessionato dall’idea
che l’uomo possa essere in grado di volare.
Questo mio malessere è cresciuto e sono convinto
che mi costerà parecchi soldi, se non la mia stessa vita."
– Wilbur Wright –
"Poiché io mi ricordo che nella mia prima infanzia ho sognato una volta
che giacevo nella culla e che un avvoltoio veniva volando su di me,
mi apre la bocca e mi ci accarezza molte volte sopra con le penne,
come per dimostrare, che per tutta la vita avrei parlato di ali."
– Leonardo da Vinci –
Altri libri di Mirko Molteni
L'Aviazione italiana. 1940-1945, Storia dei sommergibili, Un secolo di battaglie aeree, Storia dei grandi Esploratori, Dossier Caporetto
Un’appassionata storia della scalata al cielo dell’umanità. Dai miti e sogni delle civiltà antiche agli studi di Leonardo, proseguendo coi primi efficienti palloni ad aria calda dei fratelli Montgolfier, che nel 1783 inaugurarono la prima forma di volo alla portata dell’uomo. Per arrivare a inizio Novecento con le prime vere aeronavi di una certa efficacia, grazie all’introduzione del motore a scoppio. Nel campo dei "sigari" volanti, accanto al tedesco Zeppelin e al brasiliano Santos-Dumont, si impongono i nomi del vicentino da Schio, del napoletano Crocco e del milanese Forlanini.
L’altro filone di ricerca, quello delle macchine "più pesanti dell’aria", culmina nel 1903 con l’utilizzo del motore a benzina e con il primo aeroplano americano dei fratelli Wright. Il Vecchio Continente recupera presto terreno con imprese come la trasvolata della Manica del 1909, compiuta dal francese Louis Blériot, e con i primi raduni sportivi a Reims e Brescia. Un’industria fiorente anche in Italia, dove Gianni Caproni è il primo a decollare nel 1910 dai prati incolti di Malpensa.
L’aviazione dei primordi era sport, attrazione circense, pura esibizione, corsa ai record… finché non attirò l’attenzione dei militari! Furono gli italiani per primi a utilizzare l’aereo per ricognizione e bombardamento leggero durante la guerra di Libia del 1911-12. La vigilia della Grande guerra era alle porte, e rappresentò il momento culminante in cui l’aviazione avrebbe "perso la sua innocenza". Un avvincente racconto che intreccia lo svolgersi degli avvenimenti con le testimonianze dei protagonisti e il riflesso che l’alba del volo ebbe sulla cultura dell’epoca, anche in termini di cronaca giornalistica e letteratura.
"Più in alto, Orville, più in alto!"
– Milton Wright, padre di Wilbur e Orville,
nel corso del primo e unico volo della sua vita, 1910. –
"Da qualche anno sono ossessionato dall’idea
che l’uomo possa essere in grado di volare.
Questo mio malessere è cresciuto e sono convinto
che mi costerà parecchi soldi, se non la mia stessa vita."
– Wilbur Wright –
"Poiché io mi ricordo che nella mia prima infanzia ho sognato una volta
che giacevo nella culla e che un avvoltoio veniva volando su di me,
mi apre la bocca e mi ci accarezza molte volte sopra con le penne,
come per dimostrare, che per tutta la vita avrei parlato di ali."
– Leonardo da Vinci –
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