Catalogo Storia Storia generale L'invenzione della Frontiera
Collana: OL - Odoya Library Numero di collana: 172 Isbn: 978-88-6288-263-7 Pagine: 352 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 2015
Autore: Federico Simonti

L'invenzione della Frontiera

Storia dei confini materiali, politici, simbolici

Federico Simonti

L'invenzione della Frontiera

Storia dei confini materiali, politici, simbolici

Federico Simonti

sconto 5%
20,90€ 22,00€

Viaggio e frontiera si toccano, si sovrappongono, divengono parte l’uno dell’altra. Quale immagine potrebbe descrivere meglio l’assemblaggio dello sconfinato materiale relativo alla frontiera che viene proposto in questo libro? L’ambizione è quella di dar vita a una grande cornice, metafora di una delimitazione, capace di conferire una qualche unità narrativa a storie eterogenee.
Interno ed esterno, vita e sogno, opera d’arte e muro bianco, conosciuto e sconosciuto: è sempre il momento della soglia a rappresentare l’unione dell’opposto. Così come la frontiera rappresenta la figura dell’equilibrio, un contorno sfuggente e mobile, ma pur sempre in grado di bilanciare spinte di separazione ed energie di legame.
Federico Simonti indaga temi distanti legati da un filo conduttore comune: il tema della frontiera affrontato in modo interdisciplinare e globale. Si alternano quindi racconti immaginifici: gli artisti e la frontiera (Bruce Chatwin, Nicolas Bouvier, Walter Benjamin...); la frontiera del Far West, la Patagonia, i gauchos; ebrei e muri; l’impero ottomano e i suoi confini; le terre di mezzo: Mosca e La Mecca... e molto altro. Vicende di confine in cui si incontrano storia, letteratura, architettura, filosofia e antropologia.
Le terre di confine raccontano la loro storia e il nostro presente. Scopriamo così, insieme a Zygmunt Bauman, che "Le frontiere, materiali o mentali, di calce e mattoni o simboliche, sono a volte dei campi di battaglia, ma sono anche dei workshop creativi dell’arte di vivere insieme, dei terreni in cui vengono gettati e germogliano (consapevolmente o meno) i semi di forme future di umanità".

"Io penso che le frontiere vadano superate,
ma anche mantenute assieme alla propria identità.
Un modo corretto di viverle è sentirsi anche dall’altra parte."
– Claudio Magris –


"La frontiera è responsabile della politica, della morale, dell’economia.
La tv, la letteratura, l’arte, l’economia, i reality che confondono
vita e finzione: tutto oggi è globale, senza confini."
– Abraham B. Yehoshua –

Federico Simonti

livornese dal 1971, è architetto e traduttore. Per Odoya ha già tradotto Parigi. L’invenzione di una città di Eric Hazan (2011), Storia dei Porti. Declino e rinascita delle città portuali di Pierre Gras (2013) e Cataclismi. Storia ambientale dell'umanità di Laurent Testot (2021). Vive a Parigi.

Nessun sommario presente.

Viaggio e frontiera si toccano, si sovrappongono, divengono parte l’uno dell’altra. Quale immagine potrebbe descrivere meglio l’assemblaggio dello sconfinato materiale relativo alla frontiera che viene proposto in questo libro? L’ambizione è quella di dar vita a una grande cornice, metafora di una delimitazione, capace di conferire una qualche unità narrativa a storie eterogenee.
Interno ed esterno, vita e sogno, opera d’arte e muro bianco, conosciuto e sconosciuto: è sempre il momento della soglia a rappresentare l’unione dell’opposto. Così come la frontiera rappresenta la figura dell’equilibrio, un contorno sfuggente e mobile, ma pur sempre in grado di bilanciare spinte di separazione ed energie di legame.
Federico Simonti indaga temi distanti legati da un filo conduttore comune: il tema della frontiera affrontato in modo interdisciplinare e globale. Si alternano quindi racconti immaginifici: gli artisti e la frontiera (Bruce Chatwin, Nicolas Bouvier, Walter Benjamin...); la frontiera del Far West, la Patagonia, i gauchos; ebrei e muri; l’impero ottomano e i suoi confini; le terre di mezzo: Mosca e La Mecca... e molto altro. Vicende di confine in cui si incontrano storia, letteratura, architettura, filosofia e antropologia.
Le terre di confine raccontano la loro storia e il nostro presente. Scopriamo così, insieme a Zygmunt Bauman, che "Le frontiere, materiali o mentali, di calce e mattoni o simboliche, sono a volte dei campi di battaglia, ma sono anche dei workshop creativi dell’arte di vivere insieme, dei terreni in cui vengono gettati e germogliano (consapevolmente o meno) i semi di forme future di umanità".

"Io penso che le frontiere vadano superate,
ma anche mantenute assieme alla propria identità.
Un modo corretto di viverle è sentirsi anche dall’altra parte."
– Claudio Magris –


"La frontiera è responsabile della politica, della morale, dell’economia.
La tv, la letteratura, l’arte, l’economia, i reality che confondono
vita e finzione: tutto oggi è globale, senza confini."
– Abraham B. Yehoshua –

Collana: OL - Odoya Library Numero di collana: 172 Isbn: 978-88-6288-263-7 Pagine: 352 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 2015
Autore: Federico Simonti
Nessun sommario presente.
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livornese dal 1971, è architetto e traduttore. Per Odoya ha già tradotto Parigi. L’invenzione di una città di Eric Hazan (2011), Storia dei Porti. Declino e rinascita delle città portuali di Pierre Gras (2013) e Cataclismi. Storia ambientale dell'umanità di Laurent Testot (2021). Vive a Parigi.

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