

Caravaggio
L'artista in Italia
Raoul Melotto
Caravaggio
L'artista in Italia
Raoul Melotto
Guida ragionata alle opere di Caravaggio nei musei, nelle chiese, gallerie e collezioni d’arte in Italia
Michelangelo Merisi detto Caravaggio, con il suo stile così rivoluzionario e distante dai modi di dipingere di tutto il Cinquecento, conclude la lunga stagione della cultura umanistica e rinascimentale. Le sue tele, ammirate, acquistate e imitate, con lui in vita o dopo la sua morte, accendono i bagliori di uno stile pittorico che si può dire tranquillamente europeo, una costruzione spaziale e compositiva della tela che è già moderna, nel senso novecentesco del termine, e una libertà nell’interpretare temi dell’iconografia classica e religiosa che non ha eguali in nessun autore a lui contemporaneo.
Caravaggio è un artista pieno di contraddizioni, ed è la sua stessa vita a confermarcelo: sacra e profana, colta e umile, sofisticata e bestiale a un tempo. Quale miglior modo, dunque, per cominciare una collana di guide d’artista, se non quello di raccontare, attraverso la selezione di opere custodite solo in collezioni italiane, l’arte di un genio ribelle e fuori dagli schemi quale il pittore lombardo?
Sfogliando questo volume il lettore si accorgerà con stupore che spesso la metà o più di un catalogo d’opere attribuite a un grande dell’arte italiana è visibile nel nostro paese, contrariamente a quanto si crede, e si trova all’interno di chiese, edifici pubblici, musei civici o collezioni private (pur tuttavia accessibili). Non serve andare al Louvre, all’Ermitage o alla National Gallery di Londra per vedere le opere più importanti di Caravaggio. Basta semplicemente acquistare un biglietto del treno, prenotare una camera d’albergo e prepararsi a scoprire un vero e proprio tesoro di capolavori sparpagliati in alcune delle città più belle d’Italia, da Roma alla Sicilia, da Milano a Napoli, passando per Firenze.
C’è un tale Caravaggio che a Roma fa cose notevoli.
Con le sue opere si è conquistato fama e onore.
Non tiene in conto le opere di alcun maestro e non loda apertamente le proprie.
È un misto di grano e di pula; non si consacra allo studio, ma quando ha lavorato un paio di settimane, se ne va a spasso per un mese o due con lo spadone e un servo, e gira da un gioco di palla all’altro, molto incline a duellare e a far baruffe, cosicché è raro che lo si possa frequentare.
– Karel van Mander –
Valent’huomo appresso di me vuol dire che sappi far bene,
cioè sappi far bene dell’arte sua, così in pittura valent’huomo
che sappi depingere bene et imitar bene le cose naturali.
– Caravaggio –
Raoul Melotto
editor, scrittore e pubblicista, bolzanino di natali ma bolognese di adozione, dirige la collana “Guide d’artista” per Odoya, per la quale sono già usciti i volumi dedicati a Caravaggio, Bernini, Masaccio e Tintoretto. Ciascuno di essi propone un percorso di viaggio e formazione attraverso l’Italia, raccontando la vita dei maestri d’arte nelle loro opere, ma soprattutto nelle città e nei luoghi che le hanno ospitate e che talvolta continuano a ospitare.Altri libri di Raoul Melotto
E l'uomo creò gli dei, E l'uomo creò gli dei, Storia del caffè, Manuale di scrittura, Bernini, Masaccio, Tintoretto, Artemisia Gentileschi, Parmigianino
Guida ragionata alle opere di Caravaggio nei musei, nelle chiese, gallerie e collezioni d’arte in Italia
Michelangelo Merisi detto Caravaggio, con il suo stile così rivoluzionario e distante dai modi di dipingere di tutto il Cinquecento, conclude la lunga stagione della cultura umanistica e rinascimentale. Le sue tele, ammirate, acquistate e imitate, con lui in vita o dopo la sua morte, accendono i bagliori di uno stile pittorico che si può dire tranquillamente europeo, una costruzione spaziale e compositiva della tela che è già moderna, nel senso novecentesco del termine, e una libertà nell’interpretare temi dell’iconografia classica e religiosa che non ha eguali in nessun autore a lui contemporaneo.
Caravaggio è un artista pieno di contraddizioni, ed è la sua stessa vita a confermarcelo: sacra e profana, colta e umile, sofisticata e bestiale a un tempo. Quale miglior modo, dunque, per cominciare una collana di guide d’artista, se non quello di raccontare, attraverso la selezione di opere custodite solo in collezioni italiane, l’arte di un genio ribelle e fuori dagli schemi quale il pittore lombardo?
Sfogliando questo volume il lettore si accorgerà con stupore che spesso la metà o più di un catalogo d’opere attribuite a un grande dell’arte italiana è visibile nel nostro paese, contrariamente a quanto si crede, e si trova all’interno di chiese, edifici pubblici, musei civici o collezioni private (pur tuttavia accessibili). Non serve andare al Louvre, all’Ermitage o alla National Gallery di Londra per vedere le opere più importanti di Caravaggio. Basta semplicemente acquistare un biglietto del treno, prenotare una camera d’albergo e prepararsi a scoprire un vero e proprio tesoro di capolavori sparpagliati in alcune delle città più belle d’Italia, da Roma alla Sicilia, da Milano a Napoli, passando per Firenze.
C’è un tale Caravaggio che a Roma fa cose notevoli.
Con le sue opere si è conquistato fama e onore.
Non tiene in conto le opere di alcun maestro e non loda apertamente le proprie.
È un misto di grano e di pula; non si consacra allo studio, ma quando ha lavorato un paio di settimane, se ne va a spasso per un mese o due con lo spadone e un servo, e gira da un gioco di palla all’altro, molto incline a duellare e a far baruffe, cosicché è raro che lo si possa frequentare.
– Karel van Mander –
Valent’huomo appresso di me vuol dire che sappi far bene,
cioè sappi far bene dell’arte sua, così in pittura valent’huomo
che sappi depingere bene et imitar bene le cose naturali.
– Caravaggio –
Raoul Melotto
editor, scrittore e pubblicista, bolzanino di natali ma bolognese di adozione, dirige la collana “Guide d’artista” per Odoya, per la quale sono già usciti i volumi dedicati a Caravaggio, Bernini, Masaccio e Tintoretto. Ciascuno di essi propone un percorso di viaggio e formazione attraverso l’Italia, raccontando la vita dei maestri d’arte nelle loro opere, ma soprattutto nelle città e nei luoghi che le hanno ospitate e che talvolta continuano a ospitare.-
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