

L'importanza di essere Lucio
Eros, magia & mistero ne L'asino d'oro di Apuleio
Franco Pezzini
L'importanza di essere Lucio
Eros, magia & mistero ne L'asino d'oro di Apuleio
Franco Pezzini
Caposaldo del fantastico antico ma in realtà di ogni tempo, l’opera di Apuleio nota come Le metamorfosi o più comunemente L’asino d’oro è l’unico romanzo latino a oggi pervenuto intero. Il volume che si propone costituisce un rinvio commentato, guidato, alla lettura di quest’opera bizzarra. Un’opera giocata sullo spiazzamento del lettore (e degli stessi critici, che ne dibattono il senso autentico), tra divertita ironia, fiaba erotica, orrore onirico e sapienza iniziatica, dipanata come viaggio nella terra delle Madri: di qui la scelta anche nella nostra lettura di un itinerario in progress.
Nelle pagine del romanzo tutto cambia continuamente, metamorfizza in continui colpi di scena: in un teatro di personaggi e fantasie idealmente tra Fellini e David Lynch, per bocca del povero protagonista Lucio trasformato (per errore) in asino, l’autore avvocato, conferenziere, forse mago e di sicuro un po’ istrione gioca a tutto campo per tenere inchiodati i lettori/spettatori attraverso laboratori di streghe, caverne di briganti, alcove di signore birichine e santuari di Iside.
Una scatenata, vertiginosa contaminazione di generi dal sentore – diceva Flaubert – d’incenso e d’orina, ma insieme una grande avventura di rinnovamento interiore; un’opera da rileggere – tale la funzione del volume proposto – continuando a farsi domande.
UNA RILETTURA DIVERTENTE
E ACCATTIVANTE DEI CLASSICI
Se li chiamiamo "classici" un motivo ci sarà: letti a distanza
anche di tanto tempo non solo mantengono freschezza,
ma ci interpellano concretamente, offrono macchine
per pensare e fantasia per costruire.
Un libro che invita a riprendere in mano l'opera originale
senza sostituirsi ad essa, come un amico che racconta
una storia suscitando in noi il desiderio di rileggerla.
Rileggere, oggi, significa mettersi
in sintonia con un linguaggio mutato.
Quale che sia il "classico", non possiamo ignorare
un orizzonte in cui letteratura, cinema, pittura, fumetti
(e magari giochi di ruolo) stratificano suggestioni.
Riprenderci i classici consapevoli di questo nuovo linguaggio, non per
forzarli ma per meglio avvicinarli, rappresenta una misura di Libertà e
Bellezza che nessuno potrà toglierci.
Franco Pezzini
È studioso dei rapporti tra letteratura, cinema e antropologia, con particolare attenzione agli aspetti mitico-religiosi e al fantastico. Tra i fondatori della rivista L’Opera al Rosso, è membro del Coordinamento di Redazione de L’Indice dei libri e della redazione di Carmillaonline.Tra i numerosi saggi pubblicati: con Arianna Conti, Le vampire. Crimini e misfatti delle succhiasangue da Carmilla a Van Helsing (Castelvecchi 2005); con Angelica Tintori, The Dark Screen. Il mito di Dracula sul grande e piccolo schermo (Gargoyle Books 2008) e Peter & Chris. I Dioscuri della notte (Gargoyle Books 2010); oltre a saggi e articoli in antologie e riviste di vario genere. È animatore della Libera Università dell’Immaginario, con cui tiene da anni corsi monografici.
Per Odoya ha già pubblicato: Victoriana. Maschere e miti, demoni e dèi del mondo vittoriano (2016) e Le nozze chimiche di Aleister Crowley. Itinerari letterari con la Grande Bestia (2020). All’interno de “I classici pop” ha pubblicato: L'importanza di essere Lucio. Eros, magia & mistero ne L’asino d’oro di Apuleio, L’odissea di Encolpio. Sesso, licantropi & labirinti nel Satyricon di Petronio, Fuoco e carne di Prometeo. Incubi, galvanisti e Paradisi perduti nel Frankenstein di Mary Shelley (2017), Profugus. Misteri, migrazioni e Popoli del mare nell’Eneide di Virgilio (2019) e le opere in due volumi: Tutto Dracula (2019) e Tutto Edgar Allan Poe (2018, 2022).
Altri libri di Franco Pezzini
Victoriana, L’odissea di Encolpio, Fuoco e carne di Prometeo, Edgar Allan Poe - La camera pentagonale, Il Conte incubo, Profugus, Abraham Van Helsing e l’ultima crociata, Le nozze chimiche di Aleister Crowley, Almanacco dell'orrore popolare, Edgar Allan Poe - Il palazzo infestato, Oltre il velo del reale
Caposaldo del fantastico antico ma in realtà di ogni tempo, l’opera di Apuleio nota come Le metamorfosi o più comunemente L’asino d’oro è l’unico romanzo latino a oggi pervenuto intero. Il volume che si propone costituisce un rinvio commentato, guidato, alla lettura di quest’opera bizzarra. Un’opera giocata sullo spiazzamento del lettore (e degli stessi critici, che ne dibattono il senso autentico), tra divertita ironia, fiaba erotica, orrore onirico e sapienza iniziatica, dipanata come viaggio nella terra delle Madri: di qui la scelta anche nella nostra lettura di un itinerario in progress.
Nelle pagine del romanzo tutto cambia continuamente, metamorfizza in continui colpi di scena: in un teatro di personaggi e fantasie idealmente tra Fellini e David Lynch, per bocca del povero protagonista Lucio trasformato (per errore) in asino, l’autore avvocato, conferenziere, forse mago e di sicuro un po’ istrione gioca a tutto campo per tenere inchiodati i lettori/spettatori attraverso laboratori di streghe, caverne di briganti, alcove di signore birichine e santuari di Iside.
Una scatenata, vertiginosa contaminazione di generi dal sentore – diceva Flaubert – d’incenso e d’orina, ma insieme una grande avventura di rinnovamento interiore; un’opera da rileggere – tale la funzione del volume proposto – continuando a farsi domande.
UNA RILETTURA DIVERTENTE
E ACCATTIVANTE DEI CLASSICI
Se li chiamiamo "classici" un motivo ci sarà: letti a distanza
anche di tanto tempo non solo mantengono freschezza,
ma ci interpellano concretamente, offrono macchine
per pensare e fantasia per costruire.
Un libro che invita a riprendere in mano l'opera originale
senza sostituirsi ad essa, come un amico che racconta
una storia suscitando in noi il desiderio di rileggerla.
Rileggere, oggi, significa mettersi
in sintonia con un linguaggio mutato.
Quale che sia il "classico", non possiamo ignorare
un orizzonte in cui letteratura, cinema, pittura, fumetti
(e magari giochi di ruolo) stratificano suggestioni.
Riprenderci i classici consapevoli di questo nuovo linguaggio, non per
forzarli ma per meglio avvicinarli, rappresenta una misura di Libertà e
Bellezza che nessuno potrà toglierci.
Franco Pezzini
È studioso dei rapporti tra letteratura, cinema e antropologia, con particolare attenzione agli aspetti mitico-religiosi e al fantastico. Tra i fondatori della rivista L’Opera al Rosso, è membro del Coordinamento di Redazione de L’Indice dei libri e della redazione di Carmillaonline.Tra i numerosi saggi pubblicati: con Arianna Conti, Le vampire. Crimini e misfatti delle succhiasangue da Carmilla a Van Helsing (Castelvecchi 2005); con Angelica Tintori, The Dark Screen. Il mito di Dracula sul grande e piccolo schermo (Gargoyle Books 2008) e Peter & Chris. I Dioscuri della notte (Gargoyle Books 2010); oltre a saggi e articoli in antologie e riviste di vario genere. È animatore della Libera Università dell’Immaginario, con cui tiene da anni corsi monografici.
Per Odoya ha già pubblicato: Victoriana. Maschere e miti, demoni e dèi del mondo vittoriano (2016) e Le nozze chimiche di Aleister Crowley. Itinerari letterari con la Grande Bestia (2020). All’interno de “I classici pop” ha pubblicato: L'importanza di essere Lucio. Eros, magia & mistero ne L’asino d’oro di Apuleio, L’odissea di Encolpio. Sesso, licantropi & labirinti nel Satyricon di Petronio, Fuoco e carne di Prometeo. Incubi, galvanisti e Paradisi perduti nel Frankenstein di Mary Shelley (2017), Profugus. Misteri, migrazioni e Popoli del mare nell’Eneide di Virgilio (2019) e le opere in due volumi: Tutto Dracula (2019) e Tutto Edgar Allan Poe (2018, 2022).
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