Catalogo Arti Letteratura L’odissea di Encolpio
volume illustrato Collana: OL - Odoya Library Numero di collana: 264 Isbn: 978-88-6288-381-8 Pagine: 320 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 2017
Autore: Franco Pezzini

L’odissea di Encolpio

Sesso, licantropi & labirinti nel Satyricon di Petronio

Franco Pezzini

L’odissea di Encolpio

Sesso, licantropi & labirinti nel Satyricon di Petronio

Franco Pezzini

sconto 5%
19,00€ 20,00€

66 d.C.: 1950 anni fa moriva Petronio Arbitro, maestro di buon gusto alla corte di Nerone, travolto dalla repressione di una congiura alla quale sembra non avesse partecipato.
Tradizionalmente si attribuisce a lui il romanzo noto come Satyricon, pervenutoci in forma frammentaria e noto al grande pubblico soprattutto per la geniale (e libera) rilettura di Fellini. Ma cosa narra davvero – e narrava, nelle parti perdute – questo mix di sorprendenti brandelli narrativi, tra i quali spicca qualche porzione più ampia come la celeberrima, scintillante Cena di Trimalchione?
Il volume costituisce un rinvio commentato, guidato, alla lettura di quest’opera straordinaria, visionaria e maliziosa, pastiche letterario e satira di costume, in qualche modo antesignana del romanzo moderno.
Tra sesso, strani riti, naufragi, risse, speculazioni d’arte, truffe ben congegnate e licantropi, tra ossessivi richiami alla morte e alla forma-labirinto, seguiremo le avventure del protagonista tra una lacuna e l’altra, cercando di cogliere anche in quel silenzio tracce di voci.
Come nel caso dell’Asino d’oro e con le stesse parole, il mago Aleister Crowley consiglia il Satyricon ai discepoli come «prezioso per quelli che hanno intelligenza per capirlo»: in spirito necessariamente diverso, il nostro tentativo sarà proprio quello.

Se li chiamiamo "classici" un motivo ci sarà: letti a distanza
anche di tanto tempo non solo mantengono freschezza,
ma ci interpellano concretamente, offrono macchine
per pensare e fantasia per costruire.
Un libro che invita a riprendere in mano l'opera originale
senza sostituirsi ad essa, come un amico che racconta
una storia suscitando in noi il desiderio di rileggerla.

Rileggere, oggi, significa mettersi
in sintonia con un linguaggio mutato.
Quale che sia il "classico", non possiamo ignorare
un orizzonte in cui letteratura, cinema, pittura, fumetti
(e magari giochi di ruolo) stratificano suggestioni.

Riprenderci i classici consapevoli di questo nuovo linguaggio,
non per forzarli ma per meglio avvicinarli,
rappresenta una misura di Libertà e Bellezza che nessuno potrà toglierci.

Franco Pezzini
È studioso dei rapporti tra letteratura, cinema e antropologia, con particolare attenzione agli aspetti mitico-religiosi e al fantastico. Tra i fondatori della rivista L’Opera al Rosso, è membro del Coordinamento di Redazione de L’Indice dei libri e della redazione di Carmillaonline.
Tra i numerosi saggi pubblicati: con Arianna Conti, Le vampire. Crimini e misfatti delle succhiasangue da Carmilla a Van Helsing (Castelvecchi 2005); con Angelica Tintori, The Dark Screen. Il mito di Dracula sul grande e piccolo schermo (Gargoyle Books 2008) e Peter & Chris. I Dioscuri della notte (Gargoyle Books 2010); oltre a saggi e articoli in antologie e riviste di vario genere. È animatore della Libera Università dell’Immaginario, con cui tiene da anni corsi monografici.
 Per Odoya ha già pubblicato: Victoriana. Maschere e miti, demoni e dèi del mondo vittoriano (2016) e Le nozze chimiche di Aleister Crowley. Itinerari letterari con la Grande Bestia (2020). All’interno de “I classici pop” ha pubblicato: L'importanza di essere Lucio. Eros, magia & mistero ne L’asino d’oro di Apuleio, L’odissea di Encolpio. Sesso, licantropi & labirinti nel Satyricon di Petronio, Fuoco e carne di Prometeo. Incubi, galvanisti e Paradisi perduti nel Frankenstein di Mary Shelley (2017), Profugus. Misteri, migrazioni e Popoli del mare nell’Eneide di Virgilio (2019) e le opere in due volumi: Tutto Dracula (2019) e Tutto Edgar Allan Poe (2018, 2022).
Nessun sommario presente.

66 d.C.: 1950 anni fa moriva Petronio Arbitro, maestro di buon gusto alla corte di Nerone, travolto dalla repressione di una congiura alla quale sembra non avesse partecipato.
Tradizionalmente si attribuisce a lui il romanzo noto come Satyricon, pervenutoci in forma frammentaria e noto al grande pubblico soprattutto per la geniale (e libera) rilettura di Fellini. Ma cosa narra davvero – e narrava, nelle parti perdute – questo mix di sorprendenti brandelli narrativi, tra i quali spicca qualche porzione più ampia come la celeberrima, scintillante Cena di Trimalchione?
Il volume costituisce un rinvio commentato, guidato, alla lettura di quest’opera straordinaria, visionaria e maliziosa, pastiche letterario e satira di costume, in qualche modo antesignana del romanzo moderno.
Tra sesso, strani riti, naufragi, risse, speculazioni d’arte, truffe ben congegnate e licantropi, tra ossessivi richiami alla morte e alla forma-labirinto, seguiremo le avventure del protagonista tra una lacuna e l’altra, cercando di cogliere anche in quel silenzio tracce di voci.
Come nel caso dell’Asino d’oro e con le stesse parole, il mago Aleister Crowley consiglia il Satyricon ai discepoli come «prezioso per quelli che hanno intelligenza per capirlo»: in spirito necessariamente diverso, il nostro tentativo sarà proprio quello.

Se li chiamiamo "classici" un motivo ci sarà: letti a distanza
anche di tanto tempo non solo mantengono freschezza,
ma ci interpellano concretamente, offrono macchine
per pensare e fantasia per costruire.
Un libro che invita a riprendere in mano l'opera originale
senza sostituirsi ad essa, come un amico che racconta
una storia suscitando in noi il desiderio di rileggerla.

Rileggere, oggi, significa mettersi
in sintonia con un linguaggio mutato.
Quale che sia il "classico", non possiamo ignorare
un orizzonte in cui letteratura, cinema, pittura, fumetti
(e magari giochi di ruolo) stratificano suggestioni.

Riprenderci i classici consapevoli di questo nuovo linguaggio,
non per forzarli ma per meglio avvicinarli,
rappresenta una misura di Libertà e Bellezza che nessuno potrà toglierci.

volume illustrato Collana: OL - Odoya Library Numero di collana: 264 Isbn: 978-88-6288-381-8 Pagine: 320 Formato: copertina flessibile con alette Misure: 15.5 x 21 cm Data di pubblicazione: 2017
Autore: Franco Pezzini
Nessun sommario presente.
Franco Pezzini
È studioso dei rapporti tra letteratura, cinema e antropologia, con particolare attenzione agli aspetti mitico-religiosi e al fantastico. Tra i fondatori della rivista L’Opera al Rosso, è membro del Coordinamento di Redazione de L’Indice dei libri e della redazione di Carmillaonline.
Tra i numerosi saggi pubblicati: con Arianna Conti, Le vampire. Crimini e misfatti delle succhiasangue da Carmilla a Van Helsing (Castelvecchi 2005); con Angelica Tintori, The Dark Screen. Il mito di Dracula sul grande e piccolo schermo (Gargoyle Books 2008) e Peter & Chris. I Dioscuri della notte (Gargoyle Books 2010); oltre a saggi e articoli in antologie e riviste di vario genere. È animatore della Libera Università dell’Immaginario, con cui tiene da anni corsi monografici.
 Per Odoya ha già pubblicato: Victoriana. Maschere e miti, demoni e dèi del mondo vittoriano (2016) e Le nozze chimiche di Aleister Crowley. Itinerari letterari con la Grande Bestia (2020). All’interno de “I classici pop” ha pubblicato: L'importanza di essere Lucio. Eros, magia & mistero ne L’asino d’oro di Apuleio, L’odissea di Encolpio. Sesso, licantropi & labirinti nel Satyricon di Petronio, Fuoco e carne di Prometeo. Incubi, galvanisti e Paradisi perduti nel Frankenstein di Mary Shelley (2017), Profugus. Misteri, migrazioni e Popoli del mare nell’Eneide di Virgilio (2019) e le opere in due volumi: Tutto Dracula (2019) e Tutto Edgar Allan Poe (2018, 2022).
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